Oncologia B Policlinico Umberto I
Recensioni dei pazienti
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Disorganizzazione
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ci sono persone di grande sensibilità e competenza, ma è innegabile che la prima cosa evidente di questo reparto è la disorganizzazione e l'antipatico passaggio di volta in volta con medici diversi che non crea continuità in un percorso già difficile ed emotivamente forte. Andare dall'oncologo non è mai il massimo. Spiegare ogni volta la storia, i momenti e le fasi non fa sentire la persona sempre pienamente monitorata, se non per degli esami oggettivi.
Nel mio percorso di quasi 5 anni ho incontrato medici capaci e attenti (Naso, Caprio, Scaglioli) e medici da bannare, altri completamente privi di empatia (la Mezi), dote fondamentale per persone emotivamente in difficoltà.
Negativa
Reparto disorganizzato, il paziente viene affidato di volta in volta a personale diverso, spesso tirocinanti. Poco empatici e pronti a scaricare il paziente alla prima occasione...
Assistenza pessima e completa mancanza di empatia
Abbiamo affidato mio padre alle cure del dott. Cortesi e del suo staff (dott.ssa Trinca), dapprima nel privato e poi passando al pubblico. Se nel privato, quindi pagando, era già difficile reperire Cortesi per un appuntamento datoci anche dopo un mese e oltre, nel pubblico le cose sono terribilmente peggiorate.
Dopo aver tentato varie cure e chemioterapie, delle quali l'ultima si è rivelata deleteria per mio padre comportando gravi conseguenze sia a livello fisico che cerebrale (comprovato da documentazione medica), abbiamo avvertito lo staff anche dei gravissimi attacchi di panico e depressione di mio padre. Nonostante questo, il dott. Cortesi, quando non c'era piu' nulla da fare per la malattia di mio padre, non ha esitato a dirgli che gli mancavano poche settimane di vita con una freddezza disarmante (era presente anche mia madre). C'ero io fuori ad aspettare mio padre, che è uscito dall'appuntamento in lacrime. Da quel momento mio padre ha sofferto moltissimo, smettendo di combattere ed aspettando la sua morte contando i giorni. Premetto che mio padre è stato un bravo medico, empatico ed amato da tutti i suoi pazienti, che ce lo hanno dimostrato anche dopo la sua morte. Purtroppo non ha ricevuto lo stesso trattamento dai suoi colleghi. Capisco che legalmente si debba dire la verità a un paziente terminale, ma si poteva dire a mio padre che non si poteva determinare in quanto tempo sarebbe accaduto...
Con questa recensione spero di evitare ad altri malati e familiari di patire quello che ha patito mio padre e tutti noi familiari.
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