Neurochirurgia Ospedale Sassari

 
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Recensioni dei pazienti

3 recensioni con 4 stelle

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Trauma cranico

Mi sento di dovete ringraziare tutta l’equipe dei neurochirurghi per aver affrontato il mio delicatissimo intervento dopo un grave trauma cranico circa 3 anni fa…

Patologia trattata
Trauma cranico.
Voto medio 
 
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Salva per un miracolo di velocità e competenza

Miracolo Sardo!

Emorragia subaracnoidea comparsa durante una camminata veloce in salita, con rialzo della pressione sanguigna (prima nella norma) con conseguente rottura di un aneurisma cerebrale.
Intervento di craniotomia e derivazione ventricolare.

Patologia trattata
Emorragia subaracnoidea.
Voto medio 
 
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4.0
Pulizia 
 
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Servizi 
 
4.0

Invece a me é andata male

Mia zia è arrivata al pronto soccorso con una emorragia cerebrale. Appena é stata male ho chiamato io stessa l'ambulanza, le girava la testa e vomitava. Mentre ho atteso l'ambulanza le ho fatto alcune domande, quelle di routine che dicono di fare per vedere se la persona reagisce e ragiona; lei rispondeva esattamente ad ogni mia domanda, era lucida. Arrivata al pronto soccorso le hanno fatto una Tac e ci hanno detto che era un'emorragia cerebrale. Così é stata portata da Olbia a Sassari in elicottero e operata per togliere il sangue dal cervello, dopo essere stata messa in coma farmacologico. Naturalmente io da cattiva "milanese", sì, perché noi abbiamo un difetto, pensiamo che la nostra città sia il centro del mondo, volevo la portassero a Milano. Ma non c'era tempo. L'intervento per togliere il sangue é durato sei ore ed é andato bene, cosí ci é stato detto. Il giorno seguente le hanno fatto l'esame angiografico e hanno constatato avesse un groviglio di arterie congenito e quindi é stata operata nuovamente. Ci hanno detto che dovevamo aspettare che si risvegliasse, apriva gli occhi riconosceva mio zio (aveva delle emozioni a tratti, piangeva, lo riconosceva). Poi ci é stato detto che doveva fare un tracheotomia e mettere un sondino, due interventi con anestesia totale ancora, nonostante ancora non si fosse risvegliata del tutto. Dopo questi interventi, l'ultimo intervento: bisognava mettere un catetere perché il liquor non era limpido e serviva un drenaggio (domanda: perché non è stato messo subito dopo il primo intervento?). Bene, dopo l'ultimo intervento il quadro neurologico stava andando bene, peccato che il cuore non abbia retto a tutti questi interventi, ha avuto un arresto cardiaco ed è deceduta.
Oltretutto con le disposizioni per il Covid-19, non si riesce a stare neanche vicino ai propri cari a dare supporto! Sì, perché un sacco di volte ho assistito ad interventi altrui, e la famiglia serve, serve a guardare in quei momenti che manca la visione dell'infermiere - perché giustamente é in giro da altri pazienti - serve a dare supporto al paziente. Magari mia zia se avesse avuto il marito vicino si sarebbe ripresa prima (ho letto nella documentazione del Besta di Milano che la famiglia nei risvegli di coma é fondamentale), ma il decreto prevede che tu debba entrare con il contagocce come se il virus, se proprio lo devi portare, se lo porti in un'ora non sia la stessa cosa che portarlo in otto ore!
Adesso mia zia a 68 anni non c'è più...

Patologia trattata
Emorragia cerebrale.
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