Ospedale di Sora

Mia figlia è stata ricoverata per 3 giorni causa tracheite e febbre alta, il personale è gentile e disponibile. I medici ognuno dice la sua, ma è così ovunque.. La struttura è pessima, non pulita e la cosa peggiore è stata l’aria condizionata attaccata a manetta h/24 che sparava sui letti!! Alle numerose richieste di spegnerla, mi è stato giustamente risposto che essendo centralizzata, si sarebbe spenta ovunque… Sorvolo sul fatto che un’infermiera simpatica mi ha risposto che non stavamo in un hotel a 5 stelle. Ora io dico che anche le pietre sanno che l’aria condizionata non è per niente salutare, secca l’aria ed è facile capire che sui bambini malati di broncopolmonite non abbia un bell’effetto... Fortuna che siamo state dimesse, ma nel frattempo mi sono ammalata pure io avendo dormito con l’aria addosso. A mia figlia è stata portata una coperta da mettere sul lettino per schermare la corrente. Un’altra nota dolente sono le zanzare, non ne ho mai viste tante in vita mia!! Insomma, siamo tornate a casa che sembrava avessimo avuto il morbillo.

Esperienza personale pessima presso il reparto Oncologia: se non si risponde alle terapie, con un pretesto si sospendono i trattamenti senza dare alcuna spiegazione.
Molto delusa.

Ricoverato venerdì, il dottore di turno prescrive prelievo di sangue e TAC per il sabato. Prelievo fatto. Lunedì alla visita il dottore chiede i risultati della TAC, ma l'infermiera si era dimentica di scrivere, quindi manda la richiesta e dopo altri due giorni mi viene fatta (mercoledì). Vengo dimesso dicendomi di tornare il giorno seguente per il referto; il giorno seguente però vengo mandato a casa perchè ancora non avevano ricevuto i risultati e di tornare il giorno seguente (venerdì) a mezzogiorno; cosa che faccio, ma vengo di nuovo mandato via dicendomi di tornare alle 17.00. Alle 17.00 ancora una volta vengo mandato via da una dottoressa nel reparto radiologia perchè chiedevo spiegazioni sul ritardo, dicendomi che quello non era un ufficio informazioni.
Mi chiedo se questo sia normale.

Un paziente che vive all'estero da 15 anni.