Ospedale De Bellis di Castellana Grotte

 
3.9 (58)

Recensioni dei pazienti

58 recensioni

 
(34)
 
(3)
 
(8)
 
(11)
 
(2)
Voto medio 
 
3.9
 
3.7  (58)
 
3.7  (58)
 
4.3  (58)
 
3.8  (58)
Torna alla scheda

Filtra per malattia, intervento, sintomo

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
Inviando il modulo si dichiara che quanto scritto corrisponde al vero e si assume responsabilita' legale in caso di commenti falsi. L'invio di commenti non veritieri positivi o negativi costituisce reato.
58 risultati - visualizzati 46 - 58  
1 2  
Per Ordine 
 
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza in Oncologia

Il reparto di Oncologia dovrebbe essere un reparto di eccellenza, invece non lo é. E' successo di infusioni dei chemioterapici fatte senza aver visionato prima le analisi, o ancora peggio senza neanche farle. Cosa assolutamente non da fare, perché UN singolo valore sbagliato, essendo pazienti fragili, è importantissimo. Infermieri sempre scocciati, stanchi. Gli oncologi, forse per il troppo carico di pazienti da trattare, sono costantemente scontrosi e le visite sono spesso frettolose. Ci è anche successo, davanti ad una TC refertata male, che l'oncologo non l'abbia corretta. Diciamo che potrei continuare.. dico solo che sono molto delusa.
In compenso il reparto di Gastroenterologia va alla grade, con personale super competente e professionale.

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Figlia di paziente

L’unica cosa che ho trovato buona di questo ospedale sono gli infermieri, le donne delle pulizie, la ragazza del bar e il centro di ricerca. Io non voglio spaventare nessuno o dare colpe a nessuno. Mio padre e’ stato ricoverato il 20 maggio ed è morto il 9 giugno. La prima settimana brancolavano nel buio, escludendo il tumore e dando una diagnosi di diverticoli; dopo la Tac si sono convinti fosse un tumore. Decidono di sottoporlo ad una laparoscopia investigativa, da cui si scopre che era un tumore aggressivo, che dopo una settimana ha mandato al paradiso mio padre.
A parole ci avevano detto che era un tumore, ma sulle carte c’era scritto che lo operavano per diverticoli.

Patologia trattata
Neoplasia.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Troppi errori per un centro ricerche

Mia madre è stata dimessa dal De Bellis a settembre 2017, dopo una degenza di 2 settimane, a causa di una pancreatite. Dopo vari esami diagnostici, sia per immagini che non, hanno detto che non avrebbero eseguito l'ERCP, perchè aveva espulso la renella da sola. Le hanno somministrato una cura da fare a casa e un controllo dopo due mesi da effettuare nello stesso ospedale. Mia madre è stata benino fino ai primi di ottobre, poi la situazione è andata peggiorando. Il 12 dicembre 2017 siamo andati al controllo, portando le analisi che avevano richiesto (sballate nei valori) e la dottoressa P. le ha prescritto altri farmaci e una visita nefrologica; poi ci ha detto che le analisi erano abbastanza buone e di tornare dopo 3 mesi per una visita di controllo. Morale della storia... ora mia madre è in fin di vita perchè ha il fegato pieno di calcoli, che in un lasso di tempo così breve (3 mesi), non è possibile che si siano formati. Quando io ho chiesto al medico che si sta occupando di lei, come mai a settembre l'hanno dimessa che stava benino e non aveva problemi di questo tipo, lui mi ha risposto che non se lo sapevano spiegare!!! E la su detta dottoressa, non ha visto che le analisi di mia madre erano sballate? Perchè non ne ha richiesto il ricovero immediato? Ora io cosa devo fare? Chi rimetterà in sesto mia madre?

Patologia trattata
Pancreatite prima, colangite adesso.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza negativa

Mia madre doveva fare una gastroscopia di controllo; purtroppo hanno trovato sei varici e le hanno fatto la legatura al momento... Fin qui tutto bene, se non fosse stato che mia madre è uscita vigile e piangendo per il dolore che ha sentito... Premetto che non era la prima volta che faceva delle legature e vi posso assicurare che solitamente dopo la seduta è sotto l'effetto della anestesia per diverse ore. Non capisco per quale motivo far soffrire una paziente che si era raccomandato di fare una dose di anestesia che non le facesse sentire dolore.. non hanno rispettato il diritto del paziente di decidere cosa fare sul proprio corpo... Ovviamente dopo la legatura è stata ricoverata; per farle misurare la pressione ho dovuto chiederla diverse volte, e un semplice emocromo per vedere se l'emoglobina si stava abbassando l'ho dovuto chiedere io e gliel'hanno fatto dopo due giorni.. L'esito invece ci è stato dato dopo tre giorni perché dicevano che non era pronto.. La cosa più grave è che mia madre è diabetica e le stavano dando una dose eccessiva di insulina (premetto che mia madre aveva detto che quella dose era troppa per lei, ma non le hanno dato retta)...dopo 4 bustine di zucchero aveva la glicemia a 36, il personale era nel panico e non sapeva cosa fare, continuavano a chiamarla, a cercare di farla reagire perché non riusciva a stare sveglia e aveva i movimenti rallentati. Tutto ciò è capitato di notte!! Teoricamente ha già prenotato un ricovero di controllo, ma nella pratica avendo perso fiducia nella struttura, ci siamo rivolti altrove. Ed abbiamo dovuto disdire con una email al dottore, perché alla segreteria di reparto non risponde mai nessuno..

Patologia trattata
Varici esofagee.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza negativa

Siamo rimasti molto delusi dopo il ricovero di mia madre, durato quasi quattro settimane causato dall'assenza del medico specialista... (questo ci hanno detto). Il servizio medico abbastanza scadente, un dottore che ci risponde in maniera superficiale, quasi infastidito dalle domande.. E dopo tutti questi giorni di attese e continue analisi per scoprire quale fosse il problema, viene assegnata una cura a base di cortisone per curare l'epatite autoimmune.
A fine ricovero veniamo dirottati ad un altro dottore il quale non voleva assumersi le responsabilità della cura perchè non aveva seguito il ricovero e quindi passa la palla al suo collega, il quale a sua volta ci rimanda di nuovo al suo collega di prima. Insomma un ping pong.
La cosa che più ci ha infastidito è stata l'assenza di un riferimento post ricovero, un dottore che poteva seguirci dandoci spiegazioni e/o consigli.
Ora ci siamo rivolti in altra struttura e per fortuna abbiamo trovato un assistenza fatta con il cuore.

Patologia trattata
Epatite autoimmune.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Bravi medici ma pessima organizzazione

Avevo programmato un Day Hospital con il Dr. Renato Cuppone per effettuare colonoscopia e rimozione polipi, già individuati con altro esame presso altra struttura ospedaliera. Il segretario dell'unità endoscopica quando mi chiama per informarmi della data del Day Hospital, non mi dice che devo portare io la richiesta del mio medico di base, cosa che trovo assurda visto che era stata richiesta interna da un medico della stessa struttura dopo visita in intramoenia, fatta perchè per problemi vagali avuti nel precedente chiedevo una sedazione totale. Quindi, nonostante la preparazione (che non è certo piacevole), rischiavo di non poter fare l'esame. Per fortuna avevo portato una richiesta rossa del mio medico di base che avevo già fatto fare per la colon prima di decidere di fare una visita a pagamento. Ho usato quella, ma non è stato possibile fare il day hospital, nè tantomeno l'esame in narcosi. Esame effettuato nemmeno con sedazione profonda, ma ero completamente vigile e dolorante. Per fortuna l'esperienza del Dr. Cuppone mi ha fatto soffrire meno, anche se trovo assurdo che se il paziente ti chiede e concorda l'anestesia totale per problemi noti, non venga proprio eseguita nonostante gli accordi.

Altra cosa negativa, le tre ore di attesa dalla fine dell'esame per avere il referto, quando negli altri Ospedali il tempo che ti rivesti, o ti riprendi dalla sedazione, e già vieni chiamato dal medico per il referto.

Altra cosa assurda il fatto che vengano dati al paziente i polipi rimossi da portare lui stesso in altro reparto per l'esame istologico. E il personale infermieristico che cosa sta a fare??
Poi bisognerà tornare nuovamente per avere il referto e sperare di beccare il medico per poter fargli vedere il risultato.

Insomma, sono molto disorganizzati, dalla prenotazione dell'esame a tutto il resto.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Rimozione polipi colon retto.
Punti di forza
Il personale medico e infermieristico.
Punti deboli
Molto disorganizzati.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Terapia Intensiva Rianimazione

SCRIVO QUESTA RECENSIONE CON LA SPERANZA DI POTER AIUTARE TANTA GENTE MALATA COME MIO PADRE. Quando abbiamo ricoverato mio padre (come un normale pronto soccorso) presso questa struttura, personalmente ero un po' scettico visti gli scandali e le inefficienze delle sanità in Puglia, dove si pensa solo a chiudere ospedali e ridurre personale e servizi, senza pensare alla salute della povera gente (il tempo è stato galantuomo, mi ha dato ragione).
A dire il vero all'inizio siamo stati accolti molto bene dal reparto di chirurgia (diretto in modo eccellente dal dott. Lorusso e da tutta la sua equipe di dottori, in particolar modo dal dott. Santorelli e dal dott. Cardone, molto preparati e competent,i e da tutto il personale che, anche se carente, molto professionale).
Dopo tutti gli accertamenti del caso, ci hanno illustrato la situazione clinica di mio padre e ci hanno consigliato un intervento chirurgico molto difficile e delicato per poter guarire da questo maledetto male che sta colpendo molta gente. In modo molto gentile, cortese, umile e umano, hanno condotto mio padre all'intervento facendo un'operazione perfetta e ben riuscita. Un'intervento durato molte ore, diretto in modo impeccabile dal dott. Lorusso e tutta la sua equipe. Viste le tante ore di intervento, come prassi in questi casi, mio padre è stato portato nel reparto di terapia intensiva per 7 giorni circa. È qui che il tempo si rivelato galantuomo dandomi ragione sullo schifo della sanità in Puglia. Mio padre dopo i primi 5 giorni di terapia intensiva, con un post intervento superato perfettamente tanto di aver creduto personalmente in un miracolo, in seguito ad una crisi di rabbia (dovuta al fatto di voler ritornare su in reparto per vedere la luce e ritornare alla vita normale poichè, essendo sveglio, per lui era un'agonia stare immobile su un letto) veniva sedato tanto dai dottori del suddetto reparto per farlo calmare, senza che noi parenti sapessimo nulla dell'accaduto ed inoltre veniva anche legato (legare un malato mi sembra una cosa squallida che non auguro mai a nessuno). Bastava una telefonata per avvisarci dell'accaduto e secondo me sarebbe stata la telefonata che avrebbe allungato la vita a mio padre. Difatti dopo questi sedativi mio padre, dopo l'ennesimo esame effettuato che dimostrava che non vi fossero problemi a livello chirurgico, veniva riportato su in reparto di chirurgia, dove i dottori che precedentemente avevano operato mio padre non riuscivano a darsi una spiegazione di quanto accaduto e del fatto che mio padre non riuscisse a riprendersi. In poche parole il fegato non riusciva a riprendere la sua normale attività, era stato intossicato dai sedativi ricevuti precedentemente nella terapia intensiva. Allora veniva effettuata una Tac al fegato che dava sempre esito negativo. A livello chirurgico non vi erano problemi, il problema era solo metabolico. Mio padre continuava a non avere forze, a sentirsi debole, a non voler mangiare e sopratutto era ancora sotto effetto dei sedativi. Questo mal funzionamento del fegato fece sì che avesse fibrillazioni e pressione bassissima, e fu riportato in rianimazione dove dopo un giorno morì. Nel frattempo anche l'esito dell'esame istologico risultava negativo. La morte di mio padre è da addebitarsi solo ed esclusivamente a quei sedativi che hanno intossicato il fegato che non è più ripartito. A questo punto avrei potuto intraprendere molte battaglie legali nei confronti del reparto, ma ho evitato perchè non ho tempo e soldi da perdere, ma ho voluto scrivere questa mia recensione per poter salvare tanta gente malata. Forse avrei dovuto essere meno gentile e cortese (nel reparto di terapia intensiva) quando mio padre era lì ricoverato, forse a quest'ora avrei avuto giustizia.. Va bè il tempo è sempre galantuomo!!! Una cosa è certa, io vi sconsiglio di farvi ricoverare in questo reparto, dappertutto tranne che lì.
P.S. Spero che questa mia recensione venga pubblicata per intero senza che venga omesso nulla di ciò che ho scritto, anche perchè mi assumo tutta la responsabilità di quello che ho scritto. Grazie.

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

La solita Italia

I risultati degli esami istologici si possono far visionare io lunedì e giovedì dalle 14.00 alle 15.00 (2 ore settimanali!?!?!).
Visto cartello a mio arrivo alle 12.45, chiedo se devo aspettare le 14.00. Mi viene risposto di no che ci vuole poco (2 persone prima di me è neanche mi viene detto).
Sono le 14.20 e devo ancora entrare.
I commenti sono superflui. Questi sono i lavoratori italiani. Poi ci lamentiamo dell'andamento della nazione, specie nel settore sanitario. Che schifo! 0 rispetto per le persone ed i loro impegni!

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Esame istologico per gastrite/ulcera.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Reparto Chirurgia

Tempi di attesa lunghissimi, sia durante i pre-ricoveri e gli accertamenti, sia per conoscere l'esito degli esami. Attenzione al paziente nel suo complesso pari a zero. Ho dovuto sospendere un farmaco importante per me che mi permette di camminare, per poter eseguire un intervento di colecistectomia. Sono passati 20 giorni dalla prima visita e sono ancora in fase diagnostica. Anche in questo ospedale, come in tanti altri che ho girato, ai medici sta a cuore unicamente il loro campo. Possibile che nessuno riesca a capire l'importanza di ridurre i tempi di attesa di noi pazienti?

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Calcolosi colecisti.
Punti deboli
Disorganizzazione e tempi di attesa biblici.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Gastroenterologia

Forse sarete anche all'avanguardia a livello scientifico, ma io sono molto dispiaciuta; è passato quasi un mese da quando mio marito ha fatto una visita dal dottor Di Matteo (medico eccellente) da privato, per cui, dopo, avendo bisogno di una gastroscopia, ha preferito farla da lui- sempre da privato.
Durante la gastroscopia gli è stato evidenziato un polipo all'esofago...
Senza stare qui a raccontare poi tutta la filastrocca, sono indignata perchè è più di un mese che non riesco a contattare una persona coscienziosa che riesca a darmi l'esito della biopsia, mi sballottano da un telefono all'altro ed alcune volte anche sbattendomi il telefono in faccia.. Ma vi sembra possibile?

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Polipo all'esofago.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Più attenzione ai pazienti con PEG

Avrei tante cose da dire, ma mi soffermo solo su una richiesta: quando si inserisce una P.E.G. non si può rimandare il paziente a casa subito, soprattutto dopo aver cercato di reinserirlo, e sapendo che si potrebbe verificare una peritonite, o ancora peggio setticemia... Spero non succeda ad altri quello che è successo a noi... Mi spiace tanto per noi, ma anche per voi.

Patologia trattata
Gastrostomia Endoscopia Percutanea (P.E.G.) in paziente affetta da SLA.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Intervento allo stomaco

Scrivo questo commento nella speranza che possa tornare utile ad una persona in difficoltà e che nessun altro possa ritrovarsi nella stessa situazione in cui si é ritrovata la mia famiglia. Operazione di rimozione di cancro allo stomaco apparentemente riuscita.
Nei giorni successivi all'operazione, il paziente inizia però ad avvertire difficoltà respiratoria, febbre, brividi, gonfiore addominale. Tutti sintomi, secondo il chirurgo, di un normale decorso post operatorio. Successivamente sono subentrati tosse e deliri, secondo il chirurgo effetti di bronchite e valium... Dopo circa un mese dal ricovero, con il paziente che dallo stare in piedi da solo ha iniziato a non reggersi più in piedi, il suddetto chirurgo ha deciso che andava trasferito a San Giovanni Rotondo, "sbolognando" così il problema ad altri e dicendo che sicuramente in quell'ospedale sarebbero riusciti a risolvere. A Casa sollievo della Sofferenza il tutto è degenerato, hanno diagnosticato un Covid durato stranamente 3 giorni e in seguito hanno deciso di trasferire nuovamente il paziente a Foggia, dove purtroppo, nonostante gli sforzi di medici capaci questa volta, non c'è stato più nulla da fare.
Torniamo un attimo a Castellana: il famoso decorso post operatorio era una sepsi divenuta setticemia fatale per mio nonno, che ad oggi, dopo 40 giorni di agonia, non è più fra noi. Io mi chiedo soltanto come possa un chirurgo con esperienza, confondere una sepsi con un normale decorso post operatorio. Evito di fare nomi.

Patologia trattata
Adenocarcinoma gastrico.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Il Cup non funziona

Oggi 31/10/2019 alle ore 12.30 sono stato impegnato per ben 25 minuti con il mio cellulare per prenotare una visita; ero al 10° posto e, dopo tanta attesa, sono arrivato a sentire suonare il telefono ma alla fine non mi ha risposto nessuno.
Ai competenti organi le dovute valutazioni e soluzioni per noi "pazienti" e contribuenti.
Grazie.

Patologia trattata
Nessuna patologia.
58 risultati - visualizzati 46 - 58  
1 2