Casa della Salute San Giorgio di Cervia

Mio padre, dopo due mesi di ricovero in ospedale per una caduta e poi infezione da Covid, è stato spostato qui per un periodo di riabilitazione. Ne è uscito messo peggio di quando è entrato. Poco o niente è stato fatto per riabilitarlo e, con la scusa che era poco collaborativo, è stato lasciato a letto per quasi un mese. Eppure noi figlie ci eravamo offerte di collaborare anche solo con la nostra presenza, che lo avrebbe stimolato a fare qualche sforzo in più - cosa che è avvenuta quando noi eravamo presenti. Alla signora Loredana che si è permessa di giudicare la nostra decisione di trasferirlo in una RSA, vorrei dire che non siamo andate affatto a panico quando abbiamo saputo della sua dimissione, anzi, ci siamo benissimo rese conto delle difficoltà che comportava lasciare in mano di una sconosciuta ( badante) un allettato di 80 anni, considerato il fatto che noi figlie abitiamo a 70 KM. di distanza e che non siamo infermiere. Qui riteniamo di aver perso un mese prezioso,
nonostante la mia richiesta di farlo trasferire in una struttura più idonea.

Al pronto soccorso per un problema di urine nel sangue non hanno gli stick per fare gli esami e nemmeno le medicine prescritte dal dottore che mi ha visitato - persona gentilissima come pure l'infermiera. Ma si può nel 2017 rimanere senza medicinali? In un posto tra l'altro pieno di turisti e quindi con problematiche probabilmente ricorrenti?