Medicina Interna San Camillo
Recensioni dei pazienti
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Un reparto etereo
Arrivati al pronto soccorso con codice giallo, diagnosticato dal medico della croce rossa, fulmineamente per incontestabile miracolo, viene derubricato in codice verde durante il triage. Il paziente arriva non deambulante, con dolori violenti alla schiena, manifesta inappetenza, obesità di grado severo, persistente sonnolenza, episodi confusionali e forte disidratazione. Nonostante il persistere di questi sintomi, viene dimesso senza una diagnosi chiara, precisa e concordante. In tredici giorni di degenza le verifiche mediche sono state tutt'altro che esaustive. Si chiama dimissione protetta. Ma ci si chiede protetta da cosa? Un nulla di fatto. Rintracciare un medico è come trovare il quadrifoglio della fortuna. Personale infermieristico demotivato e spesso malato di "sordità umana". Rimango basito e spero in un miracolo che riporti agli antichi splendori questo ossidatissimo gioiello.
Poteva andare meglio....
Dopo un mese di ricovero, hanno dimesso mia madre con la scabbia, senza diagnosi nè terapia.
Medicina 3 San Camillo Forlanini
Mamma ricoverata per una sospetta ischemia. Superficialità e disinteresse nei confronti di una paziente con gravi difficoltà di linguaggio in seguito all'attacco. Totale mancanza di umanità e di dialogo coi familiari sconvolti per una situazione del genere. Nessun intervento per coinvolgere neurologi nel trattamento della paziente e stabilire una corretta diagnosi e cura. Ad esempio veniva somministrata una cura antiepilettica ipotizzata al pronto soccorso, ma che non è stata mai verificata successivamente con ulteriori accertamenti, coinvolgendo magari anche i medici neurologi.
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