Oncologia Ospedale Sant'Andrea Roma

 
3.2 (28)

Recensioni dei pazienti

7 recensioni con 2 stelle

28 recensioni

 
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Voto medio 
 
3.2
 
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

ASSENTI E POCO CHIARI

Assenti e non chiari sulle procedure da attivare. Ai familiari li fanno diventare pazzi, un giorno ti dicono una cosa, il giorno dopo un'altra ancora.
Orario di visita dalle 18.00 alle 19.00! Porta mai aperta e passi le ore a citofonare senza ricevere risposta o l'apertura della porta! Alla fine si entra perché al cambio turno del personale o all'arrivo della signora delle pulizie, ci si intrufola come ladri in reparto per fare visita ai familiari. Parlo ovviamente solamente dei medici, gli infermieri sono quasi tutti deliziosi e, se non fosse per loro che sono veri e propri angeli, tutti i pazienti lì dentro se ne starebbero da soli senza neanche un sorriso. Un grazie speciale a Marta, infermiera giovanissima e carinissima che si è trovata con me nel momento di morte di mia madre. Non ricordo il nome anche di un'altra infermiera deliziosa anche lei (bionda, giovane).

Patologia trattata
Tumore pancreas e metastasi fegato.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Tumore polmonare

Quando abbiamo portato mio padre al Sant’Andrea, il tumore, inizialmente nato nel polmone, si era già espanso in diverse aree del corpo. Nonostante quindi non ci fosse molto da fare per lui, siamo rimasti in questo ospedale per circa 20 giorni e ho potuto osservare da vicino il malfunzionamento di questo reparto.
Inizialmente mi ha molto colpito la mancanza di tatto nei confronti del paziente, a cui venivano date informazioni che sarebbe stato più indicato confidare ai parenti; in secondo luogo ho notato una completa assenza di disponibilità, in quanto era possibile avere un colloquio con i medici soltanto nell’arco di un’ora in tutta la giornata (ora in cui aprivano il loro studio al pubblico), mentre si rendevano reperibili le restanti ore soltanto se ti fossi prestato ad un’instancabile "braccaggio". Inoltre, è capitato diverse volte che i medici abbiano preso provvedimenti senza consultare noi familiari e, dulcis in fundo, la domenica non c’è nemmeno un medico in tutto il reparto e i pazienti vengono affidati agli infermieri e/o Oss di turno. Mio padre quindi, che aveva bisogno di continue trasfusioni, è deceduto tra la notte della domenica e la mattina del lunedì, credo a causa di una mancanza dei medici.

Patologia trattata
Tumore polmonare.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Meningite neoplastica

Mia moglie è stata ricoverata in quest’ospedale in seguito a forti dolori di testa che sono iniziati durante la chemioterapia per un tumore al seno che effettuava in una clinica romana.
Al pronto soccorso ha subìto una puntura lombare i cui esami citologici e batterici non sono stati mai refertati (non so se siano stati mai effettuati a questo punto..). Abbiamo aspettato una settimana in ospedale per una risonanza magnetica urgente e durante questo periodo è stata tenuta completamente sedata.
Purtroppo l’esito della risonanza è stato “leptomeningite neoplastica”: una diagnosi che non lascia scampo. E’ rimasta in questo reparto per un mese e mezzo, in cui ho potuto osservare tante cose che non funzionano.
Totale scollamento tra l’oncologia e la radioterapia. Mia moglie poteva essere sottoposta a radioterapia palliativa nel momento in cui si era ripresa a seguito della terapia antiedemigena, ma l’incomprensione tra i due reparti ha vanificato quest’opzione terapeutica. Hanno provato a irradiarla, su mia insistenza, solo dopo più di un mese, quando la situazione cerebrale era oramai compromessa e lei non era più in condizione di subire la radioterapia.
Il primario veniva in ospedale per le visite ambulatoriali e personalmente l’ho visto in reparto a visitare i malati una sola volta. La gestione del reparto è demandata ai medici strutturati capeggiati dal prof. Lauro, anche in questo caso ho riscontrato scollamento tra primario, vice-primario e resto dei medici.
In certi momenti nel reparto c'erano solo medici specializzandi.
Infine, in un reparto del genere l’aria condizionata praticamente è stata assente nei mesi di luglio e agosto, nonostante tante segnalazioni fatte dai familiari dei pazienti alla struttura sanitaria.

Patologia trattata
Leptomeningite neoplastica.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Si salvano solo i paramedici

Sono stata operata ad aprile 2014 di adenocarcinoma gastrico presso la Chirurgia A del Santa'Andrea; intervento effettuato in modo ECCELLENTE dal chirurgo Mario Ferri (un plauso a lui ed a tutto il reparto di chirurgia che ringrazio). Poi fiduciosa mi sono affidata al reparto di Day hospital dello stesso ospedale e lì sono cominciati i problemi: visite di controllo difficili da ottenere, TAC di controllo che oltrepassano i tempi previsti dai protocolli, medici per NULLA disponibili verso i pazienti (a differenza del personale paramedico che si dimostra sempre e comunque disponibile tra le solite mille difficoltà della sanità pubblica). Un esempio: caduta di piastrine in pochi mesi, inviata dall'ematologo dopo SEI mesi.. e questa latitanza di controlli potrebbe avermi creato la recidiva che sto curando ora PRESSO IL POLICLINICO TOR VERGATA, dove sono seguita in modo ECCEZIONALE dal personale medico e paramedici.

Patologia trattata
Adenocarcinoma gastrico.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

La nostra esperienza presso l’ospedale Sant’Andrea risale ad un anno fa, il 2015. Nostra madre, in cura presso il dott. Marchetti, livelli dei marker molto alti già a fine anno 2014, si sottopone ad alcune visite presso il dott. Marchetti e i suoi assistenti; l’ultima visita è stata ad agosto 2015, con rassicurazione da parte del suo staff che ci avrebbero chiamato presto, anche se in vacanza nei pressi di Roma. Nessuno si è mai fatto sentire, tantomeno il dott. Marchetti, tanto che mamma è stata ricoverata con urgenza a settembre presso il San Camillo per tumore polmonare con metastasi al cervello.
Nostra madre è stata completamente abbandonata a sé stessa.
Esperienza pessima, struttura pessima, medici poco umani e poco professionali. Sconsiglio vivamente l’ospedale, la struttura e i medici.
Stefania F.

Patologia trattata
Tumore polmonare con metastasi all'encefalo.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
4.0

Carcinoma colon retto

Per motivi di salute sono andata in diversi ospedali di Roma, ma come assistenza e competenza sinceramente il Sant'Andrea l'ho trovato il peggiore. Il prof. Marchetti è una chimera... ed ho riscontrato incomunicabilità tra i vari reparti di oncologia e chirurgia.

Patologia trattata
Carcinoma colon retto.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

giudizio

Mio padre, anni 80, è stato veramente poco seguito nel reparto di oncologia dell'ospedale S. Andrea, abbiamo dovuto "rincorrere" i medici ed le informazioni per riuscire ad orientarci su come affrontare questa nuova e tremenda esperienza fino ad essere costretti a lasciare l'ospedale per rivolgerci ad una struttura privata. Forse mio padre era troppo vecchio ed il reparto troppo sovraffollato per essere presi in un minimo di considerazione...

Patologia trattata
tumore vescica.
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