Casa di Cura Pederzoli di Peschiera
Recensioni dei pazienti
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Chirurgia generale
Per fortuna ho avuto un intervento banale, perchè ho riscontrato una disorganizzazione totale.
Dovevano ricoverarmi domani, invece mi hanno ricoverato subito..
Dopo l'intervento nella sala operatoria mi hanno messo sul letto sbagliato, l'infermiera se ne è accorta quando ormai eravamo nell'ascensore.. Siamo tornati indietro e così già operato mi hanno spostato ancora su un altro letto..
Al reparto di chirurgia volevano somministrarmi "metronidazolo" anche se avevo avvisato i medici di essere allergico ad esso (sostenendo che non era scritto da nessuna parte e dicevano che ero io a rifiutarmi di prendere il farmaco...). Per fortuna che c'era un raggio di sole tra gli infermieri di nome Andrea, che mi ha tolto il farmaco appena gli ho fatto notare che mi provocava problemi con la vista - per fortuna mi ha creduto.
Il giorno dopo abbiamo ritrovato la mia cartella clinica dalla sala operatoria su cui era scritto che ero allergico al farmaco...
Intervento per endometriosi
La mia esperienza in questa struttura è stata carente dal punto di vista umano; ho incontrato una figura professionale ginecologica troppo frettolosa sia durante la visita, sia dopo l'intervento. È palese che si venga trattate come numeri, ponendo oltretutto poca attenzione alla cronistoria della paziente. La risonanza magnetica è risultata inoltre del tutto non indicativa delle localizzazioni dei focolai costruendo false aspettative e inquadramento della ragione del mio malessere. Inoltre, sfortunatamente, l'operazione si è fatta attendere durante la giornata di appuntamento e una volta giunto il mio turno si è palesata un'altra emergenza che ha occupato la sala chirurgica. Sono rimasta ore sul lettino fuori dalla sala chirurgica con una mezza vestaglietta e "coperta" in un corridoio freddo. Per la mia condizione di salute vescicale è equivalso a sopportare una crisi di dolore che si faceva strada a causa del freddo, della flebo e del fatto che non avessi potuto bere ovviamente. Tutto ciò, insieme all'indelicatezza di chi nel post operatorio, ha giudicato le mie lacrime indoverosamente per non essere venuta a capo del mio disturbo doloroso cronico (aspettative erronee costruite), fa di questa struttura una fabbrica di "rimozione pezzi" senza alcun impegno a preservare un clima e condizioni serene.
PIEDE DIABETICO
Ho avuto ricoverato la mia mamma nel reparto Medicina. Per l'equipe del piede diabetico: meglio che l'infermiera responsabile faccia un altro lavoro.. Invece i medici dott. Spazzapan e dott. Nicoletti sono molto bravi. Una volta lavorava un bravo infermiere che adesso non e piu' con loro (peccato).
Grazie al dottor Del Corso
Devo un sentito ringraziamento al dottor Antonio Del Corso, della clinica Pederzoli, poiché grazie a lui sono riuscita a curare la mia endometriosi, che temevo mi pregiudicasse la possibilità di avere figli.
Sono stata da lui operata nel gennaio 2013 e dopo quattro mesi, a seguito dell'intervento, il test di gravidanza é risultato positivo! La gravidanza è giunta al termine senza grossi problemi, sono stata seguita scrupolosamente e con gentilezza.
Voto alto nel complesso anche alla struttura e al personale del reparto, lo consiglio senz'altro!
Reparto Medicina
Sono stato ricoverato nel reparto di Medicina per un problema al pancreas. Ringrazio in particolare la dott.ssa Scattolini (unità di gastroenterologia- pancreatologia).
pronto soccorso
Credo si possa fare di meglio in questa "bella" struttura. Cortesia, pazienza, competenza e tempestività avrebbero bisogno di una revisionata un po' in tutti i reparti...!
disagio durante visita ginecologica
il dottor Don Vito Giuseppe si è fatto una irritante risata nel momento in cui gli ho spiegato che per gestire forti dolori pelvici in periodo mestruale sono costretta talune volte a posizionarmi a carponi e vi garantisco che in quei momenti non c'è da ridere, ma solo da piangere. mi ha messa è proprio a disagio per la sua mancanza di tatto, anche durante la visita!
ottimo risultato
grazie alle cure ricevute posso camminare e posso dire che in questo ospedale sei seguito bene e messo in condizioni di passare una buona degenza. grazie
Pronto Soccorso
Mi sono recata alla struttura dopo 6 anni, perchè ci avevo partorito e già fu una pessima esperienza allora.
Oggi, dopo essere stata lasciata con il mio dolore per circa 3 ore, sono stata visitata in modo superficiale, senza approfondire e senza un parere personale.
In conclusione sono arrivata in PS, ho aspettato 3 ore per tornarmene a casa con un "prenda degli antidolorifici e se non passa vada da uno specialista". Ma grazie!
Nessuna accoglienza.
Zero disponibilità.
Zero professionalità.
Zero aiuto.
Zero soluzione.
Solitudine in Ostetricia
Mi hanno indotto il parto perché ero oltre termine.
Ginecologi maleducati e freddissimi (tutti, non ne salvo uno).
Parto difficoltoso, ostetrica giovane ed inesperta, probabilmente non madre (mi spiegate come una giovane che non ha mai partorito possa essere empatica verso una paziente? O possa dirle cosa fare?), che sapeva solo dirmi di spingere (2 ore di spinte non vanno bene!) con la mia bimba in sofferenza. Episiotomia e ventosa più bambina sofferente e silenziosa (terribile partorire un bambino che poi non piange) perché ha bevuto il meconio.
Post parto: una maleducazione assurda da parte delle signore del nido e tanta saccenza perché non sapevo maneggiarla bene durante il cambio.
Donne delle pulizie che si lanciano cuscini e parlano dei fatti loro ad alta voce in camera.
Devo andare avanti? MAI PIÙ.
Pronto Soccorso
Ricoverato in pronto soccorso per una brutta caduta sullo spigolo del gradino, con ginocchio gonfio e dolorante che faceva presagire una rottura o scheggiatura della rotula.
Vengo accettato con codice giallo o verde, non ricordo. Al mio turno mi vengono fatti raggi x, fasciatura e dopo un colloquio con una amministratrice di reparto, vengo spedito in cassa a pagare il tutto con codice BIANCO. Ero molto dolorante con ginocchio rosso dal gonfiore e incapace di reggermi da solo. Quindi mi chiedo da cittadino e paziente normale, con oltre 43 anni di contributi sanità pagati: come deve essere il paziente per usufruire di un codice verde o giallo? Moribondo? Ho motivo di pensare che ospedali come questo niente abbiano a che vedere con lo spirito della Sanità eccellente, ma pensino esclusivamente ai loro bilanci, a spesa però dei clienti che, ricordiamoci, hanno già pagato una volta per la sanità..
Molto scontenta
Se stessi recensendo un hotel in cui pulizia e servizi sono particolarmente importanti, allora andrebbe tutto bene, ma purtroppo sto valutando un ospedale in cui l'assistenza dovrebbe essere la variabile più curata. Un uomo di 84 anni è stato lasciato ad attendere un'operazione 29 ore e, dopo essere stato operato alle 18.00, è stato dimesso dopo 14 ore, di cui la metà di una notte insonne per ipertensione arteriosa e dolore postoperatorio, senza attendere i parenti che lo venissero a prendere o potessero conferire col personale.
Parto cesareo
Ancora non riesco a parlare di quello che ho vissuto, sono stata ignorata per ore fin che si sono resi conto che mia figlia stava soffrendo. Dopo la nascita non mi hanno permesso di conoscere la bambina (ho potuto vedere mia figlia 12 ore dopo) e non mi hanno dato niente per il dolore (parto cesareo..), nè acqua da bere...
La peggiore esperienza della mia vita.
Prenotazione visite
Mi sono recato alla Pederzoli data 25 maggio 2018 alle 13.45 per una prenotazione allo sportello 5.
La prenotazione era riferita ad una ECOCOLORDOPPLERGRAFIA CARDIACA A RIPOSO.
Mi è stato risposto di non poter effettuare la prenotazione perchè il primo posto libero era dopo i 90 giorni, per cui non si poteva procedere.
Mi chiedo: tutto questo è per rispettare i vincoli imposti dalla Regione e far figurare che non vengono sforati?
Sono ora costretto a recarmi presso altro ospedale sperando di trovare posto.
Sarà mia cura pubblicizzare con ogni mezzo questa inefficienza.
Distinti saluti.
Chirurgia della mano
Ho trovato assoluta mancanza di professionalità nel servizio, poiché mi sono stati annullati TRE, e dico TRE, appuntamenti di fila, senza nemmeno una spiegazione e dicendo semplicemente che non potevano farci niente, con un preavviso di solo un giorno. Lavoro all'estero e tutte e tre le volte mi ero preso un giorno di ferie per fare la visita, con grandi disagi per me e per l'azienda per cui lavoro. Il mio consiglio è quello di rivedere il sistema organizzativo e la serietà delle persone che gestiscono gli appuntamenti. Una volta può succedere, tre volte mi sembra proprio totale indifferenza verso chi soffre e ha bisogno di cure. Mi rivolgerò presso qualche altro centro.
Dito rotto / otite acuta
Racconto 2 casi, gli unici per cui io personalmente ho avuto a che fare con loro.
Falange di un dito con tendini lesionati.
Una sera sono andato al pronto soccorso perche' mi si erano lesionati i tendini di una falange di un dito di una mano. C'era un infermiere, che fra l'altro conoscevo, che invece di farmi visitare dal medico di guardia, non lo ha chiamato e mi ha detto di tornare la Domenica che ci sarebbe stato uno specialista di chirurgia della mano, e non mi ha applicato nemmeno uno splint per tenere il dito posizionato correttamente. Domenica mattina sono tornato, l'infermiere non c'era, non c'era nemmeno il fantomatico specialista di chirurgia della mano, e anche in questo caso mi hanno mandato via senza fare niente.
A questo punto sono andato a Brescia, al Civile (50 km.) dove al Pronto Soccorso mi hanno fatto i raggi X al dito, applicato uno splint e dato le prescrizioni per le cure e visita successiva.
Ma e' successo anni fa, forse nel 2007.
Otite acuta: visita ambulatoriale-
Un paio di anni fa sono stato affetto da una otite ad un orecchio, il mio medico di base (una dottoressa di grande esperienza) per scrupolo e perche' in ambulatorio non ha gli strumenti necessari per una completa analisi del caso, mi ha prescritto una visita specialistica, che ho prenotato alla Pederzoli anche se provengo dalla Lombardia, per ragioni di tempi di attesa.
Al primo appuntamento sono arrivato in ritardo di 12 minuti, mi hanno fatto pagare la visita alla reception e mi hanno detto che sarei stato visitato dopo il primo paziente gia' dentro. Invece lo specialista ha visitato tutti lasciandomi per ultimo e dicendomi che tornassi un'altra volta perche' ero arrivato in ritardo. Allora sono andato alla reception ed ho voluto indietro i soldi, ed ho preteso che spiegassero al medico le regole per le visite. Loro naturalmente si sono rifiutati, ho chiamato i Carabinieri e a quel punto mi hanno restituito i soldi, e poi hanno prenotato per una altra visita.
La volta successiva una settimana dopo (intanto avevo la otite con febbre che non passava mai) lo specialista mi ha fatto una visita audiometrica, mi ha riscontrato un eczema (che, gli ho spiegato, era dovuto a settimane di pulizia dell'orecchio con acqua ossigenata), mi ha detto che dovevo cercare di fare un progetto per il mio corpo per invecchiare bene, ecc.
A questo punto gli ho detto che mi stava prendendo in giro, che lui sembrava un omeopata e che lo scopo della visita era guarire una infezione acuta, in ogni caso me ne sono andato senza la diagnosi e prescrizione che non mi hanno consegnato.
Tornato dal mio medico di base, questa mi ha prescritto degli antibiotici e un'altra visita da uno specialista, qualora non fosse guarita la infezione.
Nel frattempo la clinica Pederzoli mi ha spedito una raccomandata chiedendomi i soldi che non ho pagato, ed io di rimando gli ho spedito un fax raccontandogli l'accaduto e esortandoli a causa. Dopo un po' mi hanno spedito il referto della visita, dove in ogni caso non veniva diagnosticata la otite acuta ne' prescritti antibiotici. Ho lasciato perdere.
Nota di colore : siccome Peschiera del Garda era il mio paese di origine, la mattina della ultima visita sono andato in paese a incontrare delle persone, al bar mi hanno chiesto perche' fossi così arrabbiato, e gli ho detto dell'orecchio e della visita senza dire il nome dello specialista. Alchè la barista, una signora del posto, mi ha detto a colpo sicuro che ero stato sicuramente da ***, che da anni e' noto per le sue bizzarre performance.
Ricovero dopo incidente stradale
In seguito ad un incidente stradale in camper il 5 agosto 2016, mi sono recata alla clinica perché avevo una ferita alla mano molto grande. Sono stata accolta in sala gessi in maniera fantastica, poi sono stata operata dal dottor Romani che ha fatto un capolavoro alla mano. Anche se sono tempi lunghi per la guarigione, posso dire che sala operatoria e sala gessi si distinguono per competenze fantastiche. Invece in reparto.. aiuto. Assistenza infermieristica zero, la notte dell'intervento non è passato nessuno a vedere, eravamo tre donne (tre operate) e nessuno che abbia messo il naso in stanza...A dimostrazione ulteriore, a me hanno dato l'antibiotico alle 22.00 e alle 6.00 una infermiera sgarbata (fortuna non so il nome) mi sveglia brutalmente e mi dice "signora, l'antibiotico è finito, non ha chiamato!". Io le rispondo "questo dimostra che nessuno di voi stanotte è venuto a vederci..".
Probabilmente dovrò ritornare qui, ma spero di restare ricoverata per poco...
Neurologia: visita privata
102 € di visita e tornare a casa con niente in mano.
Come minimo ci si aspetta competenza e conoscenza anche delle novità nel settore, e invece mi trovo a che fare con una dottoressa che non conosce nemmeno i farmaci che mi hanno prescritto dottori di altri ospedali; che mi dice di eliminare un farmaco come il Laroxil dal giorno alla notte senza chiedermi quanto ne prenda - e di conseguenza scalare. Ed altri dettagli che non sto a dire.. Semplicemente scandaloso.
Reparto Chirurgia del ginocchio, piede e spalla
Partendo dal fatto di essere stata visitata dallo specialista dr. Lugli in regime di visita privata a pagamento, tre mesi prima di essere operata, nel momento del ricovero nella primavera del 2014, alla mia richiesta di dove dovevo presentarmi non mi è stato detto chiaramente ciò che dovevo fare e, insieme al mio compagno, abbiamo scoperto passo dopo passo e chiedendo ad altri pazienti il da farsi. Il presupposto era di essere operata da chi mi aveva visitata e in due giorni e mezzo del mio ricovero non ho mai avuto l'onore di parlare con il dr. Lugli, sebbene l'abbia intravisto; non solo, ma ho saputo successivamente di essere stata operata dalla dr.ssa Barzoi.
Non parliamo del personale, molto sgarbato e scostante, per non dire scocciato quando avevo bisogno, tant'è che la mia vicina di letto approfittava quando chiamavo una infermiera per avere assistenza alle sue esigenze, perchè alla nostra chiamata non si presentavano le infermiere, o se venivano erano molto scocciate. Non parliamo della caposala, che dovrebbe fare un corso approfondito di come rivolgersi alle persone.
Una volta dimessa ho avuto il calvario di presentarmi settimanalmente in sala gessi per oltre un mese, per medicare la ferita perchè era subentrata una infezione al ferro che mi era stato messo con ferita aperta e successivamente doveva essere tolto; inoltre ho dovuto assumere antibiotici per oltre 3 settimane. Guardando poi sul sito della clinica ho visto che doveva essere aperta una pratica per infezione da intervento chirurgico con tutta la procedura del caso. Mai stata fatta. In seguito mi è rimasto il dolore al piede e chiedendo di nuovo ai medici che ci sono in sala gesso a turnazione, l'ultimo mi ha detto che dovevo provare con un plantare, ed è così che mi sono tenuta il dolore..
Fatto sta che adesso, a quasi un anno dall'intervento, ho dolori lancinanti, non riesco più a camminare come prima, che facevo lunghe passeggiate, ed è talmente forte il dolore da dovermi assentare dal lavoro perchè non riesco a stare in piedi e sono costretta a prendere continuamente degli antidolorifici.
Sto anche pensando di rivolgermi ad un altro ortopedico, ma sinceramente non ho molta fiducia nei medici dopo questa esperienza.
Mi dispiace dare questo giudizio negativo, perchè mi era stata caldamente consigliata questa struttura, e sono sicura che in tempi non tanto remoti sia stato il fiore all'occhiello della sanità nei dintorni; forse avrebbe bisogno di una maggiore attenzione da parte dei dirigenti ed osservanza di alcune regole comportamentali, organizzative e professionali atte a tenere alta la qualità del servizio offerto.
RECEPTION SUPERFICIALE e DISORGANIZZATA
Arrivati alle 14.50 (appuntamento prenotato settimane prima presso ortopedia alle ore 15.15) dopo aver regolarmente fatto la coda con il numeretto paghiamo e veniamo indirizzati seccamente all'ambulatorio n.8. Attendiamo quasi un'ora... dopo di che chiediamo alla reception se c'è qualche problema e ci viene detto dall'impiegato che "Il dottor Assaker oggi è in ferie"... Se non avessimo chiesto avremmo quindi aspettato all'infinito e inutilmente... senza parole. Veniamo indirizzati ad un altro dottore disponibile all'ambulatorio n.9. Altra coda... speriamo bene, scrivo dalla sala d'attesa mentre aspettiamo ormai da tempo... speriamo bene stavolta. Reception non gentile e quantomeno superficiale, forse quest'ospedale privato non ha più bisogno di soldi e ha smesso di offrire una normale cortesia?? Giudizio negativo ovviamente anche a chi dirige.
Chirurgia della mammella
Sono stata operata dalla dott.ssa Fiorini; mi sono trovata a dover affrontare successive medicazioni e un altro intervento in altro ospedale dovuto alla poca professionalità e cortesia qui riscontrate.
Clinica Pederzoli - sala gessi
Dopo essere stato sottoposto ad un visita in regime di libera professione per una frattura dal dott. Ceschi (molto competente), ho prenotato la sostituzione del gambaletto gessato (da appoggio) presso la sala gessi della stessa clinica Pederzoli.
Vi racconto cosa è successo:
Il giorno 13 gennaio u.s. alle ore 12,40 mi sono recato (a seguito di prenotazione) presso la Sala Gessi della Clinica Pederzoli per la sostituzione di un gambaletto gessato (confezionamento gesso da appoggio) dopo i primi venti giorni di apparecchio gessato applicato dall’Ospedale di San Candido (BZ).
L’infermiere di turno che mi ha accolto (sig. Francesco) ha espressamente criticato i materiali e manifattura del gambaletto ancora in essere, praticati dall’Ospedale di San Candido (BZ) (invece è stato ottimo e mi ha permesso un inizio di convalescenza meraviglioso) ed inoltre trovava eccessiva la mia scelta di fruire dei servizi della Clinica Pederzoli, in quanto molto lontani dalla mia residenza (80 km.).
Una volta confezionato il nuovo gesso (“da appoggio”) sono andato via dalla Sala Gessi ed al ritorno a casa mi sono dovuto recare, per una modifica dello stesso, presso la struttura sanitaria più vicina alla mia residenza (dove i preposti non hanno avanzato critiche) in quanto il gesso che mi era stato confezionato era così alto, sulla parte posteriore della rotula, che non mi permetteva nemmeno il piegamento dell’arto a 90°. Inoltre è stato lasciato un bordo di una garza che, una volta solidificata, costitutiva una vera lama.
Inoltre, la dott.ssa Anna Maria Barzoi, che ha collaborato solo nella fase finale del confezionamento del gambaletto gessato, non mi ha nemmeno visitato, nonostante io abbia pagato la prestazione medica quale visita ortopedica; infatti una volta che la dott.ssa ha letto che, dopo dieci giorni dal trauma, mi ha visitato il dott. Ceschi (primario del Reparto di Ortopedia), non si è curata minimamente di visionare l’arto, che comunque al suo arrivo era già abbondantemente fasciato dalle garze gessate.
Durante il confezionamento del gambaletto gessato, nella fase di collaborazione tra la dott.ssa e l’infermiere, questi erano molto concentrati circa i loro argomenti di lavoro (affluenza molto alta di pazienti presso la sala gessi, inadeguata gestione dei colleghi del Pronto Soccorso circa i casi da inviare in Sala Gessi e giudizi sulla gestione di visite mediche dei colleghi del Pronto Soccorso).
Stabilizzazione trans-lamino-articolare
Sono stata operata dal dottor Mario Vitale, lo ringrazio per la sua professionalità e cura del paziente; il dottore e' passato la sera prima dell'intervento (stabilizzazione trans articolare) ed è passato più volte i giorni post intervento a vedere il mio stato di salute. Grazie a lui anche le terapie antidolorifiche arrivavano subito.
Struttura: molto mal organizzata per la prassi pre operatoria, 6 ore per far un prelievo, elettrocardiogramma e visita con anestesista (il tutto 20 minuti di lavoro).
Il personale in sala operatoria: molto accogliente con i pazienti e che mi ha tranquillizzata.
Capo sala: sgarbata con le persone.
Personale di assistenza e infermieri: diciamo che ne ho trovati di gentili e di scontrosi (probabilmente non fa per loro questo lavoro..).
Prenotazione piccolo intervento chirurgico
Per pagare i ticket alla casa di cura Pederzoli non ci sono i POS, come ormai ci sono ai bar, ma un bancomat che prevede l'addebito di 5 euro di spese correntiste nel caso non si sia dello stesso circuito della banca San Paolo. Bravi, ci volete guadagnare anche lì.. non vi interessano gli stati d'animo di persone che hanno seri problemi di salute. faccio inoltre notare anche la risposta sgarbata dell'operatrice che mi ha invitata a prelevare.
Prelievo del sangue
Personale svogliato e poco curante delle norme igieniche. Metodo di consegna referti obsoleto, pratiche amministrative da ottusi. Perdita di tempo enorme, non ci metterò più piede nemmeno se mi pagano.
Mi hanno pure addebitato degli esami che non sono stati fatti.
Reparto chirurgia pancreatica
Si narra che sia un centro d'eccellenza. Potrebbe esserlo, ma è solo approssimazione. Da novembre a marzo 2017: troppi errori superficiali, troppi punti riaperti. Sanno resecare bene, ma non hanno assicurato un'ottima assistenza post operatoria. Sceglierei nuovamente questo reparto e tale clinica solamente per la terapia intensiva: davvero eccellente, come eccellente è il primario e tutto il suo staff. L'unico rammarico è quello di non aver scelto gli altri due centri d'eccellenza per le patologie pancreatiche, dove oltre ad essere ottimi centri di chirurgia, sono anche ottimi centri di oncologia pancreatica... e i medici sono formati dalla stessa scuola. Mi fermo qui, potrei andare oltre, ma chiarirò mediaticamente anche altrove.
Ricovero per TURP
Operato di Turp in primavera, sono stato dimesso senza alcuna indicazione riguardo al mio intervento.
Informazioni molto sui generis, dopo essere stato piu' volte al pronto soccorso urologico.
Non parliamo delle pulizie della camera!
Certa gente è meglio che cambi lavoro
REPARTO GINECOLOGIA OSTETRICIA: Ho avuto un cesareo programmato per precedente tc, nulla da dire sull'operazione, ho trovato tutte persone in gamba, gentili e carine che mi hanno tranquillizzata e messa a mio agio. La parte negativa è venuta dopo, forse ho avuto la sfortuna di essere operata in un periodo festivo, ma ho avuto a che fare con persone veramente indisposte e senza voglia di lavorare:
- erano SECCATE se suonavo il campanello per farmi alzare o abbassare il letto (una persona che ha avuto un taglio cesareo vede le stelle ad ogni movimento, fatto sta che mi sono dovuta arrangiare e non è come in altri ospedali dove la paziente ha il suo telecomando per alzare o abbassare lo schienale.. no, lì devi scendere dal letto, chinarti con la pancia tagliata e i punti freschi e usare la manovella!!!!)
- la seconda notte mi hanno fatto la flebo di antidolorifico fuori vena, sentivo male, avevo tutta la manica del pigiama bagnata e un braccio talmente gonfio che sembrava dovesse scoppiare... eppure nonostante abbia chiamato più volte l'assistente per farlo presente, non ci credeva e non si degnava nemmeno di controllare. Alla fine della flebo una seconda assistente è venuta per toglierla e finalmente se n'è accorta. Troppo tardi a mio avviso.
- io ho sempre tenuto nel letto con me la bimba, la seconda notte ero in stanza da sola, girandomi ho sentito una fitta lancinante sulla ferita e ho chiamato per farmi dare una mano a mettere la bimba nella culletta. La risposta è stata: -no no, finchè non piange tienila lì- e se n'è andata. Era sabato sera e dalla stanza sentivo la musica, quindi presumo stessero festeggiando e non avessero tempo di fare il loro lavoro. Giuro che mi veniva da piangere, ero nel panico più totale, bloccata nel letto. Mi sono detta "d'ora in poi sai che puoi contare solo sulle tue forze", senza antidolorifico, con i crampi uterini, la ferita e il morale sotto terra, a poco più di 24 ore dal cesareo, mi sono alzata, ho lavato e cambiato la bimba che aveva la cacca fino alla schiena e si era sporcata tutta e poi ho passato la notte sulla sedia perchè da sola non riuscivo più a salire sul letto. Il mattino le signore delle pulizie mi hanno aiutata e mi sono messa a letto.
- Al momento delle dimissioni (finalmente!!) regalano delle scatolette di campioni gratuiti che vengono dati a loro volta dagli sponsor; nell'attesa di ricevere i documenti per andare via, io e mio marito ci siamo messi a dare un'occhiata nelle scatole (giusto così per far passare il tempo). Le due ostetriche che stavano controllando la mia compagna di stanza hanno detto "le controllano anche eh!!!". Non le abbiamo fulminate perchè non sicuri al 100% che la frase fosse rivolta a noi, ma è quasi scontato che lo fosse. Garantito è che l'educazione, persone del genere non sanno nemmeno cosa sia!!!
- Visto che la casa di cura Pederzoli è un ospedale tanto rinomato, dovrebbe almeno garantire l'igiene dove ci sono dei neonati. E' meglio che inizino a pulire decentemente e disinfestare le camere del reparto ginecologia/ ostetricia, visto che il bagno è pieno di formiche che mi trovavo con "piacere" anche nei pantaloni del pigiama!!!!".
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