Ospedale di Caserta

 
3.5 (22)

Recensioni dei pazienti

5 recensioni con 2 stelle

22 recensioni

 
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1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Addetti al CUP - arroganza e inutile ostruzionismo

In data 23 febbraio 2024 mi viene prescritto un esame diagnostico. Chiamo il Cup per eseguire la prenotazione. Dopo svariati tentativi di chiamata, l’addetto mi riferisce che per quel tipo di esame occorre prescrizione del neurologo. Contatto quindi il reparto di Neurologia dell’ospedale, dove mi riferiscono che quanto asserito dall’addetto non corrisponde a verità e mi invitano a contattare nuovamente il Cup indicandomi contestualmente il codice da far inserire dal medico di base nell’impegnativa. Riprovo a chiamare il Cup, ma nessuno risponde. Nel frattempo il medico di base mi trasmette impegnativa via email (siamo nell’era della digitalizzazione fortunatamente). Non riuscendo a contattare il Cup, salgo in auto e percorro mio malgrado 14 km. per raggiungere l’ospedale. Allo sportello l’addetta mi riferisce di nuovo di una “presunta” impossibilità di acquisire la prenotazione senza prescrizione del neurologo, salvo poi ritrattare al mio riferirle di aver chiamato in reparto dove avevano smentito quanto da lei asserito. Quindi mi chiede l’impegnativa, pretendendola in forma cartacea, senza darmi motivazioni. Al che faccio presente alla signora che, al di lá dei cartelli affissi alla porta del Cup, per legge l’impegnativa in forma digitale è equiparata a quella cartacea. Interviene il collega della signora per fare inutile e aggressivo sarcasmo sul fatto che i cartelli non venissero letti. Faccio presente al signore che il contenuto di quell’avviso, benché affisso all’ingresso, vìoli la legge. Incalzato, il soggetto in questione accampa la scusa che per questioni di igiene non possono maneggiare cellulari per visualizzare la ricetta (premetto che io non avevo manifestato l’intenzione di passargli il cellulare). Con tanta pazienza, faccio presente che se il problema era solo quello (motivazione peraltro non espressa subito dall’addetta), il codice della ricetta potevo benissimo dettarglielo io, come si fa normalmente anche in farmacia. L’addetto accampa allora la scusa che il dettare il codice allungava i tempi di acquisizione della ricetta (il digitale li accelera i tempi non li allunga, ma evidentemente lui non l’ha capito). Avendo quindi esaurito argomenti e motivazioni, la signora sua collega acquisiva infine la ricetta.
Questo atteggiamento arrogante nei confronti dell’utenza da parte del personale addetto al Cup dell’ospedale di Caserta, non è più tollerabile e non rappresenta un caso isolato. Addetti che alle richieste accampano mille pretesti, praticando ostruzionismo nei confronti dei pazienti, creando problemi a chi è costretto a rivolgersi al sistema sanitario. L’ospedale è già di per sè un luogo di dolore. Non ci si può poi trovare a dover anche fronteggiare simili atteggiamenti che, ribadisco, violano la legge.

Patologia trattata
Esame diagnostico neurologia.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Pronto Soccorso

Paziente già dimessa tre giorni prima, dopo un mese di ricovero in situazione clinica critica e gravissima.
Persone fragili, anziane, ammalate, parcheggiate da diversi giorni in pronto soccorso, dove oltre alla sofferenza devono patire carenza igienica (non potendosi lavare), il sonno, non potendo dormire in mezzo ad un caos generale H24, prive dell'affetto dei figli, i quali sono letteralmente impediti di ogni contatto con il proprio genitore. Per me giudizio negativissimo.

Patologia trattata
Infezione grave, febbre a 40 al momento dell'accesso.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso o oblio del soccorso?

5 ore di attesa con dolore lancinante per 1 minuto di “assistenza” in cui mi si è solo detto: tutto normale! Nemmeno una diagnosi. Solo una iniezione di antidolorifico. Voglio sperare che alle 1.00 di notte non ci fossero medici in PS, così da darmi una spiegazione su ciò che non hanno fatto.. Ovviamente dimessa dopo pochi minuti a quell’ora e senza riuscire a camminare..

Patologia trattata
Dolore crescente dal tratto lombare alla colonna vertebrale tutta, immobilizzazione degli arti inferiori, conati di vomito.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Caduta dal motorino

Oggi ho accompagnato mia figlia al pronto soccorso per un incidente subìto con il motorino. Alla accettazione ho indicato alla signora l'accaduto, spiegando che mia figlia aveva battuto la testa. La persona addetta al triage con fare infastidito ci ha detto di dover attendere... Dopo circa 30 minuti siamo state chiamate per incontrare il medico, che ha solo fatto domande a mia figlia, non visitandola. Il medico ci ha fatto tornare in sala di attesa, dicendo che dovevamo attendere per fare i raggi. Dopo un'ulteriore attesa di 2 ore, ho chiesto alla signora del triage se si potesse sollecitare l'esame, ma l'addetta in modo sgarbato ha risposto che non poteva far nulla. Ho chiesto di poter andare via con la dichiarazione di entrata e di uscita dall'ospedale e mi ha risposto, sempre in modo sgarbato, che non ci poteva consegnare nulla. Ho dovuto insistere per poter parlare con un medico/responsabile e solo dopo aver parlato con diverse persone non competenti, sono riuscita ad ottenere dal medico, che ha inizialmente accettato mia figlia, la dichiarazione di uscita per lungaggine dei tempi di attesa. Prego i responsabili del reparto di organizzare al meglio personale, per non lasciare in balia un cittadino.

Patologia trattata
Ematomi in varie parti del corpo e colpo alla testa.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

PRONTO SOCCORSO: TRISTE ESPERIENZA

Solo adesso sono venuto a conoscenza di questo sito ove poter esprimere la mia opinione.
Lo scorso anno, e precisamente nel mese di luglio, caddi da una scaletta. Nella caduta battei la spalla sinistra e lievemente la testa a terra. Il dolore alla spalla era così forte che mi dovettero accompagnare al pronto soccorso di Caserta. Erano circa le ore 23:00 quando arrivai. Un infermiere, dopo aver preso le generalità con molta lentezza, mi fece accomodare su una sedia, perché c'erano due codici rossi, e tutti erano occupati. Il mio dolore alla spalla aumentava di momento in momento. Il sudore dal dolore mi consumava. Le mie lamentele a nulla valsero, cercavo di far capire quanto fosse dolorosa la mia situazione. Nessuno mi ascoltava, tutti entravano e uscivano dalle stanze ma nessuno mi degnava di un'attenzione. Solo dopo circa due ore, e dopo che le mie lamentele diventarono quasi insopportabili, un infermiere mi fece sedere su una sedia a rotelle e mi accompagnò a fare una radiografia. Al ritorno dalla radiografia lo stesso infermiere fece vedere le radiografie ad un ortopedico, il quale a malapena le guardò:" non ha nulla". Il dolore non mi dava riposo, ricordo che una signora, una infermiera (non conosco il nome) forse l'unica presente ad avere umanità, mi si accostò e mi fece una puntura per farmi diminuire il dolore. Fui messo alla porta alla svelta. Me ne tornai a casa con la spalla dolorante e con la scoperta che i legamenti spalla - tronco presentavano una irregolarità permanente. Ditemi voi cari cittadini, come mai dobbiamo mantenere aperta una struttura del pronto soccorso, che non riesce a risolvere i problemi degli infortunati?

Patologia trattata
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Patologia trattata
Trauma da caduta alla spalla sx.
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