Radioterapia Sant'Anna Torino

A febbraio sono stata sottoposta a brachiterapia endocavitaria e che dire: molto bravi sia i medici che gli infermieri. Grazie a tutto il reparto.

La mia bimba di nove anni, affetta da medulloblastoma, è stata trattata in modo efficiente dalla dott.ssa Mussano Anna, dottoressa competente ed umana: grazie a lei e all'equipe medica, Giulia ha affrontato il percorso con serenità.
Qui tutto funziona bene perché sono i medici che lo fanno funzionare bene.
Grazie Dottoressa Anna Mussano.

Sto eseguendo le mie radioterapie e mi sto trovando molto bene, grazie al Dott. Gribaudo, ad Elena, a Michela e a tutti gli altri di questo reparto e, anche se finirò tutto, passerò ogni tanto a trovarli. Sono persone veramente squisite che ti mettono a loro agio. Grazie ancora a tutti.

Ho seguito un ciclo di radioterapia di 30 sedute alla testa: persone meravigliose, competenti e attente alle necessità dei pazienti, mi hanno aiutata ad arrivare alla fine della terapia.
Grazie ancora al dottor Gribaudo e ad Elena e Maurizio.

eccellenti tutti, dotati di grande umanità e competenza, positivi perchè sanno infondere fiducia, professionali in tutto e per tutto; alcuni reparti dovrebbero prendere questo come esempio per imparare come si trattano le persone MALATE!

Oltre alle indubbie competenze, buona organizzazione, grande disponibiltà ed eccezionale umanità da parte di tutto il personale!

Ho avuto modo di vedere come funziona la radioterapia all'ospedale Sant'Anna per via della malattia che ha colpito mia mamma. Ho riscontrato ottima competenza per quanto riguarda i dottori Gribaudo e Monetti, capaci di mettere a proprio agio il paziente. Purtroppo peroò la disorganizzazione regna sovrana nel reparto di oncologia ginecologica (Prof. Gregori) al secondo piano, dove si accede per la brachiterapia. Mia mamma si è sottoposta a tre sedute, la prima ha richiesto il ricovero di due giorni, mentre le altre solo un giorno. Arrivo alle 7.30 e attesa per ore prima che le visite iniziassero; la seconda volta avevano perso la sua cartella per cui ha dovuto rifare tutti gli esami, andando da sola da un reparto all'altro; la terza volta- sempre entrata alle 7.30- le hanno detto alle 13.00 che sarebbe dovuta ritornare perchè non era possibile fare la terapia. Considerato che molte pazienti non risiedono in città e che per sottoporsi ai trattamenti affrontano viaggi di diverse ore, questo genere di inconvenienti non è sicuramente di aiuto. Il personale è maleducato e sempre di fretta. A volte mi è sembrato che non sapessero nemmeno cosa dovevano fare. E le battute sul fatto che si è liberato un letto, ridacchiando, dopo che una paziente è deceduta, sono fuori luogo.