Stroke Unit San Camillo

Purtroppo ho conosciuto questo reparto nel 2019 - aprile. Ero arrivata con il 118 da Latina con ictus cerebrale giovanile. Sono intervenuti con la trombectomia meccanica, avvisando la dottoressa Anticoli Sabrina, primario. Grazie ad entrambi gli ospedali sono viva con quell'intervento.
CONSIGLIO VIVAMENTE LA DOTTORESSA ANTICOLI SABRINA.

Posso ringraziare solo lei per la trombectomia meccanica a seguito di primo ictus cerebrale del giorno 8/04/2019.
Sono tre anni, con cinque ischemia cerebrale.
Ero arrivata qui dopo trombolisi all'ospedale di Latina.
Consiglio vivamente a chi ha bisogno di una neurologa vera e pronta per aiutarti, la dottoressa Sabrina Anticoli.

Doveroso ringraziamento per avermi salvato la vita a tutti dal P.S. ed all'Equipe della unit stroke del reparto di Neurologia del San Camillo.
Ringrazio la Dott.ssa Sabrina Anticoli e Dott.ssa Pezzella Francesca per la loro alta professionalità ed umanità, e per la gestione attenta del reparto e di tutti gli operatori.

ASSOLUTA ECCELLENZA NELLA CURA DEL PAZIENTE, NON DISGIUNTA DA PROFONDA EMPATIA E DA RAPPORTO UMANO NON FORMALE.

Arrivata con il 118 da Latina perché ero ricoverata con il morbillo, il 7/4/2018 ho avuto un svenimento ed ictus ischemico. Così sono arrivata al San Camillo; c'era la dottoressa Anticoli in medicina d'urgenza, per fortuna. Anche tutti gli altri componenti del reparto sono eccellenti.

Purtroppo ho conosciuto questo reparto 8 anni fa ma, nella tragedia che ha cambiato la nostra vita, posso dire che questo reparto, gestito dal professor Pozzessere, è meraviglioso.
Grazie.

Grazie a tutti per aver salvato la vita di mia mamma, che ora è in riabilitazione. Il giorno 11 agosto 2018 la nostra vita è cambiata, ma grazie alla Stroke unit del San Camillo siamo riusciti a superare tutto.

Volevo ringraziare il dottor Pozzessere: un medico esemplare, professionale, un grande Medico come pochi oggi.
Sono stato ricoverato in urgenza a causa di un ictus celebrale a soli 17 anni ed ho trovato, dall'Eliambulanza al Pronto Soccorso, assistenza, professionalità ed efficienza di tutti gli addetti ospedalieri (e parlo del mese di agosto...).
Ringrazio ancora una volta il dottor Pozzessere e tutto il suo Staff per avermi ridato la gioia di vivere in autonomia e la forza di ridere ancora.
GRAZIE ANCORA A TUTTI DA YURI POLIDORI.

Un ricovero che ci ha riportati a vivere!!! Una sola parola che da allora risuona nel cuore: GRAZIE!

Sono arrivata in questo reparto il 10.12.2014, accolta come primo intervento in Pronto Soccorso dal Dott. Carlo Ferrari, che ringrazierò a vita per avermi salvato trovandomi subito un letto nel suo reparto. Ringrazio anche tutta l'equipe medica e gli infermieri, sempre sorridenti ed efficienti. Grazie.

Il giorno 4 luglio 2014 la mia carissima amica e' arrivata in questo reparto in condizioni disperate,
ma grazie alla competenza dei medici, dalla dottoressa Pezzella al dott. Pozzessere, insieme agli altri medici e infermieri, le hanno salvato la vita ed io li ringrazio veramente. Si parla sempre di mala sanità, ma in questo caso non é stato cosi, perché oltre ad essere preparati sono molto disponibili. Grazie ancora di cuore a tutto il reparto per tutto quello che fate.

Sono stata trattata con dolcezza e professionalità. Tutto il personale si e' dimostrato competente e attento alle esigenze del paziente. Ringrazio in maniera particolare il dottore Carlo Ferrari che mi ha accolto al pronto soccorso e la dottoressa Francesca Pezzella. Reparto sempre pulito. Tutti veramente bravissimi e simpaticissimi.

Complimenti a tutti i componenti della STROKE UNIT del San Camillo diretta da Claudio Pozzessere.
In Italia c'è ancora per fortuna qualcosa che funziona grazie alla sensibilità, alla preparazione di persone che, in controtendenza e nonostante tutto, ci inducono a sperare!
Grazie, Carlo Castorina

OTTIMO REPARTO ANCHE IN UN PERIODO COSÌ CRITICO DI MEZZI E PERSONALE. SI FANNO IN QUATTRO, ANZI, IN OTTO. Gentilissimi, disponibilissimi e molto professionali tutti. Il responsabile della U.O., Dr. Pozzesser, ha dimostrato altissima specificità professionale e molta sensibilità. GRAZIE..

Dobbiamo ringraziare, in un momento per noi drammatico, l'equipe medica al completo ed il personale tutto della Stroke Unit, con un particolare ringraziamento ai Dottori Pozzessere, Pezzella e Ferrari non solo per la loro professionalità ma, soprattutto, per l'umanità che hanno dimostrato anche verso noi parenti, non solo con ampie spiegazioni di quanto stava accadendo, ma anche con parole di conforto.
I parenti di Franco Palmeroni.

Il dott. POZZESSERE è un medico e una persona eccellente,non a caso si trova a dover porre rimedio alle inefficienze dei suoi colleghi del San Camillo. Meriterebbe molto di più...

Ictus ischemico giovanile trattato con trombolisi e trombectomia meccanica.
Per la neurologa dottoressa Sabrina Anticoli:
TVUMDB, sì, le voglio un mondo di bene!

La mia esperienza si riferisce a Maggio 2017, non ricordo quindi i nomi dei medici. Mio padre è stato "salvato" al PS del San Camillo e portato nella Stroke unit. Appena arrivati, mia madre ed io siamo state accolte da un medico che senza alcuna sensibilità verso il nostro dolore, ci ha annunciato che "ora si è salvato, ma viste le sue arterie c'è poco da fare". Nessuno ha indagato in alcun modo la provenienza dell'ictus, la sua causa. Abbiamo scoperto due mesi dopo che in realtà non era un problema di arterie ostruite al cervello, ma era partito dal cuore. Nella settimana in cui è stato lì, non è mai stato fatto un consulto cardiologico. Inoltre, il problema grave è stato però la sera prima del suo trasferimento in una struttura di riabilitazione. Avevo notato che mio padre avesse difficoltà respiratorie, ho più volte allertato i medici, non si è presentato nessuno. Verso l'orario finale di visita, un infermiere è venuto a misurare la pressione ed era tutto ok e sono stata fatta uscire. Purtroppo la mattina alle 5.00 sono stata svegliata dalla telefonata di un medico di turno che mi annunciava che mio padre era stato messo in coma indotto a causa di un grave scompenso polmonare ed edema polmonare. È stato quasi 2 settimane in coma indotto per permettere all'edema polmonare di riassorbirsi. I danni di questo coma indotto purtroppo hanno compromesso totalmente la sua riabilitazione.