Casa di Cura Gretter di Catania

Dopo 8 giorni, la struttura sanitaria non è in grado di consegnare il referto e la radiografia; malfunzionamenti e continui rinvii sono la causa della mancata consegna del referto radiografico.
Al momento in cui l'esame è pronto, dopo 8 giorni per una semplice radiografia, il personale (sig.ra Marta) non ha la flessibilità di consegnare il referto dopo l'orario previsto, 1 ora oltre la chiusura (alle 17.30)!!!
Tutto ciò nonostante la richiesta di consegna sia motivata dalla necessità impellente di avere l'esito dell'esame, essendo trascorsi ben 8 giorni dal momento della radiografia.
ATTENZIONE E SENSIBILITÀ PER IL PAZIENTE PARI A ZERO.

Sono stata ricoverata in questa clinica per un intervento ai fibromi uterini e mi sono trovata benino.

Sono in clinica da ieri sera per un piccolo intervento.
Dopo essere stata portata alle 9.00 in sala operatoria, dopo più di mezz’ora di attesa mi dicono che, causa «urgenza», mi riportano in stanza... Ora, dopo 4 ore, sono ancora in attesa di sapere quando effettueranno questo intervento! Nessuna notizia! Nessun sa niente! Nessun mi dice nulla! E normale? Io lo trovo inammissibile.
Forse è vero, per loro siamo solo dei numeri. Almeno dare notizie, dopo 4 ore di attesa in stanza, sarebbe il minimo.

Le camere sono strette da essere asfissianti; il bagno incommentabile. I medici di guardia senza alcun rispetto.

Ho prenotato una visita con il dottor Lino Succi in regime privatistico, specificando la patologia e che vivendo fuori avrei preso un aereo per raggiungere la clinica. Mi è stato garantito che la visita sarebbe stata eseguita, salvo nella remota ipotesi in cui il medico sarebbe stato coinvolto in un‘emergenza.
La sera prima della visita mi viene confermato l’appuntamento. Tre ore prima della visita ricevo la chiamata in cui mi viene detto che il medico aveva appena avvisato che sarebbe rientrato dalle FERIE due settimane dopo, annullando tutti gli appuntamenti. Avendo spiegato che io ero appena arrivata all’aeroporto di Catania, mi dicono che potevano provare a vedere di richiamare il medico insistendo che questo sarebbe stato un “favore” che avrebbe fatto il medico solo per me. Poco dopo mi hanno richiamato dicendo che il medico non era reperibile e non c’erano sostituti. Sono ritornata a Treviso il giorno stesso. Non ho mai ricevuto delle scuse.

La clinica è discreta, ma il personale medico lascia a desiderare molto.
Sono stato operato di TURP dal prof. Mario Motta, il quale ha eseguito un intervento frettoloso, superficiale e da incompetente. Infatti si è limitato ad asportarmi un pezzettino di adenoma prostatico (invece di 19 come prescrive il protocollo), il cui esame istologico rivelava una neoplasia benigna. Invece era un carcinoma di alto grado che aveva invaso tutta la prostata, tranne quel pezzettino asportatomi.