Psichiatria San Raffaele Turro

 
3.7 (108)

Recensioni dei pazienti

108 recensioni

 
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Filtra per malattia, intervento, sintomo

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1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Ricovero

Ti costringono ad alzarti dal letto, non puoi riposare se no iniziano a spiegarti che non ti trovi in un hotel..
Ti invitano a fumare piuttosto che restare a letto.
Il mangiare è pessimo.
Gli psichiatri non vengono mai da te.
Se hai pagato per essere seguito da uno psichiatra in particolare, lui si fa sostituire dalla sua assistente.
Hanno sempre pochissimo tempo.
Infermieri ed educatori sono troppo quadrati e ottusi.
Personalmente non ho trovato umanità.

Patologia trattata
Depressione.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza pessima

Sono un medico di 62 anni, seguo mia moglie che soffre di una gravissima forma di depressione bipolare da circa 30 anni. È sempre stata curata nel miglior centro di tutta Italia, trovando sempre attenzione, disponibilità, umanità, comprensione e grandissima professionalità. Grazie al medico che l'ha sempre curata siamo riusciti ad avere una vita più che normale, ovviamente con qualche battuta d'arresto, che però abbiamo sempre affrontato con fiducia perché sicuri che lo psichiatra cui era affidata avrebbero risolto il problema.
Qui inizia invece la tragica esperienza del fortunatamente brevissimo contatto con Ville Turro e più precisamente nel reparto diretto dalla Professoressa Colombo. Il colloquio di accettazione al cospetto della Prof.ssa è avvenuto in quella che io penso sia la sala da pranzo, con un continuo via vai di personale con varie mansioni e vociare sgradevole. Mia moglie, a letto oramai da circa sei mesi (i depressi sanno cosa vuole dire) è entrata barcollando e confusa, ma speranzosa di trovare un aiuto che riuscisse ad alleviare almeno un po' la sua grande sofferenza. Di fronte si è trovata un medico che invece di tranquillizzarla e rassicurarla, l'ha aggredita dicendole che lei a letto non ci sarebbe potuta rimanere e mia moglie, sempre più spaventata, che cercava di dire che aveva paura a prendere farmaci perché troppi le davano gravissimi effetti collaterali, e ha tentato di dirle quali erano i farmaci per lei dannosi, non c'è riuscita perché è stata bloccata subito dalla professoressa, che l'ha invitata ad attendere in sala d'attesa. Ha quindi voluto parlare con me ed io, medico con una certa esperienza che ha sempre accompagnato la moglie, mi sono trovato di fronte un medico arroccato nella sua arroganza e supponenza che non mi ha lasciato dire niente con atteggiamento ironico e di chi ha la presunzione di possedere la verità. In tutti i lunghi anni in cui ho accompagnato mia moglie da qualunque medico (internista, endocrinologo...) non ho mai, mai trovato una persona così sgradevole e lontanissima dalle sofferenze del paziente.
Per fortuna mia moglie, nonostante la sua sofferenza, ma donna di carattere e buon senso, ha rifiutato il ricovero.
Mi riprometto di divulgare il più possibile quanto subìto presso la psichiatria di Ville Turro dell'ospedale San Raffaele di Milano, perché non tutti hanno il coraggio e la possibilità di rifiutare un ricovero per una malattia così grave.
Dr. Paolo Gulli

Patologia trattata
Depressione bipolare.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Rifiutata dopo il primo e ultimo ricovero

Nel 2009 a mia Moglie viene diagnosticata depressione e ansia dall'Ospedale Salvini di Garbagnate Milanese (MI). Un amico mi consiglia l'Ospedale S.Raffaele Turro dove dalla Dott.ssa Campori veniva assistita la figlia, affetta da disturbi post parto; fissato incontro e visita privata, garantiva la guarigione visto l'inizio della malattia. Mia moglie successivamente veniva ricoverata per 45 giorni uscendo peggiorata di molto, arrivando a episodi di autolesionismo, e i primi mentre era ricoverata in reparto. Per poterla fare ricoverare nuovamente dovevo passare attraverso il Pronto Soccorso, ma venne rifiutata per ben due volte dal reparto con la motivazione che era pieno. Io chiamai ripetutamente invano la Dott.ssa Campori ma rifiutava di rivisitare mia Moglie! Le infermiere, dietro il suggerimento della dottoressa, dissero che non era una paziente per quel reparto, quindi di vedere di rivolgersi altrove. Allora io fissai un appuntamento privato con un'altra dottoressa la quale, sapendo e informandosi del precedente, si limitò a dare prescrizioni con farmaci, rifiutandosi di ricoverarla.Da lì capii che di fronte a evidenti difficoltà nel gestire pazienti con ansia e depressione soggetti a autolesionismo, si arrendono rifiutando di assumersi responsabilità.
Da allora ho provato l'ospedale Sacco (MI) senza miglioramenti, poi l'Ospedale Salvini di Garbagnate Milanese (MI), dove ancora oggi è stazionaria ma sofferente.
Mi convinco sempre più che solo il miracolo possa salvarla..

Patologia trattata
Depressione e Ansia con episodi di Autolesionismo.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Lavoro o missione?

La mia esperienza è datata, ma nel mio cuore la sento ancora forte. Non sono stata ricoverata nel reparto del dott. Smeraldi, ma ho fatto una visita nel suo studio privato circa quattordici anni fa. Ero malata di depressione a seguito di un trauma subito. Mia mamma mi ha portato da molti specialisti, finchè ha voluto provare anche il Prof. Smeraldi, perchè aveva saputo che era molto bravo. E così ci siamo recati nel suo studio, dopo un bel tragitto in auto, perchè non abitavamo a Milano. Appena entrati con un sorriso ci accoglie la segretaria e fattura subito la visita, prima ancora di vedere il dottore. 400 mila lire di visita. Siamo sbiancati. Fortuna mio fratello aveva il libretto degli assegni con sè. Stavo malissimo nel pensare di aver fatto spendere questi soldi ai miei, che certo non vivevano nell'oro. Mia mamma mi tranquillizzava dicendomi che sicuramente erano soldi ben spesi. Quando ci chiamò il dottore, la visita durò 5 minuti, confermò le terapie che stavo facendo con gli altri medici, disse a mia madre che non ero certo grave e ci salutò. 5 minuti di agghiacciante freddezza, forse 4, per 400 mila lire. Sono passati molti anni da quando sono guarita grazie ad uno psicologo molto bravo, ma ripensando a quella storia non posso che viverla ancora con ricordi e sensazioni nitide. Penso che sia triste che un medico arrivi a prendere certe cifre per pochi minuti di visita. Ho letto negli altri commenti che ancora oggi prende 300 euro (se non è così, mi scuso per l'errore). Credo che il medico, in particolare uno psichiatra, debba vivere la sua professione come una missione e mettere la sua professionalità e bravura a servizio dei più deboli. Non significa non farsi pagare per il proprio lavoro e il proprio sapere, raggiunto certo dopo anni di sacrificio e studio, ma nemmeno esagerare in questo modo. Spero che questo commento venga letto dal Professore e spero di non averlo offeso in alcun modo, ma solo di avergli offerto una piccola riflessione.
Distinti saluti.

Patologia trattata
Depressione.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Male male malissimo

Ho fatto il day hospital per i disturbi della personalità (borderline) e mi hanno mandato via dopo 5 mesi perché han detto che non vedevano motivazione da parte mia e perché ero troppo aggressiva.
Ora mi chiedo, è così che si cura la gente???
Bruttissima esperienza. Se tornassi indietro non inizierei neanche.
Mi han fatto spendere un sacco di soldi per niente.
Oltretutto mi hanno liquidato in un quarto d'ora, senza un minimo di cuore alla mia richiesta di darmi un'ultima possibilità.
PESSIMI.

Patologia trattata
Disturbo di personalità borderline.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Dopo 6 settimane di ricovero...

Sono stata ricoverata a gennaio 2014 per una forma di depressione (sono bipolare e borderline). Dopo 6 settimane di ricovero, decidono di mandarmi a casa e la prima cosa fatta a casa è un tentato suicidio ingerendo una quantità eccessiva di farmaci. Sono finita in rianimazione IN UN ALTRO OSPEDALE, hanno detto che non sapevano se avessi passato la notte, poi tutto si è risolto e dopo sole 2 settimane in quest'altro ospedale sono uscita più serena e soprattutto sono stata seguita strettamente con i day hospital, all'inizio ravvicinati, e poi man mano sempre più distanziati; ora ci vado una volta al mese solo.
E sto bene.

Patologia trattata
Sindrome bipolare e disturbo borderline.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Non sa fare il suo " LAVORO "

Io sono ricoverata attualmente qui a ville turro , il mio problema ?! Il borderline che mi ha portato oltre all'autolesionismo,tentativi di suicidio .. Anche all'abuso di droghe,che dire stanno pensando solamente al problema droghe ormai superato da un mese,senza neanche h darmi un supporto psicologico per il borderline. Continue crisi depressive,continui atti autolesivi... Continui pensieri suicidi. Passo le giornate a far finta di mangiare e poi sboccare tutto sperando che prima o poi si accorga del mio problema. No,ma va! Mi ha urlato contro che devo prima disintossicarmi,che se mi taglio non è un problema. Dott.ssa Politi,che dire lei non sa fare il suo lavoro ! Non ha un cuore soprattutto verso una ragazzina di 18 anni !
Complimenti Dott.ssa Politi continui così che perde solo pazienti.

Patologia trattata
Borderline (Trattato?! Ma dove?!)
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

IGNORATA

Dopo anni a subire attacchi di panico, mi decido per avere un confronto psichiatrico. Quindi, prendo appuntamento con la Dott.ssa Politi presso il distaccamento del S. Raffaele (preciso che sono di Varese e mi sono fatta anche 1 ora di macchina e 1 giornata di lavoro persa). La dott.ssa mi riceve, mi chiede di cosa soffro e quando ho cominciato. Queste le uniche sue parole. Spiego alla Dott.ssa che ho appena avuto una bimba e sto allattando. In silenzio annota tutto ciò che dico al pc, senza darmi uno spunto per continuare la conversazione. Ad un certo punto, prende carta e penna, mi prescrive 2 terapie, una in allattamento, l'altra ad allattamento terminato e mi dice di tornare tra 1 mese e mezzo e che per lei siamo a posto così. Nonostante le perplessità in seguito a questo mini colloquio di 10 minuti scarsi (più il tempo impiegato dalla Dott.ssa a scrivere, che quello impiegato per ascoltarmi) comincio la terapia, ho dei dubbi perchè ho svariati effetti collaterali (nausea, vertigini, perdita di peso, sonnolenza, difficoltà a mantenere la concentrazione...), mando ben 2 mail pregando la dott.ssa di rispondermi per dei chiarimenti, chiamo 2 volte in reparto lasciando detto di farmi richiamare, oppure gentilmente di rispondere alle mail, ma NIENTE!!!! Sono stata totalmente abbandonata a me stessa e, come saprete, le terapie con ansiolitici non si possono sospendere da un giorno all'altro. Quindi... ditemi voi se questa è una Dottoressa che dovrebbe aiutare psicologicamente le persone!! Dico solo che è vergognoso!!!
Ora mi sono dovuta rivolgere ad un altro medico qua a Varese e mi riceve la settimana prossima, spero - ma sono certa - di trovare un medico molto più professionale.

Patologia trattata
Attacchi di panico.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Depressione

Sono stato ricoverato 1 mese: in un mese sono stato sostenuto solo da alcuni pazienti, dagli infermieri e dagli addetti alla pulizia. Ho effettuato il primo colloquio con una dottoressa, poi giusto un colloquio con 1 specializzando, 5 minuti al giorno quando chiedevo di fare il colloquio. Non mi hanno fatto fare nessun test, tipo Wais eccetera, nessuna psicoterapia nè individuale nè di gruppo (che ho dovuto fare successivamente privatamente). Personalmente una delusione, ma allo stesso tempo vedevo che altri pazienti venivano seguiti decisamente bene. Saro' stato sfortunato io....

Patologia trattata
Depressione.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Sono rimasta delusa e amareggiata

Nel 2011 sono andata ad una visita da una psichiatra dell'ambulatorio dell'ospedale e ho pagato 130 euro per 10-15 minuti di "visita", che poi è un colloquio, in cui non ho risolto niente. Mi ha detto che mi avrebbe ricoverata e che avrei dovuto parlare con un'altra dottoressa. Preso appuntamento, andata e pagato 90 euro per una visita durata 10 min., con una telefonata e parole poco carine, riguardo il mio problema, che lei poteva risparmiarsi. Anche lei ha detto comunque che mi avrebbe ricoverata e di far fare il foglio dal medico di base. Fatto il foglio, aspetto la loro chiamata: un mese, un altro mese, un altro ancora.. e poi chiamo e non si fanno trovare; in più mi fanno lo scaricabarile. Alchè ho detto basta! Ora se mi chiamano non ci vado. Siamo nel 2014 e non mi hanno più chiamata. Il medico di base suppone che abbiano perso la cartella clinica. Mah!

Patologia trattata
Agorafobia, ansia, stress.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Depressione

Sono stato visitato nel mese di maggio dalla dottoressa DM. Grandissima delusione. Mezz'ora scarsa di colloquio, che peraltro ha svolto quasi esclusivamente lei. Domande secche e generiche, non aveva per nulla voglia di ascoltare le mie parole e il mio disagio (tra parentesi, ha risposto al telefono due volte e mentre cercavo di parlarle si e' messa a fumare. Tanto non si può!!!). Ho mandato una lettera di lamentela all'Urp, dove naturalmente mi hanno risposto che la dottoressa ha svolto appieno il suo compito vista la competenza. Nulla di più. Ripeto, grande delusione, poco ascolto visto l'argomento trattato e dopo aver sborsato 130 euro.

Patologia trattata
Depressione.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Ignorato

Convinto dalla recensione positiva di un amico, decido di farmi visitare a mia volta. Presi appuntamento con la dottoressa. Mi presentai in ambulatorio in anticipo così da sbrigare le pratiche burocratiche e pagare, alchè mi venne richiesto di sedermi nel corridoio e che mi avrebbero chiamato subito. Dopo quasi tre quarti d'ora di attesa rispetto all'ora dell'appuntamento, mi alzai, sbirciai nell'ambulatorio (la porta era aperta) e vidi la dottoressa in compagnia di un tablet. A quel punto mi alzai, andai dalla segretaria e pacatamente mi lamentai dell'attesa senza accennare a quello che avevo visto. Già questo fatto mi aveva dato una brutta impressione, ma magari era una emergenza di qualche tipo e quindi rimasi calmo. Finalmente, dopo un po' di ulteriore attesa, mi chiamò. Mi pose le domande tipiche di un professionista del settore, senza nessuna passione nel farlo, e diligentemente trascrisse tutto parola per parola su pc. Mi chiese, alla fine della visita, di preparare un disegno che avrei mostrato a lei e alla sua equipe nella successiva visita. Io ho problemi di udito (e lei fu messa al corrente a riguardo), ma sono certo di aver sentito chiaramente lei dirmi che la visita successiva avrebbe avuto luogo in day hospital e che, dopo circa due settimane, mi avrebbe ricontattato. Dopo circa un mese di nulla telefonai in ambulatorio per avere notizie e, seppur fossi certo di aver capito bene, specificai che avrei potuto non aver capito bene, quindi chiedevo notizie; la segretaria mi disse che non si potevano occupare direttamente dei day hospital in quanto di un altro dipartimento, ma che avrebbe riferito il messaggio alla dottoressa. Dopo un altro paio di settimane richiamai di nuovo, ma la segretaria mi disse che la dottoressa aveva ricevuto il messaggio ma non aveva riferito nulla. Non si può di certo dire che non ci abbia provato a essere un suo paziente. Inutile dire che a tutt'oggi, ed è passato nel frattempo un altro mesetto, non ho ricevuto alcuna telefonata. Dato che ho cercato aiuto specialistico per cambiare qualcosa della mia vita, una delle cose che voglio cambiare e accettare tutto passivamente, quindi, la mia esperienza è profondamente negativa in quanto, a fronte di una spesa notevole tra visita e viaggio, non ho ricevuto nemmeno una telefonata per dirmi "non la voglio come paziente", oppure un "hai chiamato lo specialista sbagliato, non mi occupo di casi come il suo"; figuriamoci una diagnosi. Se volevo parlare per mezz'ora della mia vita, cercavo un amico gratis, o meglio ancora un muro. Sono davvero i 150€ peggio spesi nella mia vita, più il tempo che ci ho perso. Per fortuna non sono così depresso da cercare attivamente di suicidarmi, o avrei già avuto i miei 5 minuti di notorietà in un notiziario. Per ora almeno.

Patologia trattata
Diagnosi non effettuata.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Percorso

Dopo anni di abusi e violenze, finalmente mio marito (alcolista) si decide a farsi vedere da specialisti per affrontare i suoi problemi. Agli incontri si presenta da solo, la mia presenza non è richiesta, anzi, non è gradita;mi racconta quello che racconta ai dottori, una serie infinita di menzogne che lo dipingono come una vittima che "pensa troppo agli altri" e "trascura i propri problemi per eccessiva generosità". Dopo 3 incontri, un plico di domande le cui risposte anche un bambino di 3 anni sarebbe stato in grado di manipolare, quando intravedo alla fine del tunnel l'esito del cosiddetto "percorso" e spero "finalmente qualcuno riconoscerà i suoi disagi e saprà aiutarlo a recuperare un equilibrio ormai perso da tempo e forse torneremo a vivere", il mondo mi crolla addosso.
Lui torna dall'ultimo incontro senza in mano niente, un esito, due righe per il medico curante, NIENTE. La famiglia non viene contattata, SIAMO IGNORATI, il medico che lo ha inviato E' IGNORATO, NON ESISTE DIAGNOSI!
Ogni giorno mio marito beve e beve qualunque cosa, soprattutto vino schifoso di infima qualità, poi insulta e minaccia me, mia figlia, mio figlio, le mani volano, le urla i vicini le sentono, la polizia è uscita 2 volte e ha minacciato ME di allontanare mio figlio se non sporgo denuncia contro mio marito. Oltre al danno la beffa. Ora le violenze psicologiche sono diventate ESAGERATE, sono in un vicolo cieco, lui non lavora, beve e fuma fuma e beve, io mi faccio un mazzo così per 2 soldi e rischio di non vedere più mio figlio se non denuncio quel disgraziato! Signori PSICOLOGI E PSICHIATRI DEI MIEI STIVALI, ma l'avete guardato in faccia quando vi ha parlato? Non vi è venuto il dubbio CHE VI STESSE RAGGIRANDO? ADESSO E' LUI LA VITTIMA!!! GRAZIE!!!
La e-mail ce l'avete, se avete il coraggio rispondete qualcosa, fatevi un esame di coscienza!!!

Patologia trattata
Sindrome depressiva - alcolismo - violenza.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Visita psichiatrica San Raffaele Turro

Nonostante un bollino d'urgenza, é stata fatta una visita assolutamente inutile di 10 minuti scarsi; é arrivato un dottore, palesemente scocciato (a fine turno evidentemente), che non ha approfondito la benché minima cosa, non ha voluto che i parenti del paziente entrassero dentro per spiegare la situazione. Anzi, non contento si é anche lamentato dicendo che la prossima volta non sarebbe stato necessario farci mettere il bollino verde. Ha scritto la medicina sulla ricetta bianca, che quindi in farmacia abbiamo pagato, e non ha scritto neanche per quanto tempo o se dovesse fare un controllo.
Insomma, complimenti davvero, appena usciti la persona ha iniziato a star male di nuovo con il suo delirio paranoide..
Una vergogna!!! E hanno il coraggio di chiedere anche 28 euro di ticket per una cosa del genere???

Patologia trattata
Psicosi acuta.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Esperienza negativa

Mia madre di 70 anni e' entrata per risolvere (non guarire) questo stato di ansia che si porta dietro da 30 anni. E' uscita lunedì dalla clinica in quanto per loro "migliorata"... Ma io l'ho trovata con 8 kg. in meno in 20 giorni, non la si capisce nemmeno a parlare, è un'altra persona... Oggi è passato il medico della mutua, che ha sottolineato come non sia più in grado di stare da sola; così domani entrerà in un centro "anziani" per essere seguita, in quanto incapace di stare da sola.
Grazie San Raffaele Turro
I Figli.

Patologia trattata
Depressione Bipolare.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Inadatto per patologie neuromuscolari...

Sono trascorsi oramai molti anni dal famoso ricovero che mi ha segnata nel tempo facendomi perdere fiducia. Mi sono trovata malissimo con il medico che mi ha seguita, che ha rimesso in dubbio una diagnosi definita da un centro neurologico nazionale molto famoso. Mi han fatto perdere serenità e fiducia, volevano rifarmi esami inutili e costosi, quando io sono entrata solo con l'iter di neuroriabilitazione e richiesta di una valutazione oncoematologica. Avevo seri problemi in famiglia e quando ho chiesto una consulenza psichiatrica, aprofittando del fatto che ritenevo dalle voci dei pazienti gli psichiatri molto umani e disponibili, mi attivai per aver un "consiglio" per gestire una dinamica famigliare di un parente "ossessivo compulsivo".
Certo! loro si sono preoccupati della mia salute mentale, adducendo che riversavo le mie preoccupazioni sul parente dimenticando e non accettando le mie, anzi: mi è stato detto che pure ero lì con diagnosi errata e non volevo uscire dal mio "target". Si, ho pensato più volte ad una denuncia, ma per evitare problemi ad una presenza amica, che mi ci aveva indirizzata con fiducia, ho desistito. Posso solo testimoniare, in base alla mia personale esperienza, che non è un centro adatto per seguire patologie deminielizzanti in serenità, specie se si han diagnosi di altri centri
Io ho perso, da allora, 8 anni della mia serenità, con incubi notturni, fino a che tre mesi fa ho subito uno stalking pesante in famiglia. L'aiuto negativo dello psichiatra che mi catalogò con disturbi di conversione, allora mi rese oppositiva ad un sereno approccio. Mi difesi e finii la mia riabilitazione minancciando che avrei fatto caos coi giornali, perchè mi rifiutai a priori ad ogni esame invasivo richiesto, tra le altre cose inutile e venni minacciata ad una dimissione forzata!
Senza andarci io dallo psichiatra, e con un valido aiuto da amici medici che nel tempo mi sono stati a fianco, ora il mio parente si sta curando finalmente da alcuni mesi, ed io sto riprendendo la mia serenità in famiglia. Purtroppo lo stalking famigliare dagli psicologi e psichiatri non è preso in esame e, se una donna non è molto forte, rischia veramente di soccombere! Si tende a catalogare chi si ha davanti.

La mia diagnosi è corretta, purtroppo, forse l'unico lato positivo è stata una "ripicca" di una visita, che mi fecero fare per la serie: mandiamola dall'ematologo perchè matta.. Bene, devo all'ematologo la scoperta di una seria patologia con la quale sto cercando di convivere al meglio, sperando che un domani non mi porti ad una sconfitta verso la vita. Ho avuto più umanità in una oncologia ematologica che in una neuroriabilitazione famosa quale dovrebbe essere il Turro.
che dirvi? NO NO NO!

ps. Ottimo reparto invece per pazienti con seri problemi mentali.

Patologia trattata
Malattia demienilizzante in ricovero per recupero da ricaduta; valutazione se iniziare, per seri problemi ematologici, una terapia immunomodulante.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza totalmente negativa

Il reparto non lo conosco, ho solo fissato un appuntamento con la dott.ssa B., per un colloquio di appena 45 minuti. Per arrivare a Milano da Barcellona (ME) giorno 23 c.m. ho dovuto prendere un taxi, un pullman, scortato dalla polizia per lo sciopero dei forconi, l'aereo a Catania, e la metro perchè in tale data in città c'era lo sciopero dei tassisti. Con me c'era mia figlia, la paziente, molto paziente, che doveva essere visitata; da questo colloquio, al quale in parte ho assistito anche io, ne siamo uscite traumatizzate e mai ci saremmo aspettate che una professoressa, invece di aiutare il paziente (che paga 251 euro per avere l'onore di sapere la patologia di cui è affetta la ragazza- e dopo 2 mesi di attesa), lo insulti, insieme alla famiglia, lo metta in condizioni di disagio, lo innervosisca, quasi istigandolo a reagire con aggressività- disturbo di cui soffre mia figlia in questo periodo- e lo congedi dopo un inutile non-colloqio, sconvolto e stravolto, tanto da dovere rimandare il viaggio di ritorno in Sicilia, perchè lo stato di salute della ragazza non ci ha permesso di affrontare lo stress del viaggio faticoso. Tutto ciò ha comportato un ulterire aggravio di spese, che già sono state abbastanza alte e l'utilizzo per il ritorno dei soliti 4 mezzi di trasporto. Sono stati informati dell'accaduto: l'Aduc, Cittadinanza Attiva, Il tribunale dei diritti del malato, malasanità, altro consumo ed altre associazioni a tutela dei poveri ammalati, vittime di personaggi illustri, che dovrebbero stare tra la gente che soffre, ed aiutarla, visto che sono pagati per questo, invece di sedere su alti scrani. Il San Raffaele in questo momento non ha bisogno di tutta questa pubblicità negativa che deriverà dal danno irreversibile, morale, psicologico, materiale, ed esistenziale, che una famiglia, che ha fatto sacrifici per curare la propria figlia di 26 anni, ha dovuto subire.
Riflettete e non cestinate questa mail, ci risentiremo, parola di una madre siciliana, arrabbiata e stanca di essere vessata da chi si ritiene di poterlo fare.
Dott.ssa Maria Gangemi.

Patologia trattata
Disturbi della personalità.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

giovani medici, con che criterio sono selezionati

Sono stata ricoverata più volte presso questa struttura trovandomi più che bene, ma l'ultima volta mi è capitato di essere seguita anche da un giovane dottore che ho poi scoperto essere stato protagonista di quel programma chiamato "la pupa e il secchione", è mai possibile che una persona che va a fare quel genere di programmi si occupi della salute mentale delle persone???

Patologia trattata
Depressione.
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