Casa di Cura San Giorgio di Pordenone

Operazione di protesi dell'anca sinistra avvenuta presso il Policlinico San Giorgio di Pordenone il 27/10/2010. Dolori acuti al caricamento, terapia con antidolorifici proseguita per mesi (anche in RSA a Roveredo). Il 17/02/2001 rioperata a Monfalcone di borsite. Lamenta continui dolori al caricamento, impossibile terapia fisioterapica. Ad oggi 23/03/2011 i dolori persistono. A chi possiamo rivolgerci? Dopo quello che ho descritto ogni commento è superfluo..
Distinti saluti. Federico Tantillo

Dopo aver speso 125 euro di visita ortopedica dal dottor Neri, dove si riscontrava probabile infiammazione del tendine rotuleo da accertare tramite ulteriori esami quali RX e risonanza magnetica, mi trovavo a dover ripagare 120 per fare refertare i suddetti controlli allo stesso medico al fine di chiudere la diagnostica. A tale richiesta, mi sono rifiutato di pagare perché convinto che rientrasse all'interno del controlli richiesti per avere un quadro completo del problema.
Mi sento di dire che cifre di questo calibro per parlare 10 minuti con un medico, sono a mio modesto parere esorbitanti, soprattutto se richieste e se servono al medico per concludere una visita precedentemente pagata ed in attesa di accertamenti.

In seguito ad una ecografia, ho eseguito una serie di ultrasuoni e precedentemente una serie di sedute da osteopati, risultate inefficienti. Su consiglio del medico di famiglia faccio raggi x; in seguito a referto della RX mi consiglia una visita dall'ortopedico, avvenuta oggi 19/05/2022 nella vostra struttura.
La mia esperienza negativa va indirizzata solo ed esclusivamente all'ortopedico. Da subito un rapporto troppo confidenziale, mancanza di sensibilità, senza mascherina, la tovaglietta del lettino dove mi ha visitato era tutta stropicciata, credo quindi usata più volte.
Durante la visita ho dovuto chiedere come è? cosa dovevo fare per risolvere il mio problema?
Esperienza negativissima.
Mi dispiace, perché in questa struttura mi sono sempre trovato benissimo, cortesia, pulizia, e sensibilità!!

La gravidanza è stata volutamente portata a 42 settimane e 3 giorni. Fortunatamente è andato tutto bene a seguito di un cesareo. Il neonato non ha mai preso il ciuccio ma, per una dimenticanza, dopo essere stato lavato, pesato e controllato, ci arriva con il ciuccio in bocca rendendosi conto le ostetriche della cosa.
Il problema arriva dopo 2 settimane, che la madre é ancora in ospedale con febbre altissima di cui nessuno capisce il motivo, fino alla visita del primario, che vede una gravissima infezione al taglio cesareo.
La fuoriuscita del pus continua per altre 2 settimane.

Prenoto una visita. Mi danno la data del 12 febbraio. Il 21 gennaio ricevo una telefonata dalla clinica e mi si dice che la visita è anticipata ad oggi, 10 febbraio. Ci vado e.....non risulta alcuna visita! Addirittura mi dicono che il medico con cui ho prenotato, il lunedì non c'è mai. Peccato che io viva a Monfalcone! Diciamo che non è la strada dell'orto! Un pomeriggio perso, oltre a spese di benzina e autostrada.

Sono stata sottoposta a 3 interventi di neurolisi endoscopica e discolisi con ozono. Per errore mi avevano operato nel tratto di colonna sbagliato. Invece del dorsale, in quello lombare. Nello stesso disco sbagliato mi è stato infiltrato l'ozono per due volte in 4 mesi, con risultato disastroso. Ho il disco completamente disidratato, che non regge nessuno sforzo. Il dottore non ammette l'errore, l'ospedale non ne vuole sapere. Mi sento danneggiata e completamente ignorata.

Ecografia con la dottoressa Patrizia Garlatti, che scambia per grasso un evidente laparocele che, ovviamente, è peggiorato finché un altro medico lo ha diagnosticato.
Frettolosa (nonostante gli 80 euro pagati), non ha approfondito l'esame pur sollecitata da me, dando per certa la sua diagnosi.
Qualcuno dovrà assumersi le conseguenze di questo errore madornale.