Nefrologia 2 Policlinico Bari

La struttura è ottima e i medici responsabili della U.O. sono molto bravi e competenti, degni dell'incarico loro affidato. Tuttavia, da quando è andato in pensione il dott. Antonio Schena, manca per i pazienti trapiantati un referente a cui rivolgersi per ogni evenienza e necessità. Sarebbe opportuno che i medici avessero dei rapporti più duraturi con gli stessi pazienti.

Nel 2016 mi è stata diagnosticata una malattia autoimmune e sono stata ricoverata in Nefrologia per 40 giorni; mi hanno fatto la biopsia renale e di conseguenza una diagnosi e quindi una terapia. Nel 2018 il prof. Loreto Gesualdo mi ha diagnosticato una malattia rara, difficile da diagnosticare e da capire. Nel 2020 inizio della terapia emodialitica.
Tutto il reparto, degenza, dialisi e trapianto, funziona bene!!

Da marzo 2020 ho un costante contatto con questo reparto perchè mia sorella soffre di una malattia genetica rara che ha attaccato anche i reni ed ora fa dialisi ed è in attesa (spero al più presto) di trapianto.
In piena pandemia ho trovato subito grande disponibilità da parte di tutti, in particolare del grande prof. Gesualdo Loreto, una persona umanamente sempre disponibile, così come tutto il suo staff, il dott. Vincenzo Montinaro, la dott.ssa Vincenzo Campobasso, la dott.ssa Marica Giliberti e tanti altri medici sempre in prima linea. Si sono adoperati per le consulenze con gli altri reparti, così come un vero Policlinico dovrebbe fare.
Un'altra cosa molto importante: il reparto è nuovissimo, non sembra neppure un ospedale, la pulizia è eccezionale ed il personale gentilissimo.

Ottimo reparto. Bravissimo il prof. Gesualdo Loreto, grande professionista e grande uomo, per la sua umiltà ed umanità.
Questo reparto è sicuramente una delle nostre eccellenze in Puglia.

Questo reparto è semplicemente un'eccellenza del nostro territorio riconosciuta in tutto il mondo!!

Sono anni che purtroppo frequento questo reparto; da essere un reparto con medici strutturati preparati su ogni evenienza, è diventato in pochi anni un "reparto scuola", con medici giovani con ovvia poca esperienza, ma anche con poca umanità, spesso lasciati soli a prendere decisioni gravose.
Credo che sia opportuno un ripasso del giuramento di Ippocrate, il tutto condito con un buon bagno di umiltà, che non guasta mai.