Otorinolaringoiatria Policlinico Milano

 
4.1 (28)

Recensioni dei pazienti

4 recensioni con 2 stelle

28 recensioni

 
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Voto medio 
 
4.1
 
4.1  (28)
 
3.9  (28)
 
4.3  (28)
 
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4 risultati - visualizzati 1 - 4  
 
Per Ordine 
 
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Considerazioni

Mi hanno somministrato delle medicine errate (credo di un altro paziente) una volta. Talvolta venivano saltati gli orari degli antibiotici, così come casuale era talvolta la tempistica di somministrazione. Qualche volta (anche se decisamente non grave) veniva saltato l'orario di somministrazione del pasto.
Assistenza medica degli junior migliorabile nel giorno per giorno.
I chirurghi più senior erano competenti e bravi e si sono rivelati decisivi nel loro campo.

Patologia trattata
Cellulite infettiva con ascesso al naso.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

COLESTEATOMA

Sono stato operato in questo ospedale. Avevo un colesteatoma che mi aveva mangiato la parte degli ossicini/ timpano. Mi hanno pulito in maniera superficiale, lasciandolo nella parte degli ossicini; il risultato è che nel giro di poco è cresciuto e mi sono trovato ancora punto a capo. Sono andato in cura presso l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove, grazie ad un'altra operazione, mi hanno tolto completamente il colesteatoma e mi hanno ricostruito l'orecchio interno.

Patologia trattata
COLESTEATOMA.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Disservizi a spese dei pazienti

Mia figlia di 15 anni ha avuto una tonsillite acuta che ha richiesto 3 cicli di antibiotico per essere debellata. Il terzo ciclo è stato prescritto dal reparto di otorinolaringoiatria del padiglione Alfieri, che mi scrive su un foglio l'appuntamento di controllo e mi fornisce l'impegnativa. Il 20 gennaio 2015 alle 10.00 sono in fila per l'accettazione e finalmente alle 10.45 (ora dell'appuntamento) riesco a pagare e a recarmi in reparto. Consegno il foglio e mi sento dire che l'appuntamento non risulta. Le infermiere commentano che è già accaduto altre volte. Una entra in studio e torna fuori dicendomi che devo andare all'accettazione e prenotare la visita nei prossimi gironi perché sono la quarta ad arrivare con un appuntamento non registrato e il dottore non ha più spazio. Palesemente l'errore è del reparto, che ha omesso di dare indicazioni chiare alla prima visita non spiegando che in Mangiagalli, se il dottore fissa l'appuntamento e dà l'impegnativa, poi uno deve comunque andare alle prenotazioni.
Mi faccio avanti e argomento con il dottore presente che non è modo di trattare chi ha preso un permesso dal lavoro; se l'errore è del reparto - e faccio presente che la ragazza dal 18 dicembre è a casa da scuola e che è importante per lei rientrare. Mi sento rispondere dal dottore che ha già visto 3 pazienti non registrati e che non ha nessuna intenzione di visitare la quarta. Il tempo della discussione sarebbe bastato a controllare la situazione e a lasciarci andare in pace, ma l'atteggiamento è stato davvero sgradevole e indisponente.
Esco dalla Mangiagalli e vado all' URP, dove trovo per fortuna e finalmente una persona di buon senso che in 10 minuti trova il modo di far controllare la ragazza. Tempo della visita di controllo: 10 minuti scarsi.
Se l'errore è dell'ospedale, servirebbe che il personale imparasse ad essere più cordiale e a rispettare i pazienti. Sarebbe bello che gli ospedali incominciassero a darsi uno stile nel rapporto con i pazienti, formando il proprio personale nel segno del rispetto. Oltretutto chi presente in reparto commentava che non era certo la prima volta.

Patologia trattata
Tonsillite acuta.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

I minimi criteri della educazione..

La sera del 22 novembre 2012 vado al pronto soccorso del policlinico Mangiagalli lamentando forte acufenia pulsante. Mi danno un sacco di medicine e mi dicono di andare urgentemente, il giorno dopo, a fare l'esame audiometrico al reparto otorino della stessa struttura.
Vado lì la mattina dopo alle 7.15, alle 8.00 l'assistente mi fa l'esame audiometrico, le chiedo il risultato e mi dice che non me lo dà perchè bisogna aspettare il dottore che mi avrebbe detto (lui) gli esiti. Quando arrivano le 9.00 l'assistente mi dà un foglio con gli esiti e mi dice che me ne posso andare. Chiedo cortesemente di fare due parole (non una visita, ma due parole) con il dottore, perchè nel referto c'è scritto qualcosa di negativo, e per sapere se quelle medicine "da cavallo" che mi hanno dato al pronto soccorso le dovessi davvero prendere. L'ho chiesto cortesemente 3 volte, mi hanno fatto aspettare un'altra ora inutilmente, e alla fine questa "assistente" mi dice: "il dottore dice che quelle medicine le prenda pure, e se ne può andare, non la riceve", quando il dottore non ha minimamente visto di che medicine si trattasse. Il problema, secondo questa assistente, era che non avevo l'impegnativa per la visita.

Ma mi domando e dico, e lo domando e dico al dott. Pignataro, oltre che a quel medico (tale TROISI) che non sa cosa sia l'educazione:
Ero stato o no la sera prima al P.S.? mi avevano detto o no di andare urgentemente a fare l'audiometria? avevo o no diritto di avere una spiegazione degli esiti, per capire cosa dovevo fare nel prosieguo? Si era o no ancora in una fase di urgenza, ove era doveroso, se non una visita (caso mai avranno sbagliato al P.S. a non fare l'impegnativa per la visita.. e non io) almeno dire due parole ad un paziente? Come poteva questo pregiudicare le persone che erano in attesa, quando questo medico è pure arrivato in ritardo?
Si tratta di venir meno ai minimi criteri di educazione, sia da parte dell'assistente che del medico.

Patologia trattata
Acufene pulsante.
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