Traumatologia Bambino Gesù

 
4.3 (27)

Recensioni dei pazienti

3 recensioni con 2 stelle

27 recensioni

 
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Delusione e amarezza

Non c'è alcun approccio al bambino, nessuna sensibilità da parte del personale infermieristico. Non c'è stato un infermiere che si affacciasse a chiedere di pianti lunghi ore, pur essendoci solo quattro bambini in reparto. Di medici, dal punto di vista umano, ne salvo due, gli altri lasciamo stare: uno si è anche permesso di rimproverare un genitore davanti al figlio (rimprovero immotivato e umiliante). Per anni ho seguito mio padre nei suoi vari e dolorosi ricoveri, e devo dire che c'era più umanità verso un ottantenne che verso un bambino di pochi anni. Dal punto di vista del management psicologico del bambino e del management del dolore (la frase ricorrente era: piagnone, tanto piangi o non piangi non è che cambia), sono molto indietro. Questo reparto non lo consiglierei assolutamente.

Patologia trattata
Frattura diafisi femorale.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza traumatica e dolorosa...

Sono ormai passati due anni e 1/2 ed ho ancora una grande rabbia per quello che è successo al Bambin Gesù al Gianicolo.
La storia del mio secondo figlio è veramente un "assurdo". Sintetizzerò in poche righe quanto accaduto.
E' nato d'urgenza l'11/06/2010 per sospetta cardiopatia fetale (coartazione dell'aorta) a Villa San Pietro. E' giunto appena nato in TIC all'O.P.B.G. del Gianicolo e le condizioni generali erano stabili (9-10 apgar) Era presente una piastrinopenia, globluli bianchi e rossi bassi, una displasia congenita delle anche, una DIA E DIV. In 2° giornata è stato trasfuso con piastrine. Nella 3° giornata si è fisiologicamente chiuso il forame ovale, ma evidenziava un DIA e un DIV entrambi di 3 mm.; purtroppo nella medesima giornata la situazione respiratoria si è aggravata e nel sospetto di sepsi verticale (INFEZIONE - PROBABILMENTE PRESTA IN TIC) è stata iniziata terapia antibiotica ed intubato. Inoltre la bilirubina tra il 4° e 5° giorno è arrivata a quota 29,50 e solo allora hanno provveduto a integrare alla "lampadina" dietro la schiena, la lampada grande sopra la testa. E' risultato negativo a tutti gli esami e solo in 6° giornata, da un tampone oro faringeo con antibiogramma, è risultato positivo alla Septifast per Klebsiella, Cons e SBES.
Hanno ipotizzato di tutto: anemia, sferocitosi, malattie metaboliche, malattie rare, galattosemia ecc.., tutto negativo. Nella 10° giornata è stato trasferito nel reparto di terapia semi- intensiva (Patologia Neonatale). In questo reparto è stato sottoposto a molti controlli: ecografie cuore, fegato, milza (che per un po' è rimasta ingrossata, ma è comunque rientrata) elettroncefalo, potenziali evocati per la bilirubina alta eccetera.
Nel frattempo nella 20° giornata ha iniziato una "TERRIBILE TRAZIONE" con i cerotti alle gambe, con un peso a gamba di 750 gr. (totale 1,5 Kg.), fino al 23 agosto, data in cui ho, di mia iniziativa, sfasciato il bambino perchè aveva PROFONDE LESIONI cutanee da cerotto (dall'8 luglio al 23 agosto il cerotto è stato cambiato solo 3 volte).
IN TUTTO QUESTO TEMPO GLI ORTOPEDICI DEL Bambino Gesù del Gianicolo LO HANNO VISITATO 3 VOLTE ED OGNI VOLTA SONO VENUTI IN REPARTO (ERO IN PEDIATRIA 2) PERCHè MINACCIAVO DI ANDARLI A DENUNCIARE AL DIRETTORE SANITARIO.
IL DOTT. TONIOLO, QUANDO è RIENTRATO IL 22 AGOSTO, MI HA DETTO CHE LA TRAZIONE ERA STATA INUTILE, MA CHE IL BAMBINO ERA TROPPO PICCOLO E NON LO POTEVA OPERARE!!!!
Il 30 Agosto HO FIRMATO E ME NE SONO ANDATA.

La situazione attuale del mio piccolo è la seguente:
- per le anche è stato operato da un ortopedico dell'O.P.B.G. di Palidoro - operazione cruenta della dx, incruenta della sx avvenuta il 10 dicembre.
A Palidoro mi hanno riferito che quello che ha subìto il mio piccolino, ovvero la trazione, ORMAI NON SI PRATICA PIU'! SI SAPEVA CHE DOVEVA ESSERE OPERATO GIA' DALL'INIZIO.
- il cuore: deve essere controllato periodicamente, vado all'Umberto I dove sono degli angeli.

LA LUNGA DEGENZA E l'ALLETTAMENTO PER 3 MESI.. ha provocato sul piccolino: grave torcicollo (è in fisioterapia da quando siamo usciti e ancora non ho risolto), plagiocefalia posizione di IV grado con spostamento delle ossa facciali (la testa è schiacciata da un lato), crescita rallentata per la lunga degenza, reflusso gastroesofageo con esofagite per l'allettamento.

A coloro che hanno dei problemi con bimbi DISPLASICI alle ANCHE, rivolgetevi all'Ospedale Pediatrico di Palidoro, il dottore che ha curato mio figlio si chiama Palmacci ed il problema l'ha risolto.

Patologia trattata
DISPLASIA CONGENITA DELLE ANCHE: DESTRA 4° GRADO, SINISTRA 2° GRADO.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Delusione

Personale infermieristico (quasi) tutto molto sbrigativo. Mai una parola di conforto o una carezza per i piccoli degenti. Si delegano al genitore tutte le operazioni assistenziali (compresa la delicata movimentazione dell'arto a fini di rieducazione) tranne la somministrazione dei farmaci se non sollecitati diversamente. Alcune infermiere sono molto scorbutiche. Lenzuola mai cambiate in 4 giorni. Avvenuto il cambio soltanto dietro sollecitazione. Due volte è stato dimenticato di somministrare antidolorifici. Un solo telecomando per tutti i televisori della corsia. Il chirurgo ha apostrofato pesantemente la mamma del bambino solo perchè aveva chiesto quando - prevedibilmente - dovesse essere dimesso (era stato tutto fissato per una mattina poi - senza alcun preavviso - è stata rinviata la dimissione). Una coppia di turisti spagnoli, parlanti anche inglese, non ha avuto modo di avere un traduttore a disposizione pur se esiste (teoricamente) un ufficio apposito. Mia moglie ha dovuto fare da interprete improvvisata avendo studiato spagnolo. Il vitto è indegno (anche a detta dei medici) tanto è vero che si sorvola sul divieto di portare cibi caldi dall'esterno (perchè solo quelli caldi poi?). I cuscini a disposizione solo soltanto in numero di uno (1) per paziente. L'altro lo abbiam portato da casa. Luce notturna inesistente.

Patologia trattata
Frattura del femore in bambino di 5 anni.
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