Casa di Cura San Michele di Albenga

La disorganizzazione e l'improvvisazione regnano sovrane. All'arrivo, nessuno mi ha considerato e ho perso un giorno intero senza fisioterapia nè visite, sequestrato in camera e sgridato se mettevo il piede in corridoio, perchè nessuno mi ha detto che ci vuole il braccialetto verde di libertà vigilata per muoversi. Nessuna programmazione per i giorni successivi. Ad ogni richiesta di assistenza la risposta veniva ore dopo, o non veniva affatto, indipendentemente dalla gravità del problema. I fisioterapisti sarebbero anche bravi e lavorerebbero efficacemente se ce ne fossero. Purtroppo hanno fino a 20 pazienti ognuno e sono costretti a riempire i vuoti con esercizi generici di braccia e spalle, che niente hanno a che vedere col recupero delle gambe. Salvo poi a fornire interventi personalizzati a pagamento nella stessa struttura. Dei 15 giorni previsti per la palestra riabilitativa, inoltre, me ne sono stati concessi solo 6. Il personale in mensa è demotivato, a volte sgarbato ai limiti dell'insolenza. Nessuno li ha preparati a capire che hanno a che fare con anziani debilitati fisicamente e psicologicamente da una pesante operazione. Il degente non è al centro delle attenzioni, ma trattato come se non avesse diritti né esigenze proprie.

A seguito di intervento anca effettuato al GSL Albenga (esperienza molto positiva), sono stata 8 giorni alla San Michele per riabilitazione, Questo e' quanto la sottoscritta ha appurato e gia' segnalato a chi di dovere, durante il ricovero:
- assistenza medica non adeguata
- assistenza infermieristica scarsa
- riabilitazione sufficiente, ma non c'e' una visione globale della persona, e viene trattata solo esclusivamente la parte operata.
- in generale maleducazione, provocazioni da buona parte del personale.

Può essere adatta alla lungodegenza, ma non certo a pazienti nel post-operatorio.

Il personale medico non sa leggere, o non ha letto, le analisi portate, risultato: netto peggioramento del paziente. Cosa invece fatta poi al Santa Corona, ove con cure adeguate hanno potuto determinare un recupero dei danni arrecati dall'ictus.