Clinica Città Studi Milano

 
4.3 (191)

Recensioni dei pazienti

191 recensioni

 
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Voto medio 
 
4.3
 
4.5  (191)
 
4.2  (191)
 
4.4  (191)
 
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Ricovero mamma

Mia madre di 89 anni è stata ricoverata lo scorso giugno in questo ospedale. Quando è stata ricoverata, un po' camminava e si muoveva.
Dopo due settimane, al momento delle dimissioni, aveva piaghe da decubito e aveva i piedi fasciati. È insomma tornata peggio di prima.
Si poteva evitare di trattenerla 15 giorni peggiorandole le condizioni di salute.
Pessima esperienza.

Patologia trattata
Rimodulazione medicine.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Congiuntivite

Entrata alle 10.30 con un occhio gonfio e pieno di secrezione, alle 14.39 sono andata via senza nessuna visita o assistenza.

Patologia trattata
Congiuntivite.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso

Il 6 gennaio 2019 il pronto soccorso funziona con un solo medico. Incredibile. Tempi di attesa assurdi.

Patologia trattata
Personale.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Chirurgia

Mia madre e' stata ricoverata per sospetta neoplasia all'ilo biliare. Diagnosticata tramite esami di diagnostica per immagini, con successivo esito negativo in biopsia, dopo l'inserimento di stent biliari per fare rientrare i valori, muore dopo nemmeno un mese per sepsi.

Patologia trattata
Neoplasia.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso

Dopo 8 ore di pronto soccorso, nessuna visita.
Alle rimostranze sulla lunghezza della attesa, farfugliano che è un pronto soccorso e ci sono delle procedure.
"la situazione è questa, se non vi va bene andate via".

Barbone che fa pipi nella sala di aspetto, personale piuttosto scortese, spazi angusti. Pronto soccorso ingestibile e mal gestito.

Patologia trattata
Dolore e bruciore a mano ed avambraccio e mancamento, mantenendo coscienza (arriva in ambulanza).
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Tumore del colon

Mio padre, 85 anni, veniva ricoverato a fine agosto presso questo ospedale di Milano, per anemia, presso la Medicina Interna del dottor Pizzocri. Qui veniva sottoposto a diversi esami, tra cui una gastroscopia (che dava un quadro normale) ed una colonscopia, che mostrava un tumore del colon. Il medico del reparto proponeva un intervento chirurgico e chiamava il referente per la chirurgia oncologica. Si presentava a noi un medico, dottor Neciri, che si qualificava come grande esperto, nonché vice-primario di chirurgia. In sintesi, mio padre veniva operato in settembre da questo Neciri. Dopo neanche un giorno veniva riportato in sala operatoria e sempre lo stesso chirurgo ci diceva che aveva un'ulcera dello stomaco bucata. Da qui veniva trasportato in terapia intensiva, dove dopo pochi giorni mi veniva comunicato che erano presenti feci in addome ed il papà doveva essere rioperato. Dopo la terza operazione, sempre con il dottor Neciri che ogni giorno diceva che andava tutto bene, il papà veniva tracheotomizzato e moriva cosi in terapia intensiva senza neanche capire cosa gli fosse successo. Solo ora capisco perché diverse persone, anche nel cortile dell’ospedale, non parlavano bene della chirurgia. Ma proprio leggendo recensioni in questi giorni su casi simili, sembra che lì tutti ne siano informati, anche direzione sanitaria.
Da ringraziare la rianimazione, ove tutti i professionisti hanno fatto e cercato di salvare il papà.
L. Tumolo

Patologia trattata
Tumore del colon.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Intervento ulcera perforata

Rivedere le competenze in un ospedale che si dice competente.
Come per il Sig. Coppola, anche mio padre è stato trattato presso la Chirurgia dell'ex Santa Rita ed operato dal primario Della Valle. Le complicanze sono state tantissime, tanto che mio padre per la severa malnutrizione e le infezioni, dopo sei mesi ancora non riesce ad uscire per la sua passeggiata. Abitiamo vicino all'ospedale e siamo stati portati in urgenza presso il pronto soccorso, dove è stata fatta la diagnosi di ulcera perforata. Il primario ha fatto l'intervento con il medico di Coppola e purtroppo non è andato bene. Pareri di chirurghi di altre strutture ci hanno detto che la tecnica non era corretta. Avendo avuto molte esperienze positive in questo ospedale in altri reparti, ho cercato un colloquio con i chirurghi. Il Della Valle mi parlava in uno studio senza guardarmi. Alcuni amici infermieri dell'ospedale, alla mia volontà di parlare con la direzione sanitaria, mi hanno sconsigliato di farlo.
C. Verderame

Patologia trattata
Ulcera perforata urgente.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Visita completamente inutile

Effettuo visita ortopedica presso la struttura, poichè da tempo ho una lombalgia che mi provoca dolore, anche se attenuato. Eseguo privatamente RM e mi reco presso la struttura per fare la visita. Oltre alla lettura della diagnosi allegata alla RM e un test di sollevamento gambe, la dottoressa in questione non è stata in grado ne' di consigliarmi eventuale terapia farmacologica in caso di dolore ne' terapia preventiva, ginnastica posturale o fisioterapia. Visita completamente inutile.

Patologia trattata
Visita ortopedica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Se questo è un pronto soccorso...

Sono stato al pronto soccorso per una ferita che da piu' di un mese non guariva e che mi stava dando dei grossi fastidi.
In accettazione sono stato guardato da un medico o infermiere, il quale ha asserito che la mia ferita era ricoperta di tessuto necrotico e che doveva essere assolutamente tolto al piu' presto.
Dopo avermi classificato come codice verde, mi hanno chiuso in una stanza "bunker" che usano come sala di attesa, dove ho aspettato circa tre ore. Alla fine è spuntato un medico che dopo 2 secondi mi ha mandato via dicendo che si trattava di una ferita normalissima.
Per allietare la giornata, una infermiera mi ha consigliato di mettermi acqua di Lourdes. Sono andato dal mio medico di base che mi ha confermato che si tratta di tessuto necrotico e che mi ha prescritto una visita chirurgica per rimozione tessuto. Ovviamente non alla Santa Rita (o come si chiama ora questo centro...)
Per fortuna ora la mia gamba e' salva.

Patologia trattata
Ferita infetta arto inferiore.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Frattura femore e patologie varie

Lo scorso anno mia mamma è caduta rompendosi il femore e procurandosi una preoccupante ferita alla testa. Chiamo subito il 118 (premetto che era una donna di 86 anni con patologie cardiovascolari e BPCO); viene indirizzata alla clinica Città Studi (ex Santa Rita) come da disposizione data alla ambulanza del coordinamento del 118. Ho chiesto al personale della autolettiga se potevano invece andare al Policlinico, in quanto la mamma da anni era in cura presso di loro con buoni risultati. Gli operatori mi hanno informata che al Policlinico ortopedia non c'è, e che comunque avevano ricevuto disposizione per Città Studi. Al P.S. dopo un attesa di circa mezz'ora, con la mamma che continuava a perdere sangue dalla testa, una persona presente ha sollecitato il personale del pronto soccorso ad intervenire. Le sono stati messi diversi punti di sutura ed ora si prospetta l'operazione al femore tra 2 giorni.
Tutto ok mi dice il medico dopo l'intervento.
Il giorno successivo al mattino mi reco in clinica, trovo la mamma in forte sofferenza e alcuni farmaci molto importanti, come i salvavita, inutilizzati sull'armadietto; quindi chiedo all'infermiera il perché, mi dice che loro non sono riuscite a somministrarli, di provare io - ma una telefonata potevano anche farla se avevano bisogno della mia collaborazione! Dopo 15 giorni è stata dimessa con piaghe da decubito, catetere e cattive condizioni fisiche.
A casa arriva l'infermiera della ASL per valutare una eventuale possibilità di cure domiciliari, ma giudica molto gravi le condizioni della mamma. Esclude tale possibilità compilando anche una relazione in tal senso. Due giorni dopo le dimissioni della Città Studi, a seguito di una grave crisi respiratoria, la mamma è stata d'urgenza ricoverata al PS del policlinico con l'intervento del 118. Il pronto soccorso mi comunica che la situazione è molto grave, ma che avrebbero fatto comunque il possibile non assicurando però risultati positivi. Dopo tre settimane di ricovero la mamma è deceduta.
Confermo che al policlinico l'hanno assistita con estrema attenzione e grande professionalità. Ogni ospedale dovrebbe offrire la migliore cura ai degenti. Purtroppo non è sempre così.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Frattura femore.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Stroke unit

In base alla mia personale esperienza, non consiglio un ricovero in tale struttura.

Patologia trattata
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Patologia trattata
ischemia cerebrale
Punti deboli
assistenza scarsa, medici poco disponibili, infermieri poco competenti e scortesi, tranne un paio. Caposala no comment.
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