Pronto Soccorso Ospedale Acireale

 
1.4 (14)

Recensioni dei pazienti

6 recensioni con 1 stelle

14 recensioni

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Servizi 
 
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Trattamento per Covid da terzo mondo

MA mio padre, 84 anni, con diverse patologie, dopo un ricovero tramite 118 al PS di Acireale (CT) per una febbre molto alta con spasmi, viene diagnosticato il Covid. Viene collocato in una stanzetta di circa 10 mq esterna all'ambiente del PS, tra l'accesso carrabile delle ambulanze e la zona di accettazione del triage. La stanzetta, senza finestre, senza riscaldamento, senza bagno, senza letti, senza pulsante di chiamata, senza comodino e armadio, ospiterà mio padre posto su una vecchia barella per quasi 5 giorni. Nella stanza giunge il giorno dopo una seconda persona disabile non vedente, con la stessa problematica. Mi sono trovato così ad assistere mio padre e la persona disabile: ad ogni richiesta e problemi di mio padre e dell'altra persona provvedevo se possibile direttamente io, o avvisavo gli infermieri posti dietro la vetrata del triage; inoltre ogni giorno e in orari diversi cercavo di parlare con i medici per chiedere informazioni sullo stato di salute e per sollecitare un trasferimento in un reparto, o in un altro ospedale. Solo un medico l'ultimo giorno ha capito la situazione e la gravità di mio padre che, man mano che passavano i giorni, peggiorava nelle sue condizioni di salute non tanto per il Covid ma, a mio avviso, per una trascuratezza nell'essere seguito e per le pessime condizioni di degenza. Negli ultimi giorni in cui mi sono trovato presente, riscontravo come mio padre e l'altra persona saltavano il pranzo perché si dimenticavano di portarlo in quella stanza, posta "fuori mano" rispetto all'ambiente del PS. La mattina del quinto giorno vengo contattato dal reparto di Medicina, che mi comunica che mio padre era stato portato lì nella nottata, e poi è morto. Di fatto non so esattamente a causa di che cosa sia morto mio padre.

Patologia trattata
Covid-19.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Mi reco al pronto soccorso dopo 4 giorni di agonia dovuti a forti dolori addominali, nausea, vomito e diarrea. Febbre altissima per giorni. Non essendo residente qui ma lavorandoci, mi reco necessariamente in questo pronto soccorso. Il mio medico curante mi dice che probabilmente ho un’infezione da pesce crudo e, nell’attesa dei risultati di analisi de sangue approfondite, se avvertivo forti sintomi di recarmi immediatamente al PS. Ho lasciato il lavoro e sono corsa lamentando dolori forti, testa confusa e impossibilità a muovermi bene. La dottoressa mi dice che per queste cose non ci si reca al pronto soccorso ma che, vabbè, mi avrebbero comunque visitata. Attendo in un micro spazio, mi viene misurata la pressione da un medico completamente seccato dal dovermi vistare, mi strappa dal braccio in modo brusco il macchinario e mi rispedisce nel micro stanzino pieno di altri pazienti. Nel frattempo una signora, chiaramente sofferente e lasciata su una barella, mi vomita accanto. Esco perché non sopportavo l’odore e vengo rimproverata perché stavo fuori e non dentro. Gli altri pazienti spiegano il disagio, ma nessuno si degna di pulire o aiutare la signora che stava malissimo. In tutto questo veniamo sbattuti fuori perché “non avete cose gravi aspettate fuori”. Me ne sono andata dicendo di stare meglio e prego di non dover aver bisogno di assistenza, perché l’idea di tornarci mi dà i brividi.

Patologia trattata
Dolori addominali, nausea, vomito e diarrea.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Distorsione caviglia

Arriviamo con il 118 dopo una rovinosa caduta dalle scale in ufficio ore 13.00. Ci viene assegnato un codice verde e veniamo posteggiati in un angolo in attesa a sentire senza un minimo di privacy tutti gli altri arrivi in p.s.. Dopo tre ore di attesa cominciamo a lamentarci e ci viene comunicato che non funziona la Radiologia e veniamo invitati chiaramente a dimetterci e andare in altro ospedale. Al mio netto rifiuto, trattandosi di possibile causa di servizio, vengo nuovamente posteggiato. Dopo qualche, ora dopo mia protesta, vengo ricevuto dal medico e senza quasi essere visitato mi manda in Radiologia (che raggiungo da solo...). Radiografie, poi nuovamente in attesa e consulto ortopedico; adesso in attesa ore 20.20, semplicemente per avere un referto di uscita...

Patologia trattata
Distorsione caviglia.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo trattamento

All'ingresso mi è stato attribuito un codice verde. Sono rimasta quasi 6 ore in attesa e alla fine sono andata via perchè, a causa della lunghissima attesa, mi è venuto un forte mal di testa e, non avendo dormito la passata notte, avvertivo un senso di forte sofferenza generale. Di tale stato, anche se fatto rilevare ai responsabili, nessuno è venuto almeno per accertarsi. Inoltre, durante l'attesa, nella sala d'aspetto sono venute alcune persone con patologie per le quali è stato attribuito un codice giallo che, secondo il mio modestissimo parere che giustamente è da verificare, in raffronto a quello che mi è stato attribuito, era eccessivo. Ciò ha quindi prolungato la mia attesa fintanto che mi sono sentita nello stato come suddetto ed ho preferito andare via e ho fatto tutte le visite e le radiografie in centri esterni ed a pagamento. Il che mi fa notevole rabbia viste le notevoli tasse che pago.

Patologia trattata
Forti dolori alla caviglia.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

POVERI PAZIENTI

Se ci fosse la possibilità di mettere zero al posto dell'1 per la valutazione, sarebbero tutti degli zeri. Nel mondo civile non esiste che una persona anziana diabetica e con un'infezione in corso con febbre a 40,5, venga lasciata su una barella per tre giorni di seguito distesa senza alcuna terapia attivata, neanche quella per il diabete. Una vergogna, per fortuna noi familiari abbiamo deciso di firmare per portare via mio padre, che nel frattempo nella notte aveva avuto anche un'ischemia coronarica, e solo l'intervento di un familiare di un altro "paziente" che si è messo a gridare per attirare l'attenzione di qualche medico, ha evitato il peggio.
Infermieri della serie "adesso le mando il collega", "adesso cambia il turno", adesso trovo qualsiasi scusa per non fare nulla, esempio: permettere ad un malato di non farsi i bisogni addosso, per non avere neanche il buon cuore di portargli un pappagallo. Comunque ho capito solo una cosa: LA SOLUZIONE MIGLIORE PER UN POSTO COSI' PESSIMO E' LA CHIUSURA TOTALE.
Unica nota positiva "la mensa": il personale è gentilissimo e il cibo ottimo. Peccato che neanche i medici e gli infermieri sappiano dare informazioni ai familiari dei pazienti per usufruire di questo servizio sicuramente comodo.
Altra nota positiva i "volontari", gli unici che davvero aiutano le persone che per sfortuna si trovano li dentro.
SEMPRE PIU' IN BASSO, SEMPRE PIU' IN BASSO.

Patologia trattata
Persona anziana e diabetica entrata con 40,5 di febbre per esiti da infezione.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Zero umanità...

Mia cognata ha dovuto ricoverarsi per fortissimi dolori all'addome. Al di là delle 10 ore di attesa, ciò che mi ha più amareggiato è stata la totale mancanza di umanità di alcune infermiere del reparto.
Non mi è mai capitato soprattutto in un ospedale che, dopo aver gentilmente chiesto un sacchettino per poter vomitare, mi si presentasse davanti il bidone dei rifiuti.. alla faccia dell'igiene, complimenti a queste 2 infermiere! Che dire.. sarà questa la loro concezione di pulizia..

Patologia trattata
Colecistite.
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