Ortopedia Sacro Cuore Don Calabria

Sono stato operato il 28.05.2018 dal dott. Marco Bonomo e suoi colleghi (di cui non conosco purtroppo i nomi) per calcagno di Haglund con tendinopatia inserzionale dell'achilleo.
Da anni soffrivo di forti dolori al calcagno dopo ogni partita di pallavolo tra amici. Ad oggi, dopo 6 mesi dall'intervento, i dolori sono regrediti dell'80%, - miracolo!!! Posso di nuovo giocare senza dover stringere i denti dal dolore, é una gioia grandissima, sono ringiovanito di 10 anni.
Ringrazio di cuore tutti, gli ortopedici dott. Bonomo e colleghi, la dottoressa anestesista, gli infermieri. Complimenti per la vostra professionalità.

Marco Cadamuro - Bolzano

PS: avrei voluto nominare tutti gli "angeli"che hanno fatto il miracolo, ma non appaiono purtroppo nella cartella clinica.

Infermieri, medici, personale cucina e della palestra si possono descrivere solo con una parola: ANGELI.

Operata per la seconda volta, intervento di ARTROLISI del 29 giugno 2022.
Reparto in buone condizioni, pulito. Non discuto sull'eccellenza in campo operatorio, basterebbe però un po' più di relazione DA PARTE DEI CHIRURGHI con i pazienti. In 9 giorni di ricovero non si è mai presentato chi mi ha operata. Il dottore che passava al mattino, mai visto perché ero sempre a riabilitazione... Chiesto più volte un colloquio, nessuno si è fatto vedere. Basterebbero 5 minuti... Poi per grazia ricevuta ho scoperto chi mi ha operata la prima volta: era venuto a parlare con la mia vicina di letto sua paziente e ho potuto parlare con lui... Ma del mio chirurgo di fiducia Dott. Zorzi neanche l'ombra. Che dispiacere!
Un encomio all'equipe di riabilitazione, davvero BRAVI!

Il 13/04/2013 mia figlia è stata operata dal dr. Manganelli (leggo ora dalla cartella clinica). dopo prelievo da cresta iliaca controlaterale di sangue midollare mediante RECOVERY CELL.
Peccato che non ci sia stato fatto parlare con nessuno e solo ora so da chi è stata operata. Capisco il problema Covid, ma qualche notizia avrei gradito averla al momento delle dimissioni, anche su eventuali controlli, tipo di riabilitazione, tempi previsti di recupero ecc. Invece niente. Sarei veramente grato per alcune risposte, che credo doverose. Anche se il nostro referente dr. Zorzi (primario della clinica) a novembre 2022 ci informava di circa due mesi di attesa vista l'urgenza; poi i mesi sono stati circa sei, per scoprire che sarebbe stata operata da un altro dottore, che non ho avuto il piacere di conoscere e spero bravo. Per concludere, dopo 40 giorni è ancora con stampelle e tutore.
Levati Alessandro

Sono entrata in ospedale alle 6.30 di mattina, mi hanno dato la stanza alle 12.20 e mi hanno operata alle 18.00 di sera senza che nessuno si degnasse di dire qualcosa. Inoltre non mi ha operata il medico che mi aveva visitato. Sono quindi stata dimessa il giorno dopo alle 9.00 in fretta e furia per liberare il letto, nonostante la sera prima avessi fatto l'anestesia totale. Sono oberati di lavoro in questo reparto, è vero, ma io mi sono sentita un numero.

Intervento Lipogems ad entrambe le ginocchia di luglio 2022 eseguito in libera professione per evitare una attesa di 18 mesi. Il giorno del trattamento in sala d'attesa con me c'erano pazienti provenienti da altra regione, oltre a quelli del Veneto, la cui attesa era stata massimo di 6 mesi, e paganti solo il ticket perché in convenzione. Alla mia richiesta di chiarimenti, la Direzione sanitaria mi ha risposto che il budget della regione Veneto per questi trattamenti è limitato, cioè basso, mentre invece le altre regioni pagano.. E quelli che erano della regione? Con comunque un tempo minore dei mie 18 mesi prospettatomi? IO LE TASSE PER IL SSN LE PAGO IN VENETO!! E mi ritrovo pazienti da fuori regione che hanno la precedenza, e non di poco. Discriminazioni inaccettabili. Ho pagato 3000 euro, e oltretutto non ho riscontrto alcun beneficio! Purtroppo mi sono fidata dei vari servizi pubblicitari televisivi che tanto decantavano il trattamento Lipogems...

Sono il figlio di una paziente da Voi ricoverata per un'operazione al femore; la signora ha 90 anni ed è non autosufficiente (viene da una casa di riposo).
Sono stato informato del suo intervento quando mia madre era già in sala operatoria.
Il giorno seguente mi presento per sapere delle condizioni della madre, ma al citofono del reparto non risponde nessuno (se non serve potete toglierlo!) e non si presenta nessuno alla porta per più di un'ora. Non pretendevo di entrare in reparto, conoscendo le problematiche del momento, ma ve ne state approffitando?
Come figlio volevo solo sapere come era andata l'operazione e sapere se stava bene. Credo che un pò di sana educazione e rispetto nei riguardi di pazienti fragili e e dei loro famigliari...

La mia esperienza è stata purtroppo pessima.
Hanno lesionato il nervo safeno del ginocchio durante l'operazione. Danno irreversibile, dolori continui e nessuna soluzione.

Assistenza imbarazzante, sono stata chiamata il giorno prima per subire il 4° intervento ad un ginocchio perché i primi 3 non hanno funzionato; mi hanno fatto attendere 7 ore prima di darmi una stanza. Mi hanno operato non dicendomi con precisione quale sarebbe stato l'intervento e una volta finito nessun dottore si è degnato di darmi qualche chiarimento. Passo la notte all'interno dell'ospedale ed il giorno dopo passo tutta la mattina a fare visite, perché gli ortopedici che mi hanno operata erano introvabili e nessuno sapeva il da farsi... e nel giro di 5 minuti vengo dimessa e fatta uscire dalla camera senza neanche farmi mangiare il pranzo che mi era stato portato, perché la stanza serviva per un altro paziente. Mi viene detto che però già dal pomeriggio avrei dovuto cominciare fisioterapia ed arrangiarmi nel trovare qualcuno che me la facesse. In tutto ciò io non abito a Negrar ma a 3 ore di macchina.