Istituto Tumori Regina Elena Roma

 
3.7 (54)

Recensioni dei pazienti

54 recensioni

 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Visita oncologica IFO Roma

Sono stata visitata dalla dott.ssa Fabi (oncologa) in intramoenia: oltre ad essere in ritardo di un'ora, si presenta senza quasi neanche salutare. Una volta seduta, mi ha detto l'indispensabile, senza incoraggiarmi per niente, anzi, l'ho trovata fredda e distante.

Patologia trattata
Mastectomia sx.
Punti di forza
Pulizia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Non affidabili

Disdicono Pet Tac f.d.g. 5 ore prima per guasto macchina, costringendomi a rivolgermi in altra struttura e perdendo 20 giorni, che con certe patologie sono fondamentali...

Patologia trattata
Controllo per accertamenti importanti.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Prenotazione PET

Presentata a mano e via email richiesta PET PSMA il 9/10/2019 al reparto di Medicina Nucleare. Allo stesso tempo, per fortuna, presentata la stessa domanda ad Aosta, Meldola, Bologna, Sant'Agata. Ho ricevuto da queste ultime nel giro di tre giorni un appuntamento mentre l'IFO, AD OGGI (16/11) NON SI E' FATTO ASSOLUTAMENTE SENTIRE . Abito a 5 km. dall'IFO, ma sono dovuto andare a Bologna Sant'Orsola per effettuare la PET. Al Sant'Orsola ho trovato grande professionalità e altri tre romani tutti con la mia stessa esperienza con l'IFO, e tutti decisamente delusi dalla struttura romana.

Patologia trattata
Prenotazione PET.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Cancro alla prostata e metastasi ossee

Mio papà era stato operato per cancro alla prostata molto grave nel 2012 ed era andato poi tutto benchè, finchè all'IFO non hanno deciso di interrompergli le cure... Così gli sono venute metastasi ossee che sono andate sempre peggiorando e non sono stati in grado di fare NULLA! Nulla per lui... nessuna terapia proposta ha funzionato e nessuno c'ha capito mai niente.

Patologia trattata
Cancro prostata e metastasi ossee.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Visita dermatologica

Mia moglie martedì 5/07/2017 alle ore 17.00 e' entrata per farsi una visita dermatologica ed il dermatologo in questione neanche l'ha guardata in faccia praticamente - ed intanto quando siamo entrati ci ha salutato a malapena e quindi ci ha liquidati in meno di due minuti di orologio. Abbiamo pagato 30 euro di ticket per sentirci dire "tutto a posto". Io dico, un minimo di perdita di tempo anche per far vedere buona volontà da parte del medico, invece nulla di tutto ciò.. Io sono un infermiere del 118 di Roma che opera in area critica, affiancando anche medici, e l'esperienza all'IFO è una tra le più deludenti avute.

Patologia trattata
Nevi sul viso.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Indignata

Mio padre è stato operato per un tumore al pancreas nel centro Pancreatico Europeo che si trova nell'Ospedale di S. Annunziata di Chieti dal Prof. Di Sebastiano: ospedale eccellente, infermieri e dottori di un umanità pazzesca che hanno trattato mio padre come fosse il loro. Vi consiglio di prenderne nota per chiunque soffra di questa patologia, considerate che noi siamo partiti da Roma.
Mio padre deve fare solo una chemioterapia preventiva e ci siamo rivolti qui all'ospedale del Regina Elena e abbiamo fatto una visita con il Dott. Milella, che ci invitava a prendere velocemente appuntamento per i cicli di chemioterapia al Reparto. (su di lui ho poco da dire, se non che non era a conoscenza di una struttura come quella di Chieti e che con ineducazione mi ha mandato a fare le fotocopie al posto della sua segretaria dopo aver pagato una visita 200 euro).
Ci dirigiamo al Reparto e, dopo aver aspettato 10 minuti perché era vuoto, si affaccia una infermiera che era alquanto scocciata di darci retta; questo era il giorno 21 marzo ore 17.00 (e mi piacerebbe tanto risalire al suo nome). Ci accompagna in una stanza sbuffando, dicendo che i medici non capiscono niente perché è quasi impossibile trovare un appuntamento a breve per iniziare la chemioterapia (il medico dove eravamo stato 10 minuti prima, ci aveva detto che dovevamo sbrigarci ad iniziare la chemio perché eravamo entro il tempo limite, due mesi dell'intervento, avvenuto il 26 gennaio). Aggredisce mia madre perché appoggiandosi sulla scrivania credeva leggesse i nominativi sul suo computer, poi dopo 5 minuti viene chiamata da qualcuno e lascia il suo pc aperto dove tutti avrebbero potuto farne accesso.
Tornando, faceva le smorfie e prendeva in giro una dottoressa che le stava chiedendo qualcosa.. Questa donna è una vera incapace anche a prendere appuntamenti, ora vi spiego il perché:
a modo suo ci spiega che ogni stanza è destinata ad un tumore diverso e che i pazienti non possono essere mischiati perché c'è il rischio che le terapie vengano sbagliate. Continuando a sbraitare ci indica un posto libero il 6 Aprile nella stanza della mammella (alchè mi fa capire che tutto quello che aveva appena detto erano cavolate); è incapace di usare il pc, non riesce a prendere appuntamento (apparentemente) e fa slittare tutto al 20 Aprile nella stanza giusta. Allora io le chiedo perché adesso non sia più possibile prendere appuntamento prima in una stanza diversa; la sua risposta, sempre con molta maleducazione, è stata che il terminale non lo prendeva e che non si poteva fare.
Usciti da lì ci rivolgiamo al Gemelli, dove sono stati molto tempestivi nella prenotazione, così oggi chiamiamo il centro IFO per disdire l'appuntamento del 20 Aprile e il tizio al telefono ci risponde che risultavano invece (a nostra insaputa) appuntamenti dal 6 Aprile al quale mio padre non si sarebbe mai presentato!! Ma vi rendete conto???
In ultimo vorrei spendere due parole per quell'infermiera: spero tanto per lei che non si trovi mai dall'altro lato della scrivania, ma in questo caso le servirebbe per capire come ci si SENTE.

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Zero competenza e nessuna umanità

Un parente a me strettissimo é stato operato nel reparto di neurochirurgia di questo ospedale da un professore consigliatomi come uno dei migliori in Italia, e dalla sua assistente, per una vertebroplastica. L'intervento é andato male, non riuscendo a portarlo a termine. Da un mese oltretutto il paziente non cammina più e il medico che l'ha operato non si è mai, e dico mai, affacciato a vederlo dopo l'operazione.

Patologia trattata
Osteosarcoma.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Ci siamo affidati al miglior medico, la cui fama è nota in tutta Italia.
Mio padre è morto, l'operazione non è riuscita.
Una serie di interminabili errori di valutazione.

Patologia trattata
Tumore alla vescica.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Non lo consiglio

Siamo stati nel reparto di chirurgia- urologia, primario Prof.Gallucci.
Questa struttura ci ha lasciato solo rabbia, amarezza e tanta delusione. La situazione di mia madre non lasciava spazio a grandi speranze, però non è possibile trattare un malato terminale così e fargli sentire dolore in quella maniera... Questa non è umanità, questa non è professionalità.

Patologia trattata
Recidiva carcinosarcoma uterino.
Punti di forza
La struttura è nuova e abbastanza pulita; rispetto a tante strutture ospedaliere è moderna e confortevole.
Punti deboli
L'assistenza è completamente inesistente, ogni giorno io e mio padre dovevamo assistere mia madre perchè altrimenti non veniva somministrata la terapia (mia mamma era allettata e in 3 settimane di degenza non le è stato mai fatto neanche un bidè).
Per quanto concerne l'assistenza medica, peggio ancora. Non sono stati in grado di dirci la verità, non sono stati in grado di impostarle una terapia del dolore adeguata, quando in un malato terminale il dolore è l'unica cosa che veramente conta.
Ci avevano detto che avevano richiesto trasferimento in un hospice e quando ci siamo accorti che era solamente l'ennesima presa in giro, abbiamo dovuto provvedere da noi e, malgrado ciò, ce lo stavano negando: è stato l'hospice a dover forzare il trasferimento. Un trattamento così non lo auguro a nessuno.
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