Malattie infettive Ospedale Carle di Cuneo

 
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Recensioni dei pazienti

6 recensioni con 5 stelle

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Trattamento a base di penicillina

Sono rimasto sorpreso dall'efficienza e dal livello professionale delle persone con cui ho avuto a che fare.

Patologia trattata
Infezione del sangue.
Voto medio 
 
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Ringraziamento

Desidero ringraziare pubblicamente tutto il personale sanitario dell’ospedale Carle di Cuneo e del reparto Malattie infettive. Ringrazio medici, infermieri e operatori sanitari non solo per l’assistenza ricevuta, ma per “come”. Vorrei spezzare una lancia anche per i pasti provenienti dall’esterno: durante i 6 giorni di permanenza non mi è mai stato servito lo stesso menu, certamente criticabile da coloro che si aspettano una cucina stellata, ma assolutamente dignitoso. Per ultimo, volendo testimoniare la mia gratitudine con un piccolo e insignificante contributo, l’infermiera interpellata mi ha gentilmente risposto che non era il caso e che loro sono pagati per fare il loro lavoro.
Io spero che qualche politico, che magari ha vissuto un’esperienza simile alla mia, consideri di proporre un trattamento al livello dell’alto valore sociale da loro svolto.
Mi sento fortunato di poter contare nel bisogno sulla Sanità italiana.
Con gratitudine.
Giovanni Simonetto

Patologia trattata
Coronavirus.
Voto medio 
 
5.0
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Fantastici

Competenza, gentilezza, disponibilità e umanità eccezionali.
Ringrazio e abbraccio tutto il personale che mi ha avuto in carico e non.
Non vi dimenticherò mai.

Patologia trattata
COVID-19.
Voto medio 
 
5.0
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Pulizia 
 
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Lichen genitale

Ho messo il punteggio massimo perchè ho sentito le opinioni di persone che hanno frequentato questo reparto e sono soddisfatte. Conosco la struttura ospedaliera di Confreria perchè spesso accompagno familiari al controllo in oncologia dermatologica e non posso che dirne bene a 360°. Ma ora devo porre una domanda che mi riguarda personalmente, ed è molto importante e causa grande dolore fisico e psicologico: ho beccato una patologia rara, il lichen scleroatrofico vulvare, per cui chiedo se in questo reparto viene affrontata questa patologia sia a livello di cura, sia a livello burocratico, cioè l'iscrizione nel registro malattie rare, esenzioni ecc.
Spero vivamente in una risposta. Grazie di cuore.

Patologia trattata
Lichen scleroatrofico vulvare.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Reparto infettivi

Sono dal 2004 in cura presso il reparto "infettivi" di cuneo per infezione da HIV. Non posso che parlarne bene!!!! Professionalità ed umanità sono le doti che distinguono questo reparto, dal primario, persona eccellente, a tutti i medici, in "testa" le dr.sse Mascolo e Giovannoni e, a seguire, tutti gli altri!
Le infermiere sono deliziose. DIMENTICAVO..... SABRINA, sei fantastica!
Grazie. F.C.

Patologia trattata
INFEZIONE DA HIV.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

commento

Nel reparto malattie infettive si perde il privilegio della libertà e ci si ritrova in cella. Ci ho passato 22 lunghissimi giorni all'inizio del 2010. Le cure sono state efficaci e la presenza assistenziale costante. Ci sono televisore (non digitale terrestre però), frigorifero e telefono per ricevere chiamate. Io ho ottenuto di portare il mio pc con la mia connessione ad internet e ho passato così le giornate. Tutto sommato è come una stanza d'hotel, ma ho alcune critiche, che già facevo ai medici in quei giorni.
Innanzitutto il personale infermieristico è cortese, ma con eccezioni sgradevoli. su una dozzina di infermieri che ho incontrato in quelle tre settimane, un paio erano scortesi e rudi, come anche un paio di medici. Il primario è passato una volta sola ma è una persona d'oro, professionalmente e umanamente.
I medici passano solo una volta al giorno ed è secondo me troppo poco.
Il cibo è buono e abbondante: a mia richiesta le porzioni sono state aumentate e i miei familiari potevano portarmi cibo extra da fuori perchè non sono diabetico e non avevo problemi aggiuntivi.
Credo però che i pazienti segregati meriterebbero un po' più di sostegno psicologico, e non solo "goccine" per dormire come mi veniva sempre proposto e sempre rifiutavo. Nel totale isolamento dopo pochi giorni si perde il senso della terza dimensione e le pareti gialline della stanza sembrano venirti addosso e schiacciarti. Il reparto sarebbe perfetto se venisse fornito ai pazienti uno psicologo che due-tre volte la settimana facesse visita ai pazienti, per chiacchierare un po'. Gli ospedali hanno questo problema: tutti ti dicono le cose, ma nessuno ti ascolta. Alla fine sei solo un emocromo e non più un uomo. Io credo che il reparto dovrebbe attivare una persona che faccia visita ai malati, non dal vetro, ma in camera. E' vero che la maggior parte di degenti è infettiva e pericolosa, ma con le dovute precauzioni il malato si sentirebbe meno solo nel ricevere visite che non siano soltanto per piantare in vena aghi o somministrare amare medicine.
In fondo incontrare i propri parenti dal vetro, come in carcere, è un'esperienza agghiacciante. Dio abbia in gloria tutto il personale e tutti i pazienti di questi reparti.

Patologia trattata
sospetta tubercolosi.
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