Chirurgia del pancreas Policlinico Verona Borgo Roma

 
4.4 (93)

Recensioni dei pazienti

5 recensioni con 4 stelle

93 recensioni

 
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Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
4.0

Ringraziamenti

Vorrei esprimere un sincero ringraziamento all'intero staff dell'Unità di Chirurgia Pancreatica dell’Istituto del Pancreas di Verona. Ho avuto modo di conoscere persone squisite, sia dal punto di vista personale che professionale. Grazie alla signora Varaschin per la sua gentilezza ed efficienza. Grazie al professor Salvia e al dottor Marchegiani, il quale ha dimostrato nei confronti di mia mamma estrema competenza e disponibilità.

Patologia trattata
Neoplasie Papillari Mucinose Intraduttali (IPMN).
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Morire per complicazioni post-operatorie

Mio marito è stato operato dall'equipe del Prof. Bassi (lui purtroppo non c'era perché era in america per un congresso) il giorno 23/10/13: intervento laborioso e lungo per chi l'ha eseguito, ma sembrava tutto fosse andato bene. Dopo un paio di giorni si presenta la prima complicanza (fistola) che dicono risolvibile;, dopo 9 giorni la prima emorragia causata dalla fuoriuscita del liquido pancreatico (dalla fistola) che ha bucato un'arteria, e quindi il secondo intervento. Ne seguono 20 giorni di terapia intensiva, situazione critica perché aggravata da un'infezione batterica, presa in sala operatoria, resistente agli antibiotici più potenti (faccio presente che il giorno in cui mio marito è stato ricoverato nel reparto già c'erano 4 casi infetti....).
Contrariamente ad ogni aspettativa, mio marito ne viene fuori e ringrazio il reparto di terapia intensiva che non ha mollato mai e ha cambiato infiniti antibiotici fino a trovare la giusta combinazione per debellare l'infezione e tutto il resto. Viene rimandato in reparto ma, purtroppo per lui, le sorprese non sono ancora finite. Dopo una settimana una seconda emorragia causata sempre dalla fuoriuscita del liquido pancreatico, che ha disintegrato una seconda arteria e devastato tutto intorno, un altro intervento e dopo 2 giorni la morte. Mi chiedo come si possa ancora oggi morire per complicanze post-operatorie che in questa clinica, dicono, sono in grado di affrontare e risolvere, contrariamente ad altre strutture.
Mi chiedo se le cose sarebbero andate diversamente se fosse stato presente il Prof. Bassi già dal primo intervento, al quale mi ero rivolta all'inizio di questo percorso con una visita, in libera professione; dato che mi è stato detto che nell'ultimo intervento al quale era presente e aveva tentato di deviare il corso di questo liquido pancreatico tramite un tubicino di collegamento dal pancreas allo stomaco (forse si sarebbe dovuto adottare questo espediente già alla prima emorragia). Senza nulla togliere agli altri chirurghi componenti della sua equipe, ma semplicemente per una questione di esperienza in una situazione particolarmente gravosa e complicata quale era quella di mio marito. So di non essere abbastanza lucida in questo momento, perché è successo da poco, ma è una cosa che non riesco ad accettare e sinceramente la scusa che mi è stata detta che mio marito probabilmente fa parte del 2% dei casi, talmente sfigati da arrivare a morire, non mi basta.

Patologia trattata
Duodenocefalopancreasectomia.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Situazione critica

La mia mamma è stata operata a dicembre 2011, dopo 6 cicli di chemio, presso reparto di chirurgia del dott. Bassi con intervento di elettroporazione irreversibile inserita in un protocollo di sperimentazione.
Nonostante l'ultima Tac, fatta a Verona a marzo 2012, parlasse di piccola regressione della massa tumorale, il decorso operatorio è andato sempre peggiorando arrivando ad una situazione clinica attuale molto, molto difficile: febbre costante, perdita di peso ormai molto rilevante, alimentazione solo tramite sacche nutrizionali, dolori, stanchezza indescrivibile.
Da verona non siamo più stati contattati in quanto mia mamma è passata sotto le cure dell'oncologo, perchè se il decorso fosse andato bene avrebbe dovuto iniziare con altri cicli di chemio.
Ne approfitto quindi anche per sapere se qualcuno altro ha fatto questo tipo di intervento e mi può dare notizie in merito per un confronto.
Ringrazio in anticipo.
Silvia

Patologia trattata
Tumore pancreas localmente avanzato.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Eccellenza

Dopo che a Pordenone nel dicembre 2010 avevano dato tre mesi di vita a mio padre, non abbiamo mollato e il babbo oggi è ancora con noi. Certo, non è stata una passeggiata, con quasi sei mesi di degenza e tre interventi ravvicinati.. Grazie a tutti voi. Daisy, Di Cola, Esposito, Paoletta, Anna, Marchegiani, Salvia, Consuelo, Rossato, Valentina, e tutti quelli di cui non ricordo il nome. Vi vogliamo bene e sarete sempre nei nostri cuori.
Tondat family.

Patologia trattata
Tumore testa pancreas e via biliare.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

GRAZIE DOTT. MASSIMO FALCONI

Grazie mille a un medico umano, disponibile, e chirurgo competente, Dott. MASSIMO FALCONI (ora Direttore della U.O.C. di Chirurgia dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar). A distanza ormai di alcuni anni sono qui, sto bene e lo ringrazio per avermi brillantemente operato e guarito per un "Tumore Intraduttale del pancreas" che stava diventando maligno. Mi hanno mandato da lui che e' un esperto mondiale per questa malattia. Mi ha operato di asportazione del duodeno e testa del pancreas con la colecisti. Se oggi sono qui e vivo una vita normale lo devo a lui. Ringrazio anche il personale infermieristico e i dottori che si sono presi cura di me da ricoverata. E' proprio vero, esistono MISSIONARI della salute e il Dott. Falconi e' tra questi! Non dimentichero' mai la sua umanita' che e' molto difficile da trovare nel mondo medico di oggi (purtroppo).

Patologia trattata
Tumore Intraduttale Pancreas.
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