Pronto Soccorso Ospedale Brindisi

Paziente di 84 anni lasciata su una barella per 48 ore con attese estenuanti per fare i vari accertamenti, tra cui TC encefalo.
48 ore che l'hanno portata al decesso per arresto cardiaco poiché non ce la faceva più.
Personale infermieristico e medico stressatissimo e zero attenzione verso l'aspetto umano del paziente.
Trattamento Sanitario voto 0.

La nostra esperienza ahimè ha dell'incredibile... Portata al PS mia nonna di 85 anni con un dolore lancinante al polpaccio.. erano le 7:30 della mattina: diagnosi d'ingresso: frattura di femore. Nonostante mia nonna avesse riferito di non essere caduta e che il dolore era iniziato mentre dormiva (per la serie.. uno dorme e da disteso e si rompe il femore...), nulla da fare: per loro era frattura del femore.
RX eseguita alle 10:30 (tre ore dopo) con referto arrivato dopo 1 ora. Non era frattura di femore e nel frattempo mia nonna accusava fortissimi dolori sul lettino. Dopo un'infinità di solleciti, arriva il chirurgo Vascolare con diagnosi di Trombosi della arteria poplitea; alle 15:00 le fanno la trombolisi... ma ormai la gamba era in gangrena (dopo 8 ore di ischemia era il minimo). Da lì si sono sprigionate delle tossine che l'hanno fatta andare in insufficienza renale, coma e poi la morte.
Ecco la mia esperienza.

Nella vita bisogna avere fortuna anche nel trovare al pronto soccorso un medico all'altezza del posto che occupa. Mio padre (il fu... mio padre) non ha avuto questa "fortuna" quella maledettissima mattina del 29 marzo. Il medico di turno ha scambiato una ischemia acuta valutandola come strappo, tutto il resto e' stata un'odissea conclusasi nel peggiore dei modi.