Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro

Recentemente, ho avuto accesso al reparto di Gastroenterologia per fare una visita gastroenterologica + colonscopia, il tutto per screening. Debbo, purtroppo, constatare che la mia esperienza non è stata positiva, anzi tutt'altro, e ne spiego pure i motivi, senza perciò voler esprimere giudizi sulla correttezza e professionalità di alcuno.
Entro nel reparto con pochi minuti di ritardo rispetto all'orario prefissato e vengo affidato ad un medico molto giovane che si limita a farmi compilare il modulo di consenso informato e a chiedermi se sono allergico a qualche farmaco. Nessuna visita viene fatta prima dell'esame specialistico, dopo di che, preparatomi con l'indumento fornitomi, sono pronto per l'esame. Vengo poi affidato ad una infermiera la quale, per inserirmi la cannula, mi rompe e/o mi buca la vena, provocandomi un ematoma che a distanza di una settimana non si è ancora riassorbito.
Mi viene fatto quindi l'esame dal giovane medico, che si limita a refertarlo senza alcuna terapia consigliata.
Dulcis in fundo, non esiste un bagno nella stanza degli esami, e quello esistente nel corridoio di cui ho usufruito, non era certamente pulito a dovere. Grazie per l'attenzione.

Scrivo queste due righe nella speranza che forse tra 150 anni qualcosa potrà cambiare.
Mi chiedo e mi domando come si possa gestire un pronto soccorso di un ospedale come il Pugliese, dove arrivano da tutta la Calabria, con (secondo me) così pochi dottori; ma io dico, tu che decidi quanti dottori devono lavorare in quel pronto soccorso, non capisci che la gente se ne va a casa dopo 6 ore con emorragie, come mia suocera, e per esempio come me, seduto qui dalle 6.00 che aspetto 5 punti al volto, e sono ora le 10.30? Ma metterne 20 dottori se necessario, affinché la gente venga visitata e curata in 30 minuti? Dove dobbiamo andare in queste condizioni?

Il paziente esprime un giudizio molto positivo riguardo l'intervento subìto.