Ortopedia Ospedale Avezzano
Recensioni dei pazienti
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Ringraziamento
Sono stata operata dal dottor Sergio Iarussi con estrema competenza e professionalità. Per questo desidero esprimere profondo apprezzamento per aver portato l'eccellenza nella chirurgia ortopedica in centro-italia.
Professionalità e competenza
A settembre è stata ricoverata mia mamma per frattura del femore, accolta in reparto in piena notte da persone squisite (non conosco il nome della dottoressa, ma mi ricordo di Debora). Ho conosciuto persone molto umane che ricorderò sempre (il gigante buono di Trasacco, Vincenza, Francesca e Debora). Un grazie a tutti voi per la professionalità e la pazienza che vi contraddistingue!
Grazie di cuore!
Ringraziamento
Vorrei ringraziare di vero cuore il Dott. Farina per il capolavoro che mi ha fatto con la sua preparazione umana e professionale. Sono entrato in ospedale il giorno 27 maggio 2016 alle 11.45 dopo una amputazione di tre dita della mano sinistra. Dopo essere stato accolto in modo veloce e professionale dagli infermieri del pronto soccorso, nel giro di dieci minuti mi hanno portato in sala operatoria, dove dopo sei ore di intervento mi sono state reimpiantate due dita e regolarizzato il terzo. Grazie di cuore anche al dottore che mi ha fatto l'anestesia (anche se non ne conosco il nome) e grazie a tutti gli infermieri di ortopedia.
Ringraziamenti
Scrivo per ringraziare tutti gli infermieri, le terapiste e gli ausiliari per la loro disponibilità e umanità e un grazie particolare al dottor Sergio Iarussi per la sua competenza, cordialità e per la fiducia che riesce a trasmettere ai suoi pazienti. Un pensiero particolare alla caposala del reparto di ortopedia per la sua garbata autorevolezza, che riesce a far funzionare tutto così bene. Ancora grazie alla fisioterapista Maria Grazia.
Dott. FARINA
Estremamente preparato, un grande professionista. Il mio compagno è precipitato da un burrone ed ha avuto una frattura scomposta dell'omero in tre punti. All'inizio i medici parlavano di placca, poi il dottor Farina opta per un chiodo in titanio da innestare all'interno dell'omero, rimettendolo in posizione eretta e ricomponendolo, e restituendogli la totale funzionalità del braccio.
Il TOP lui e la sua equipe. NUMERO 1!!
Dott. Rossi
Giorno dell'Epifania. Caos al pronto soccorso per il malfunzionamento del display di prenotazione ed accessi. Dalle 10.00 alle 14.00 in attesa. Arriva il dottor Rossi, reperibile, di ortopedia. Persona gentile e molto preparata, interviene immediatamente sul mio ginocchio destro con aspirazione liquido e immissione di cortisone.
Ero entrato con l'ausilio delle stampelle e giravo i reparti in carrozzina, sono uscito camminando regolarmente e senza dolore. Ringrazio il dr. Rossi e i suoi assistenti; lo rivedrò con piacere dopo la risonanza magnetica richiesta.
Day surgery ortopedico
Il mio problema è esclusivamente di competenza ortopedica, ma vorrei spendere due parole anche per il reparto di DAY SURGERY, dove passano ogni giorno decine di persone per qualsiasi tipo di intervento che richieda questo tipo di ricovero. Di questo reparto non si parla assolutamente da nessuna parte nel riquadro dell'ospedale. Eppure è molto importante. L'umanità, la gentilezza, la cortesia e l'ottima organizzazione di questo piccolo ma grande reparto è impagabile. L'accoglienza, sempre con un sorriso sulle labbra e con molta disponibilità verso tutti, fa delle infermiere una fonte di tranquillità e serenità per chi, quel giorno, deve sottoporsi a qualsiasi tipo di intervento, piccolo o meno che sia. UN GRANDISSIMO GRAZIE A PIERINA, ELENA, CARLA E A TUTTI GLI OPERANTI ALL'INTERNO DELLA DAY SURGERY DI AVEZZANO. GRAZIE DI CUORE
OTTIMI MEDICI- DOTT. FARINA
MI SONO RECATA PRESSO QUESTO OSPEDALE COME SI DICE "A SCATOLA CHIUSA", ED HO TROVATO UN BRAVISSIMO MEDICO, IL DOTT. FARINA, CHE VORREI RINGRAZIARE PER TUTTO E SOPRATTUTTO PER LA SUA UMANITA' E DISPONIBILITA'. LO CONSIGLIO AL 100% A CHIUNQUE ABBIA PROBLEMI ORTOPEDICI. GRAZIE DOC...
Ottimo reparto
Devo dire sinceramente che ho trovato in questo reparto medici competenti, infermieri impagabili per la loro umanità e preparati professionalmente, sempre gentili e... molto pazienti con me!
Vi porterò nel cuore.
Segnalazione di prestazione non adeguata
Al Direttore Sanitario dell’Ospedale di Avezzano
Al Primario del Reperto di Ortopedia dell’Ospedale di Avezzano
Spett.le Direttore Sanitario, Spett.le Dirigente,
mi rivolgo a voi quali responsabili del servizio offerto ai pazienti dai medici della struttura ospedaliera di Avezzano.
Vi riferisco il caso di mia madre per evitare che analoghe situazioni si ripetano in futuro.
Mia madre, di 84 anni, autosufficiente seppur in equilibrio precario a causa di un’artrite reumatoide ormai cronicizzata da 20 anni, in seguito a caduta accidentale e frattura dell’omero, l’8 novembre è stata ricoverata nel reparto di ortopedia dell’Ospedale di Avezzano. La frattura era multipla e scomposta e perciò i medici hanno ritenuto necessario operare. Avendo mia madre battuto la testa nel cadere, è stata, prima dell’operazione, sottoposta a Tac, una immediata, una di controllo dopo 24 ore, che hanno dato esito negativo. In seguito all’operazione, avvenuta il 10 novembre e tecnicamente andata a buon fine, mia madre è stata per due giorni confusa e dissociata, cosa che spesso accade agli anziani sottoposti ad anestesia totale. Ha poi cessato di avere questo disturbo ma ha continuato a manifestare un malessere diffuso, lievi difficoltà respiratorie, conati di vomito e nausea, che le impedivano di mangiare, e sopore. Nel momento in cui facevo presente ciò ai medici del reparto di Ortopedia, non facilmente reperibili, perché per lo più impegnati in sala operatoria e presenti in reparto solo al momento della “visita” durante la quale i parenti dei pazienti sono allontanati, mi veniva risposto che era una situazione “normale”, che sarebbe passata nel momento in cui fosse tornata a casa, che non era il caso di nutrirla per via parenterale e che facevo domande ed osservazioni “improprie”. Nel frattempo, alla mia richiesta di provare a farla camminare (aveva un braccio rotto, non una gamba) o, almeno, farla sedere sul letto, mi veniva risposto che, avendo subito un trauma cranico, era meglio tenerla sotto osservazione (Quale? Da parte di chi? Era stata di nuovo sottoposta a Tac dopo 4 giorni e ad elettroencefalogramma, entrambi negativi…). Vista la situazione, secondo loro tranquilla, mia madre è stata messa in dimissione alle 13.30 del 20 novembre con la dicitura “parametri clinici normali”. L’ho riportata a casa in ambulanza, perché debolissima e non in grado di reggersi neanche seduta. A casa ha manifestato difficoltà a respirare e continuava ad avere nausea e conati di vomito. Dopo 1 ora ho chiamato il medico di famiglia che, arrivato poco dopo, ha diagnosticato una dispnea importante e affaticamento cardiaco e ha subito ordinato un nuovo ricovero, avvenuto tramite il 118 nella stessa giornata. In pronto soccorso le è stato assegnato codice rosso: era in acidosi e scompenso cardiaco e completamente disidratata. Dopo essere stata sottoposta a interventi d’urto per rianimarla, condotti con grande competenza dai medici ed infermieri di turno e il rianimatore, chiamato d’urgenza, è stata ricoverata nel reparto di geriatria. Lì è stata assistita con attenzione, penso, con competenza, anche se non ho elementi per esserne certa. Purtroppo i geriatri non sono riusciti a sanare lo scompenso metabolico in cui ormai versava. I reni hanno cominciato a non funzionare, il cuore è andato in affaticamento, i polmoni hanno cominciato a riempirsi di liquido. Il 28 novembre mia madre è morta.
Voglio credere che il tutto sia stato legato al fatto che l’intervento ha trovato un fisico debilitato dall’artrite reumatoide, che gli organi di mia madre non abbiano potuto smaltire la tossicità dell’anestesia e che perciò l’esito era ineluttabile. Sono però sicura che nel reparto di Ortopedia non è stata data giusta attenzione al malessere che lei lamentava, che non è stata presa in giusta considerazione la mia richiesta di aiuto e che mia madre è stata dimessa in una condizione di grave difficoltà fisica.
Spero che questa mia segnalazione possa servire perché i medici, che voi coordinate, attuino comportamenti più idonei alla loro professione, in modo che in futuro i pazienti vengano curati, o almeno considerati, con maggiore attenzione.
Avezzano, 11 dicembre 2017
In fede
Cristina Salciccia
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