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In un momento in cui un paziente si trova avvilito e depresso per un brutto guaio capitatogli tra capo e collo (nel mio caso nel collo), in un panorama spesso deprimente di strutture fredde asettiche e poco accoglienti convenzionate con il SSN, la mia esperienza personale dopo un mese di ricovero puo' riassumersi in questi punti:
Struttura elegante piccola e rifinitissima, con ampi spazi comuni destinati alla socializzazione e al benessere dei pazienti;

Gentilezza cortesia e sempre un sorriso dall'ultimo dei portantini, passando per infermieri fisioterapisti terapisti occupazionali medici fino ai primari di reparto e al direttore di struttura che ti trattano (giuro) come un amico e non come una sterile cartella clinica;

Vitto lontano anni luce dagli orrendi vassoiacci precotti degli ospedali, ma cibo di più che buona qualità cucinato poco prima dalla cucina interna e non proveniente da un Catering al risparmio;

Camere luminose e pulitissime a uno o massimo due letti, con bagno, TV, wi-fi, aria condizionata e terrazzo;

Piccole coccole per il paziente - ne cito due che mi sono sembrate addirittura assurde: in ogni vassoio del vitto il menù del giorno stampato apposta per il paziente che ne descrive il contenuto e nei corridoi di reparto spruzzatori elettronici di profumo a tempi programmati (non mi credete? cercateli).

Quindi se poi leggo qui qualche commento negativo, permettetemi di sghignazzare e invitare i criticoni fini a sè stessi a farsi un giro su altre strutture convenzionate col SSN, ricordandosi che io per stare qui ho speso l'iperbolica cifra di 3 euro al giorno per la TV in camera, con la sensazione di averne spesi 300 per come sono stato trattato. Amen.