Dermatologia Ospedale Belluno

Innanzitutto in segreteria non si sono tenuti la copia del pagamento del ticket, si sono limitati a mettere il numero di chiamata, che non so che senso abbia avere un appuntamento e poi dare un numero come al banco salumi. Dopo un'ora di ritardo, la dottoressa scocciata mi ha chiesto di spogliarmi in fretta perché era in ritardo. Dopo avermi chiesto perchè dovevo fare questa visita, mi ha guardato da un metro senza controllare un nevo da vicino. Mi ha chiesto di rivestirmi più in fretta di quando mi sono spogliato e che avrebbe chiamato il mio medico di base per non prescrivermi più queste visite. Questa è stata la visita. Mi chiedo che senso abbia pagare queste persone per una visita del genere.

Mai vista una cosa così, la dottoressa sbuffava , quando le veniva comunicato che c'erano altri pazienti se ne è uscita con un: ancora... Le infermiere chiacchieravano di stupidaggini, intanto che venivo medicata c'era un via vai incredibile.
Un suggerimento per tutti: un po' di umanità e rispetto per il paziente che, se si trova qui, non è suo volere.

Inadeguati per diagnosi, assistenza, cura e comunicazioni inerenti l'andamento della situazione trattata.
Il 28 dicembre, dopo 2 mesi di cure ambulatoriali e domiciliari con ipotesi di diagnosi di vasculite ulcerosa a nostra mamma, portata al Pronto Soccorso e finalmente sottoposta ad un eco- doppler arterioso, viene diagnosticata un'ischemia vascolare: qualche possibilità di sopravvivenza esclusivamente con l'amputazione dell'arto.
Nostra mamma il 28 dicembre 2015 aveva compiuto 94 anni.
Il 30 dicembre ha subìto l'amputazione della gamba sinistra.
Il 2 gennaio 2016 è morta!