Neurologia Ospedale Ruggi Salerno
Recensioni dei pazienti
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Non hanno capito nulla purtroppo per me
A me non sono riusciti a capire nulla, nel 2021, dimettendomi senza terapia né diagnosi, pur avendo una sintomatologia forte (non vedevo nulla, solo un fumo nero nell'occhio sinistro), valori ematici che facevano capire di avere un gravissimo problema di salute, nell'encefalo una neurite ottica ischemica con infarto della testa del nervo ottico sx e la presenza di cardiolipina corrispondente alla sindrome antifosfolipidi senza avermi neppure fatto qualcosa per fluidificare il sangue. Tutto ciò poi scoperto dopo essermi messa in giro, fuori regione e dopo giri infiniti e consulenze e finalmente una terapia.
Pessima organizzazione
Tre ore di attesa insieme ad altre 30 persone in una stanzetta di 15 metri quadrati.
Appena arrivato in reparto, chiedo informazioni all'infermiere presente in ambulatorio, in merito alla mia prenotazione per una visita neurologica, il quale mi dice che verrò chiamato quando sarà il mio turno. Aspetto tre ore, resto praticamente da solo in sala ed ancora mi dicono di attendere. Alla fine ho rinunciato alla visita e sono andato via.
Ictus e presunzione
Ho avuto mio padre colpito da ictus con paralisi a tutto il lato sinistro. A dir il vero è stato assistito nel modo migliore nella terapia intensiva stroke. I problemi sono nati quando doveva iniziare la riabilitazione. Visto che nello stesso piano c'è un altro reparto con insegna di Neurologia indir. riabilitativo, avevo chiesto, a quello che poi ho saputo essere un medico responsabile facente funzione, Pugliese Nicola, come far trasferire in quella divisione di mio padre. Ma questo tale con fare arrogante e nervoso mi rispose che quello da lui diretto era il vero reparto di neurologia, ma visto che mio padre non lo aveva curato lui non poteva risolvere "guai fatti da altri". Sono rimasto senza parole.. Mio padre ha poi fatto terapia riabilitativa in un centro convenzionato, ma segnalo la mia vicenda per sottolineare l'arroganza di certi medici.
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