Oncologia Ardizzoni Policlinico Bologna S. Orsola Malpighi
Recensioni dei pazienti
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Disorganizzazione e poco tatto
Purtroppo sto accompagnando mia mamma per la pre-chemio e poi per il trattamento.
Sono davvero disorganizzati!
Giovedì hanno sbagliato le analisi praticamente a tutti, dimenticando di fare il PCR; così siamo tornate il giorno dopo (come tutti) a fare un altro prelievo.
Meno male che quel giorno avevamo anche la visita dal cardiologo.
Inoltre dicono le cose a metà, oppure errate, ma non se ne prendono la responsabilità, anzi, fanno passare te per quella che ricorda male. Poi tatto zero..
Quanta INCOMPETENZA!
Nonostante i periodici controlli a cui mia sorella si è sottoposta ogni anno, in luglio 2011 le è stato diagnosticato un tumore all'utero. Con intervento presso reparto di Ginecologia Sant'Orsola di Bologna, le viene asportato l'utero e inizia dopo un mese, sempre presso il vostro reparto, le cure oncologiche.
Voglio sottolineare che mia sorella non viene sottoposta a Pet nè controlli sulle ossa, nonostante accusasse male alla tibia destra (diagnosi oncologa: tessuti stressati da chemioterapia) fino alla fine di novembre quando, non riuscendo più a camminare, l'oncologa si è degnata di richiedere un esame di approfondimento, naturalmente solo sul punto dove mia sorella accusa il dolore; risultato: metastasi ossea alla tibia.
Ricoverata presso il reparto di ortopedia del Sant'Orsola ai primi di dicembre, viene lasciata in attesa senza cure fino a quando il 23 dicembre la tibia si è spezzata e, dopo alcuni giorni di trazione della gamba, è stata sottoposta a un nuovo intervento.
E' tornata a casa e ha reiniziato a febbraio le cure oncologiche in un altro centro, senza esito perchè nel frattempo altre metastasi hanno aggredito la caviglia.
In giugno presso l'Istituto Rizzoli le è stata amputata la gamba destra sopra il ginocchio.
Ho raccontato questa vicenda perchè sono amareggiata per la superficialità di certi medici che operano in una clinica universitaria, quindi luogo di formazione dei altri medici. Quando ci si ammala bisogna avere fortuna per capitare in un medico che lavora con coscienza e conoscenza.
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