Istituto Clinico San Siro Milano

Sono stata operata al piede. L'operazione è andata bene, il chirurgo bravissimo.
L'infermiere del reparto, un uomo maleducato e poco disponibile per informazioni. La puntura di eparina mi ha fatto veramente male, un po' più di educazione e gentilezza non farebbero male.
Complessivamente un po' delusa dall'assistenza.

Sono stato operato il 20 dicembre 2021 di protesi d'anca destra dal dottor Massaro. Dopo l'intervento non ho visto né il medico che mi ha operato e neanche altri medici.
Un elogio a tutti i fisioterapisti, bravissimi.
Mangiare discreto.
Pessima assistenza in generale al paziente, non ci tornerei per nessun motivo. Sono felice che il dottor Massaro non operi più qui.

Il Prof. Moroni è una eccellenza italiana. I fisioterapisti sono molto disponibili e preparati.
Abbastanza buono il giudizio sul personale infermieristico.
I pasti sono buoni.
La clinica è pulita e abbastanza organizzata.

Sono stata operata dal dottor Pellegrini, che ha ripulito una fistola osteomielitica alla gamba destra, riapertasi dopo 60 anni, a causa di una pseudomonas aeruginosa che ha generato l'infezione. La competenza specifica del dottor Pellegrini si unisce ad una umanità profonda fatta di pazienza ed attenzione costante rivolta ai bisogni del paziente. Qualunque chiarimento gli si chieda, in qualunque momento, anche dopo ore ed ore di sala operatoria, trova in lui una risposta precisa e partecipata, che dà serenità e fiducia. La professionalità ad alto livello si coglie nella capacità di rasserenare il malato senza dirgli bugie, ma mettendolo al corrente della sua situazione reale, così che alla chiarezza del dottore corrisponde subito la voglia di crederci e di lottare nel malato. Anche il telefonino non è mai muto.
Nel reparto si respira un clima di serenità e di efficienza. Io sono stata accolta dal sorriso della caposala Cristina Arrighi, che si è presentata, ci ha teso la mano e ci ha orientati. Una caposala che mi ha sorpreso per la efficienza e la qualità del rapporto con i pazienti, di cui ricorda tutte le richieste, a cui dà risposte puntuali. E tutto il reparto vive questo clima.
Io ho ritrovato il senso profondo della cura rivolta a chi è debole e fragile nel momento della malattia che sconfigge. E questo è il messaggio che voglio lasciare a chi mi leggerà, perchè si tratta di un ritrovamento prezioso che va nella direzione opposta del cinismo ospedaliero di cui abbiamo tante spiacevoli testimonianze. Grazie!