Medicina della Riproduzione Istituti Zucchi Monza

Non mi sono sentita tenuta in considerazione la persona, sia sotto l'aspetto psicologico, sia sotto l'aspetto fisico. Tralasciando l'aspetto psicologico non meno importante, nel mio caso avete sottovalutato gli effetti collaterali delle cure a cui sono stata sottoposta. L'ultimo trasferimento embrionale mi è stato spostato causa disfunzione ormonale, senza farmi smettere le cure, come da voi detto (ho mail stampate date da voi in clinica, con giorni esatti e cure prescritte che certificano una cura ormonale di esattamente un mese e 26 giorni). Soffro da mesi di forti algie uterine ed al seno. Malgrado le numerose richieste di aiuto a voi rivolte nel tempo e nel periodo che mi sottoponevo alle cure, non mi avete mai preso in considerazione, mi ripetevate: non c'entrano le nostre cure con questi dolori.... Ad agosto mi avete augurato le buone vacanze, dimenticandovi di informarmi che gli ovuli di progesterone vaginali che mi avevate prescritto, mi avrebbero portato problemi se mi fossi esposta al sole, e mi è venuto un eritema in tutto il corpo non indifferente. Ad ogni mia richiesta di aiuto vi nascondevate dietro l'emergenza Covid-19. Se visitata a pagamento, il problema Covid-19 non sussisteva, tant'è che il Dottor Renzini mi ha visitata dicendomi che avevo bisogno di un esame specifico per sospetta endometriosi non endometrite, e mi mise in lista di attesa da voi con urgenza da ottobre. Ad oggi però ancora nessun contatto da nessuno. Peccato che nemmeno in quella visita si considerò il mio dolore al seno (ho dovuto fare una visita privatamente dalla senologa in data 10.12.2020 che diagnosticò neoformazione benigna da eccesso di stimolazione ormonale), nè i continui dolori uterini che, dopo ulteriore visita ginecologica da altro specialista, sono riconducibili ad una sospetta endometrite.
Ora, presso un'altra azienda ospedaliera, ho eseguito privatamente l'esame per indagare in merito a sospetta endometriosi o endometrite, cosa che potevate fare anche voi, dato che al 3° trasferimento non aveva attecchito ancora.. Forse dovevate anche voi andare ad esclusione di eventuali problematiche, visto il fallimento degli impianti. Anziché pensare solo ad inserire embrioni. Penso che ciascuna donna sia diversa e non a tutte è comprensibile il linguaggio clinico; nel mio caso, giovane e inesperta, mi avete dato informazioni talvolta in modo anche scortese e per scontato sull'utilizzo delle cure, poco chiare e contraddittorie, che mi hanno indotta a somministrarmi scorretti farmaci da voi prescritti. Vi scrivo con amarezza e disappunto dopo l'ennesima notte trascorsa in bianco a causa dei forti dolori all'utero, con la speranza (forse vana) che facciate una grossa riflessione sul vostro operare.
Camedda Lorella