Ginecologia Oncologica Istituto Tumori Regina Elena

 
4.0 (18)

Recensioni dei pazienti

3 recensioni con 2 stelle

18 recensioni

 
(9)
 
(5)
 
(1)
 
(3)
1 stella
 
(0)
Voto medio 
 
4.0
 
4.4  (18)
 
3.6  (18)
 
4.1  (18)
 
4.0  (18)
Torna alla scheda

Filtra per malattia, intervento, sintomo

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
Inviando il modulo si dichiara che quanto scritto corrisponde al vero e si assume responsabilita' legale in caso di commenti falsi. L'invio di commenti non veritieri positivi o negativi costituisce reato.
3 risultati - visualizzati 1 - 3  
 
Per Ordine 
 
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pessima esperienza

Sono rimasta molto delusa dal comportamento del prof. E. Vizza in quanto, dopo aver scelto di essere seguita da lui, mi sono sentita abbandonata nel momento in cui si è ripresentata una recidiva che ritengo non sia stato in grado di gestire. Non è mai stato disponibile nel momento in cui ho chiesto il suo aiuto, mai una risposta ad un mio messaggio. Molto bravo in sala operatoria, ma per il resto assolutamente non lo consiglio.

Patologia trattata
K cervice.
Istero-annessiectomia radicale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Pessima esperienza

Mi sento in dovere di dare la mia recensione e raccontare di questa esperienza, perchè credo che certe cose non debbano passare in sordina e che sia bene che i pazienti che passano sotto certi medici, debbano sapere a cosa possono andare incontro. Non farò nomi specifici perchè in questo luogo probabilmente non è il caso, anche se per alcuni sarei molto tentata di farlo.
L'esperienza è andata avanti attraverso errori ed approssimazioni, in cui, in ciascuno step successivo, il medico di turno smentiva l'altro.
Con una colposcopia/vulvoscopia è stata rilevata una lesione precancerosa di tipo/stadio VIN2 con conseguente necessità di intervento di rimozione in Day Surgery. Nonostante mia madre lamentasse prurito su entrambi i lati della vulva però, in quella sede di colposcopia, fu effettuata biopsia su un solo lato della vulva, che riportò per l'appunto tale referto.
In sede di pre-intervento, mia madre si premurò di avvisare e specificare alla dottoressa incaricata dell'operazione, che il prurito era ugualmente intenso anche sulla lesione dall'altro lato, quella che (non si sa per quale motivo) non era stata analizzata da biopsia.
Una volta tornata a casa, post intervento, mia madre si è subito accorta che era stata rimossa solo ed esclusivamente la lesione analizzata dalla biopsia, lasciando al loro posto intatte sia l'altra da lei segnalata che una nuova lesione che si poteva scorgere ad occhio nudo, ironia, esattamente subito dopo l'ultimo punto di sutura.
Sarebbe già abbastanza sconcertante, ma in realtà a questo punto il meglio deve ancora venire.
Al ritiro dell'esame istologico ci comunicano che, purtroppo, lo stadio non era di VIN2 bensì di VIN3 e che quindi era necessario reintervenire. La stessa dottoressa ci riceve alle 8.00 di mattina per il ritiro di tale referto. Con l'occasione mia madre le fa presente di essersi accorta che nessun intervento era stato operato sulle altre due lesioni presenti, facendo inoltre presente l'ancora fortissimo prurito in quelle sedi. Le chiede quindi se cortesemente potesse controllare lei stessa, ma la dottoressa si rifiuta di rivisitarla in quel momento perchè "stanca per aver fatto il turno di notte" (citazione testuale) e la rimanda a casa suggerendole di richiamare il CUP e di prenotare una nuova visita (coi tempi del CUP che tutti conosciamo). Oppure eventualmente una visita con tempi più brevi in INTRAMOENIA (a pagamento). Nel frattempo suggerisce intervento laser per reintervenire sulla lesione operata scoperta di stadio più avanzato (VIN3).
Nonostante gli eventi ed gli atteggiamenti non fossero molto incoraggianti, decidiamo di affidarci (cosa dovrebbe fare un paziente?) e prenotiamo l'intervento laser suggerito.
Il giorno dell'intervento mia madre si presenta sempre al Regina Elena (vorrei sottolineare che si tratta di tutti medici dello stesso reparto e stessa equipe) e stavolta il medico incaricato del laser era un altro medico del reparto. Il dottore, dopo accurata visita, si rifiuta di eseguire il laser, in quanto secondo lui tecnica sbagliata per tale stato di patologia e soprattutto (finalmente) per la presenza delle altre lesioni (giudicate da lui abbastanza avanzate) che mia madre fino a quel momento aveva cercato invano di segnalare.
A questo punto abbiamo gettato la spugna, consapevoli della totale mancanza di affidabilità, cura e professionalità che muove quell'equipe e ci siamo rivolte altrove.
Ad oggi mia madre è stata rioperata in un altro ospedale ed ha subìto un intervento molto invasivo, "grazie" al tempo passato e perso dietro l'approssimazione e la mancanza di professionalità che ci siamo trovati davanti.
Ringrazio il Dott. Mariani (ed in questo caso mi sento di fare specificatamente il nome, visto che si tratta di un commento positivo), che in tutta questa storia è stato l'unico medico attento e scrupoloso. Purtroppo in un contesto per noi da sconsigliare vivamente.

Patologia trattata
Lesione intraepiteliale vulvare precancerosa (VIN3).
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Nota negativa

Sfortunatamente non ho avuto affatto un'esperienza positiva con il dr. Vizza. Dopo una visita in intramoenia dove ha criticato tutti i colleghi cui mi ero rivolta precedentemente, ha stilato un programma impeccabile oncologicamente (exeresi utero e ovaie per via laparoscopica, esame estemporaneo sul tumore e decisione intraoperatoria per svuotamento linfonodale in base al risultato dell'estemporanea) e fissato la data per l'intervento. Peccato che il giorno dell'intervento lui non sia passato neanche per sbaglio in sala operatoria, non sia stato seguito il suo programma dal collega e quindi niente estemporanea e niente svuotamento linfonodale. Dopo 15 gg. ho ricevuto la telefonata, piuttosto inattesa, dalla radioterapista, che mi ha fissato l'appuntamento per iniziare il ciclo di radioterapia. In quell'occasione ho scoperto che il tumore era molto più aggressivo del previsto e che non disponevamo di informazioni sui linfonodi, dal momento che non erano stati neanche bioptizzati. Per i protocolli internazionali avevo quindi necessità di fare un ciclo di 30 sedute di radioterapia, che purtroppo avrei iniziato in ritardo dal momento che l'attesa superava i 3 mesi. Mi sono recata dal dr. Vizza che non ricordava nulla e non aveva presenziato al DMT in cui era stata presa la decisione della radioterapia e mi ha garantito di chiamarmi il giorno dopo appena valutato il caso e la cartella clinica. Sto ancora aspettando....

Patologia trattata
Carcinoma endometriale.
3 risultati - visualizzati 1 - 3