Ospedale Ingrassia di Palermo

Struttura vecchiotta ma molto funzionale, medici professionali e all’avanguardia, in particolare (e per la mia esperienza) voglio sottolineare la professionalità della dottoressa Anna Riili, che con estrema facilità ha individuato e risolto il mio problema.
Complimenti anche al dott. Chinnici, medico straordinario, il meglio che un paziente possa desiderare.

Dopo un'assistenza attenta e meticolosa da parte della dottoressa Iaia, che ora è (giustamente) andata altrove, ho affrontato un parto cesareo meraviglioso e sereno grazie a tutta l'equipe di medici, anestesisti, infermieri di S.O. e OSS (tra cui Giusy, una donna adorabile e col cuore grande). Il peggio però è arrivato quando ho avuto a che fare con la neonatologia. Mia figlia mi è stata portata in stanza circa tre ore dopo il parto (senza alcuna assistenza per l'avviamento dell'allattamento, neanche dalle ostetriche), e l'ho poi rivista il giorno dopo alle 13.00 circa, anche questa volta senza alcuna assistenza, né da parte delle ostetriche né dalla neonatologia. Non ho ricevuto nessunissima informazione su mia figlia. Tra il primo e il secondo giorno ho chiesto diverse volte informazioni; l'unico che è arrivato è stato un giovane infermiere infuriato, che intimandomi di smetterla di chiedere notizie, mi ha urlato che mia figlia era in TERAPIA INTENSIVA (no, non era in terapia intensiva, era nella nursery). Infine alle dimissioni tale dottoressa mi ha più volte detto che mia figlia era troppo piccola (nata di 2800 gr.), era arrivata a 2500 (per il calo fisiologico, ma lei non lo ha mai menzionato) e rischiava una situazione GRAVE, quindi doveva assolutamente essere nutrita con latte artificiale. Sottolineo anche che ogni qualvolta mia figlia veniva portata in nursery per la visita e per essere pulita, ritornava con un biberon conficcato in bocca, nonostante io continuassi a ripetere che volevo allattarla. Fortunatamente, per i controlli ho incontrato la bravissima e preparatissima dottoressa Militello e il dottore Duca, primario di neonatologia, che mi hanno assistita al meglio.

Sono stato pluri ricoverato prima in Medicina, dove non ho nulla da lamentare tranne che i pasti, proprio immangiabili, e la pulizia, sempre superficiale; poi sono stato ricoverato - a novembre 2015 e gennaio 2016 - in Geriatria - Pneumologia: anche qui le stesse lamentele di cui sopra, in più qualche medico del reparto dovrebbe andare a prendere la specializzazione di psicologia, perché con la laurea in medicina si crede di essere chissà chi rivolgendosi ai pazienti in modo arrogante presuntuoso ed offensivo, non lasciando da modo ai pazienti di capire.
Infermieri molto preparati sia professionalmente che umanamente e, purtroppo per loro, costretti a fare anche rientri e doppi turni e straordinari a causa di mancanza di personale.