Ospedale del Mare di Napoli
Recensioni dei pazienti
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Ospedale pessimo...
Mia zia è stata ricoverata d'urgenza per un’infezione alle vie urinarie e i medici sono giorni che non ci danno notizie, non rispondono ai numeri forniti e... noi qui che aspettiamo in balia non si sa di cosa!
Reparto neurochirurgia - prof. Catapano
Competenza eccellente del professore Giuseppe Catapano e bravi anche i dottori della sua equipe del reparto di neurochirurgia.
Asportato completamente il glioma, ripresa fisicamente bene, ora sono sottoposta a chemio-radioterapia.
Pronto soccorso a due facce
Accuso fitte acutissime per un'infiammazione del nervo femorale. Devo ricorrere per due volte al pronto soccorso. La prima esperienza, positivissima. Valutato con codice giallo, accedo immediatamente alle cure. Vengo assistito in maniera perfetta: "Non si preoccupi, lei non esce da qui se ha ancora dolore". Ed è andata così.
Situazione analoga qualche tempo dopo, ma con esito disastroso. Vengo valutato questa volta con "codice verde". Passa un'ora prima di essere visto da un medico, due prima che vengano realizzati esami. Inutilmente comunico che il mio problema era stato valutato dai colleghi come infiammazione del nervo femorale. Il trattamento farmacologico è assolutamente inefficace ed il medico che mi ha in carico praticamente mi manda via nello stesso stato di dolenza che avevo all'ingresso del reparto.
Eccellenze anche in Campania
Mi sono ricoverata all'Ospedale del Mare per una serie di esami, premetto che abito a Battipaglia. Dopo solo tre giorni di degenza ed indagini, esco dall'Ospedale del Mare con una diagnosi certa e sicura. Ci tenevo a segnalare la professionalità, competenza ed umanità, doti che purtroppo mancano in tanti ospedali, del Primario del reparto Oncologia Dott. Bruno Daniele, del Chirurgo Toracico Dott. Mario Di Stasio e in ultimo, ma non per ULTIMO, la grande passione e professionalità che contraddistinguono tutto il personale del reparto di oncologia. Ringrazio vivamente tutti, consiglio a chiunque avesse bisogno di non andare molto lontano per avere il meglio della Sanità.
Grazie, grazie,
Silvia Guarino
Ernia crurale strozzata
Sono stata operata di ernia crurale strozzata dal dott. Paolo Falco. Mi sembra doveroso evidenziarne il garbo, l'estrema professionalità in tutte le fasi dell'intervento, anche senza sottrarsi alle spiegazioni ed ai chiarimenti richiesti.
Il dott. Falco rappresenta senza dubbio un valore aggiunto dell'Ospedale, in grado di sopperire alla mancanza di tatto, cortesia ed educazione di alcuni dei soggetti del personale paramedico.
In definitiva lo consiglio vivamente: non ho avuto alcun tipo di problema dopo l'operazione.
Cardiologia
Sono stato inviato al pronto soccorso dopo visita cardiologica domiciliare per fibrillazione atriale in corso. Eseguito elettrocardiogramma e confermata la diagnosi. La dottoressa responsabile contestava che la procedura indicata dal mio cardiologo non era corretta. Venivano fatti due prelievi, mattina e pomeriggio, per accertare gli enzimi e poi rimandato a casa. Qualche giorno dopo, con sopraggiunto affanno e debolezza, visitato al Monaldi accertavano un diffuso versamento pleurico e una dilatazione ventricolare, ricoverandomi in pneumatologia e iniziando un'adeguata terapia farmacologica e poi, dopo oltre un mese, sottoponendomi ad una cardioversione. Se mi fossi limitato al trattamento dell'ospedale del Mare, probabilmente avrei rischiato fatali conseguenze.
Ufficio prenotazioni
Un primo MALE va al fatto che per fare una prenotazione devo recarmi di persona.
Stamattina 04/01/2019 con mia sorella ho raggiunto l'ospedale perché dovevamo prenotare tre visite otorinolaringoiatriche.
Una signorina gentile al banco ci ha dato un numero e alla nostra perplessità ci ha assicurato che un numero andava bene anche se erano tre visite.
Arrivato il nostro turno, l'impiegata dello sportello 5 si è lamentata che avevamo un solo numero ed erano tre visite. Le abbiamo spiegato ciò che era successo e lei appariva meravigliata, tanto che lo ha detto anche ad una sua collega che era alle sue spalle.
Le ho passato l'impegnativa per mio marito e mi ha chiesto un documento di riconoscimento di mio marito perché non usciva dall'applicazione; io non avevo il documento né mi era stato richiesto quando ho telefonato.
Così mi chiede tutte le generalità e procede, le ho chiesto di prenotarmi un lunedì, mi ha risposto solo venerdì e mercoledì, opto per il mercoledì. Mi dice allora ad Aprile, io le chiedo il 10 o il 17, non si cura di me, non mi risponde stampa, spilla e mi passa il foglio. Io per la seconda volta chiedo per quando ha prenotato e lei risponde :"È scritto sul foglio".
Controllo e la prenotazione era per il 24 aprile; le replico che non è possibile per quella data perché non sono in Italia.
Con aria scocciata mi chiede "quando torna?". Le rispondo il 2 maggio, così mi prenota per 8 maggio.
Sono molto risentita del comportamento di questa impiegata, chi sta allo sportello deve essere gentile e disponibile.
Conferma che in sanità c'è molto da fare. Se ci fosse la meritocrazia come nel resto dell'Europa, qualcuno resterebbe a casa sì, ma le cose funzionerebbero, d'altronde la sanità è un servizio.
Agnese Cuciniello
Un grazie di cuore
Dopo vari ricoveri e visite specialistiche, mi sono decisa ad andare all'Ospedale del Mare.
Lì finalmente hanno messo fine alle mie fibrillazioni.
Un grazie di cuore al dott. Ernesto Grasso per la sua umanità e disponibilità.
Per la prima volta mi sono sentita coccolata come andrebbe fatto.
Grazie a tutto il team per l'educazione, il senso di responsabilità e l'attenzione data ad ogni singolo paziente.
È vero quello che scrivo dovrebbe appartenere alla normalità, ma posso assicurarvi che non è così.
Grazie a voi credo che le cose possono cambiare, e soprattutto migliorare.
Continuate così. Buona vita a tutti.
Con stima profonda,
Anna Sarnacchiaro
Cardiologia, Pneumologia, Diabetologia
Bravissimi tutti.
Mia mamma è stata ricoverata per dispnea e scompenso cardiaco. Hanno scoperto che è diabetica e tante altre cose. Fortunatamente mia mamma è rinata.
Un grazie in particolare alla dottoressa Oliviero, diabetologa cortese, gentile e bravissima.
Reparto Maxillo Facciale
Struttura con una bella facciata. Ci sono piú guardie giurate che infermieri. Ricoverano ammalati che se finiscono allettati se la devono vedere da soli con il letto. Soprattutto nel reparto di chirurgia 5° piano, dove ho avuto personale esperienza. Umanità zero, un paziente allettato stremato dal 3° intervento subìto, chiede ad una infermiera di poter cambiare posizione e gli viene risposto DORMITE. Ricevo una telefonata del malcapitato alle 4.00 del mattino senza capire l'interlocutore cosa dicesse, mi sono quindi precipitato avendo il numero di cellulare dell'altra persona in stanza che ha provveduto personalmente a chiamare l'infermiera,che é intervenuta dicendo che la persona allettata era senza la cannula dell'ossigeno e che non aveva usato il pulsante per chiamare l'intervento infermieristico di guardia (peró guarda caso era riuscita a mettersi in contatto tramite cellulare con la famiglia a 60 km. distante dall'ospedale). Per non dire della giustificazione dei medici riguardo al fatto che l'ammalato avesse contratto un batterio pseudomonas da sala operatoria come niente fosse, parlando con familiari di pazienti in terapia intensiva che erano affetti dallo stesso batterio.
Pronto Soccorso
Mio padre, malato cronico di diverse patologie, è entrato in Pronto Soccorso domenica 8 Ottobre a seguito di astenia e dispnea.
Triage tutto sommato adeguato, è stato portato in codice rosso.
Trattato e stabilizzato, ma con ancora affanno, è stato lasciato su una barrella, abbandonato da tutti, con sintomi della polmonite ingravescente, senza ossigeno, senza nessuna terapia in atto, senza poter parlare e confrontarsi con qualcuno. L'unico collegamento con il mondo esterno era il suo telefonino, dal quale riceveva le chiamate ansiose mie e di mia madre.
Abbiamo assistito ad un rapido decadimento delle sue funzioni vitali.
Solo dopo 16 ore dal ricovero gli hanno somministrato l'ossigeno, perché lui lo ha chiesto (e mio padre non chiedeva nulla, sopportava e basta), e gli hanno messo una flebo (credo NaCl, a causa di iponatriemia).
Dall'ora di pranzo in poi del 9 Ottobre il quadro è peggiorato.
Alle 18.30 torno in PS, e vedo che mio padre peggiora. La dispnea si aggrava, le funzioni cognitive pure.
Morale? La bombola di ossigeno era terminata chissà quante ore prima.
Chiamo subito la dottoressa, e con il saturimetro leggo 76: un valore incompatibile con la vita.
Dopo 5 minuti mio padre muore tra le urla di mia madre.
Hanno provato a rianimarlo, ma ormai il livello di trascuratezza ed abbandono al quale era stato sottoposto aveva avuto la meglio su un uomo forte di volontà (seppur debole di fisico) come mio padre, che aveva già superato molte battaglie.
Indubbiamente si tratta di una storia, una delle tante, di malasanità causata da sovraffollamento, da gestione politica inefficace e da personale sottodimensionato rispetto alle esigenze del presidio.
La componente influenzata dalla storia medica sicuramente ha influito, ma resta tanta rabbia e tanto dolore.
Intanto mio padre non c'è più, ed ho perso il mio unico amico.
Andate al Cardarelli.
GUARIGIONE ULCERE ALLE GAMBE
Un ringraziamento particolare al Dott. Di Lorenzo e al Dott. Petrone per la loro professionalità, competenza e cordialità nei confronti di mia mamma. Sono stati capaci di recuperare le condizioni di mia madre (ulcere ad entrambe le gambe in condizioni gravi) in tempi davvero brevi dopo circa 40 anni di sofferenza e impossibile guarigione. Nonostante avessimo cercato in ogni dove cure specifiche, nessuno mai era riuscito ad aiutarci prima dell'incontro con i meravigliosi dottori. Che dire? Grazie, grazie, grazie da parte mia e ovviamente di mia madre.
Esperienza pronto soccorso per mia suocera
Pessima esperienza al pronto soccorso, centinaia di persone lasciate lì a sè stesse in attesa di un letto che non forse arriverà mai. E' disumano e traumatico pensare che potremmo fare quella fine. Non è la morte che spaventa, ma il terrore di diventare un oggetto, una povera persona in cerca di aiuto, assistenza, dignità.
Reparto di Chirurgia plastica
Sono giunto in fin di vita a causa di un incidente sul lavoro, folgorazione e caduta da 6 metri. Sono stato assistito in rianimazione da persone eccezionali, di straordinario valore umano e professionale; ringrazio il caposala Pasquale per tutti. Sono poi passato in ortopedia, con qualche malinteso poco felice.
Dopo 15 giorni sono arrivato in chirurgia plastica per una serie di interventi a mano e braccio, e voglio ringraziare tutti, il primario prof. Borriello, il prof. Serio, la caposala Carmen, tutti gli infermieri ed Oss del reparto, che mi hanno curato e seguito ogni istante per questi 2 mesi, sempre con professionalità ed attenzione. Grazie di cuore, non vi dimentichero' mai.
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