Centro Prelievi Bambino Gesù

Pensavo che l'emergenza Covid fosse finita ma ho scoperto che è ritornata. O meglio fa comodo che sia così. Ho fatto una curva insulinica e glicemica a marzo 2025 senza appuntamento. A maggio siamo tornati per mia figlia di 13 anni e la scoperta è stata che dobbiamo prendere l'appuntamento. Quindi giornata persa. Accampano scuse del tipo: ci sono poche poltrone per aspettare. Falso, visto che quando le ho fatte io non c'era nessun'altro a farle (le curve come analisi sono molto rare), infatti le infermiere erano disorientate e impacciate nel cercare la strumentazione e nell'approntare il piano dei prelievi e ciò dava riscontro della rarità della richiesta dei pazienti di fare questo tipo di analisi. Addirittura mi avevano detto che se avessi trovato occupate le poltrone potevo andare in sala d'attesa e ritornare ogni mezz'ora per i prelievi. Quindi tutte scuse. Diciamo che fare le curve per questi "infermieri" è sacrificante visto che come è capitato a me dovevano conciliare la loro pausa caffè con i miei prelievi scadenzati. Infatti le ho viste palesemente indispettite. Probabile che si siano lamentate con la direzione e sono ritornati con la regola dell'appuntamento. Inoltre la sala prelievi è un carnaio, con ore e ore di attesa. Peggio di una svendita o dei saldi.

Il 27 ottobre ho portato mia figlia di due anni a fare un prelievo.
Struttura bellissima e pulita, ma a parte questo non mi è piaciuto niente. Innanzitutto è stato già un problema registrare la richiesta allo sportello, e poi un'attesa lunga più di un'ora.
Siamo entrate ci hanno accolte la dottoressa che ha fatto il prelievo e la sua assistente. Mia figlia ha avuto subito paura, nè un sorriso nè una parola carina. Mi hanno fatto sedere e le hanno messo subito il laccio emostatico al braccio. Lei piangeva già dalla paura, l'assistente ha continuato con le sue maniere poco carine. Appena messo l'ago non hanno trovato la vena, quindi hanno dovuto muovere la farfallina con l'ago sotto pelle fino a trovare la vena. La bambina dal dolore e dalla paura si è irrigidita e alla fine gli è uscito l'ago dal braccio. Mi hanno liquidata dicendomi "Signora se il sangue che abbiamo preso non è sufficiente, la chiamiamo e in caso torna per un altro prelievo". Il giorno dopo la bambina ha il braccio livido e gonfio, e ancora piange dal dolore. Speravo di trovare persone più predisposte ai bambini e con maggiore professionalità. Che delusione, mai più!