Ospedale di Rho

 
3.2 (24)
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Giudizio dei pazienti

Voto ospedale
 
3.2 (24)
Voto reparti
 
4.3 (87)
Indirizzo
Corso Europa 250, Rho (MI)
Telefono
02 994301
Il Presidio Ospedaliero di Rho - Ospedale "Di Circolo" Monumento ai caduti per la patria, situato in Corso Europa 250 a Rho in provincia di Milano, fa parte dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Rhodense, che aggrega anche l'Ospedale di Bollate, l'Ospedale di Passirana e l'Ospedale di Garbagnate Milanese. La struttura eroga le proprie prestazioni attraverso le seguenti Unità operative: Anatomia patologica; Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva; Cardiologia e Unità Coronarica; Chirurgia generale ad indirizzo Pancreatico Biliare; Cure Palliative con Hospice e Terapia del Dolore; Gastroenterologia; Laboratorio analisi; Medicina ala est; Medicina ala nord; Neuropsichiatria per l'Infanzia e l'Adolescenza; Oculistica; Odontoiatria; Oncologia; Ortopedia e Traumatologia; Ostetricia e Ginecologia; Otorinolaringoiatria; Pediatria, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale; Pronto Soccorso; Radiologia; Servizio immuno-trasfusionale; Urologia.

Recensioni dei pazienti

24 recensioni

 
(9)
 
(1)
 
(4)
 
(10)
1 stella
 
(0)
Voto medio 
 
3.2
 
3.5  (24)
 
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2.8  (24)

Filtra per malattia, intervento, sintomo

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Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Accettazione piano seminterrato area Sud

Mi sono recato al piano seminterrato Ala Sud - Radiologia per una ecografia alla tiroide in data 13/12/2023.
Vorrei segnalare la maleducazione della addetta all’accettazione. Si è rivolta a tutti in modo sgarbato, rifiutando di dare informazioni o spiegazioni. Una persona così cafona non dovrebbe lavorare con il pubblico e soprattutto in un ospedale.
Nulla da dire invece per l’ecografia, dottoressa e assistente gentili.

Patologia trattata
Tiroidite.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso accoglienza

Accoglienza pronto soccorso: un ragazzo che mi dice al mio arrivo che avevo utilizzato l'ambulanza per nulla, che c'erano cose più serie, avendo visto che in quel momento stavo meglio rispetto a quando mi hanno prelevato a casa..
Riferisco a tal signore che ho una infezione ad un polmone che ancora dopo un mese deve guarire, e fatico a respirare.
Per non dire che il referto dato da voi poteva essere colon.. A mai più.

Patologia trattata
Dispnea.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Oculistica, esame fundus oculi

Ho cercato di prenotare circa una anno fa una visita medica oculistica più esame del fundus, ma non è stato possibile prenotare le due prestazioni nello stesso momento, come sarebbe logico ed utile.
Decido di accettare le prenotazioni in due giorni diversi: fundus oculi a settembre, visita a novembre.
Mi sono recata oggi per l'esame del fondo oculare e la dottoressa di turno in ambulatorio, in modo scortese, mi dice che non ha senso farlo separatamente e che avrei potuto andare altrove o privatamente.
Ha quindi eseguito l'esame in modo sbrigativo continuando a brontolare, non mi ha chiesto nulla sulla mia situazione oculare, nessuna anamnesi quindi.
Mi ha liquidata dicendomi di andare a fare la visita oculistica.
I problemi amministrativi non possono essere scaricati sugli utenti, né un operatore del servizio pubblico si può permettere di dire che bisogna usufruire dei servizi privati, non è corretto, né umanamente, né deontologicamente.

Patologia trattata
Miopia, astigmatismo, miodesopsie.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Assistenza intervento ortopedico età pediatrica

Voglio ringraziare in primis il dottor Pesci, ortopedico dell'ospedale di Rho, che ha avuto molta pazienza nell'assisterci. Poi vorrei ringraziare la caposala della Pediatria e le altre infermiere per l'attenzione nei nostri confronti: sempre premurose, educate, ma più di tutto svolgevano il loro lavoro con molta scrupolosità. Ringrazio tutti di cuore.

Patologia trattata
Piede piatto.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ostetricia - parto

Scrivo questa recensione a distanza di più di 6 mesi dal parto, e ancora oggi se ci penso mi vengono i brividi…FORTUNATAMENTE SIA IO CHE IO MIO BIMBO STIAMO BENE, ma partiamo dal principio.
Avevo la scadenza il 22 maggio, gravidanza a rischio per collo dell’utero corto. Per tutta la gravidanza mi sono fatta seguire da una ginecologa privata; arrivati al nono mese apriamo la cartella clinica in ospedale per fare la presa in carico. Faccio le visite di controllo, segnalo la la situazione (con commento della ginecologa di turno che, visto il mio collo dell’utero e il piccolo pronto, non sarei mai arrivata al termine, ma avrei partorito sicuramente prima) e come di prassi vengono fissati i 2 monitoraggi a scadenza ed eseguo tampone vagino-rettale. Quest’ultimo risulta positivo, e dunque al momento del parto avrei dovuto fare l’antibiotico, non per me ma per proteggere il mio bimbo. Nonostante le previsioni, arrivo al termine e il 22 maggio, data presunta del parto, non accade nulla. Così come da programma, mi presento il 23 mattina per il monitoraggio. Durante la visita la ginecologa, non faccio nomi per privacy, SENZA CHIEDERE CONSENSO O AVVERTIRMI PRIMA, esegue la manovra del distacco delle membrane, poiché ero dilatata di 3 cm. Ad operazione fatta, mi informa di ciò che ha fatto e che nella giornata o al massimo il giorno dopo avrei partorito. Così per essere pronti facciamo anche il tampone per il Covid, per essere preparati.
Ore 12.00: esco dal reparto e iniziano le prime contrazioni, molto distanti tra loro. Ore 16.30 mi ripresento in ospedale perché le contrazioni sono ogni 7-6 minuti circa. Mi viene fatto il monitoraggio e la visita, durante la quale spiego tutta la situazione (gravidanza a rischio, tampone vaginorettale positivo, manovra fatta la mattina e inoltre lo stimolo di dover defecare). Conclusione? Le contrazioni ci sono ma sono ancora troppi irregolari, quindi vengo dimessa! L’ostetrica di turno mi dà anche un consiglio, un bel bagno caldo o una doccia calda di 3 quarti d’ora, così da favorire o da fermare il travaglio; ed inoltre di non avere paura di andare in bagno, anzi, di farla proprio, perché tanto ero ancora dilatata di 6 cm !….
Vengo dimessa circa verso le 18.00, arrivo a casa ed entro il doccia alle 18.30, seguendo il consiglio di chi pensavo fosse competente. Sto dentro la doccia circa 10 minuti a dire tanto, esco dalla doccia e ovviamente con i dolori delle contrazioni mi distendo sul letto. Mio marito inizia a monitorare lui le contrazioni, erano ogni 3 minuti, ovviamente mi dice subito dobbiamo correre in ospedale, mi alzo dal letto perché gli dico che devo fare pipì prima di andare… Giusto il tempo di arrivare in bagno e boom! Si rompono le acque! Automaticamente il bagno di casa mia è diventato la mia sala parto, perché dal momento che si sono rotte sentivo la testa del bimbo. D’istinto mi sono sdraiata per terra. Ovviamente in casa eravamo soli, prontamente mio marito ha chiamato i soccorsi… Inutile dire che sono arrivati 3 quarti d’ora dopo, giusto in tempo per prendere al volo,letteralmente, il bimbo quando ho dato l’ultima spinta. Fortunatamente i nostri vicini ci hanno aiutato e inoltre una di loro è una infermiera ed è stata lei che mi ha aiutata. Ore 19.47 il pianto del nostro piccolo miracolo, nato nel bagno di casa nostra senza attrezzature di alcun tipo, né tantomeno l’antibiotico! Nemmeno 2 ore dopo essere stata dimessa, direi che dire che c’è stata della negligenza è dire poco.
Ma purtroppo l’avventura non finisce qui.
Veniamo portati in ospedale, l’ostetrica che mi ha dimessa è ancora di turno, e le dico con il sorriso : visto che siamo tornati?! Ma già in due! (Purtroppo non ho potuto vedere la sua faccia perché sono miope e i miei occhiali sono rimasti a casa)… Finalmente entro in una sala parto (vera questa volta), fanno le loro operazioni e tagliando il cordone il bimbo viene dichiarato nato a Rho alle 20.47, perché così è la procedura. Dopo punti e bagnetto del bimbo, passo 2 ore con mio marito e il piccolo. Mi viene chiesto se ho cenato, rispondo di no. Mi viene portata 1 tazza di the e 4 biscotti.. diciamo che non è stato sufficiente perché al momento del trasferimento in stanza svengo! Mi fanno riprendere, mi ridanno altra tazza di the e altri 4 biscotti, stavolta funziona! Andiamo finalmente in stanza. Il “soggiorno” è andato fortunatamente bene, ma il giorno prima di essere dimessa perdo un coagulo molto grosso, davvero grande! Capite bene che primo figlio, mai affrontato tutto questo, abbastanza spaventata chiedo consiglio alle mie compagne di stanza, che mi rasserenano e chiamano per sicurezza l'infermiera. Arriva, le racconto e le mostro quanto successo e, prendendomi anche in giro, mi dice che è del tutto normale. Arriva il giorno delle dimissioni, faccio la visita con il ginecologo, mi dice che è TUTTO OK, gli dico quanto successo il giorno prima e mi dice che va bene e che ho ancora altri 2 piccoli coaguli che espellerò tranquillamente da sola. Dopodiché visita di controllo anche per il piccolo e al momento delle dimissioni scopro, raccontando la mia storia alla dottoressa, che sulla cartella del bimbo era stato omesso il parto in casa! Fortunatamente la dottoressa corregge il tutto perché va segnalato, soprattutto perché al parto al piccolo non è stato protetto in maniera adeguata. FORTUNATAMENTE IL PICCOLO sta bene ed è sempre stato bene, io invece alla fine ho scoperto, facendo la visita di controllo dalla mia ginecologa, di non essere stata pulita bene e che c’era del materiale ancora all’interno dell’utero. Fortunatamente ho fatto una cura ed è stato sufficiente così senza dover ricorrere al raschiamento (ho partito il 23 maggio e le perdite post parto sono finite il 30 di luglio... giusto per intenderci).
Racconto tutto questo perché credo che nel 2022 quanto successo a me e al mio piccolo sia alquanto sconcertante. Credo che a nessuno debba ricapitare mai, perché noi siamo stati fortunatissimi! Ma non è sulla fortuna che bisogna contare in momenti come questi!

Patologia trattata
PARTO.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

OPINIONE RICOVERO REPARTO ORTOPEDIA

Sono stata ricoverata dodici giorni nel reparto ORTOPEDIA al V piano.
Mi sono trovata molto bene, reparto ben organizzato, medici, infermieri ed OSS molto efficienti, attenti, premurosi ed empatici. Reparto pulito e curato.

Patologia trattata
Frattura scomposta tibia e perone.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Elogi alla Chirurgia di Rho

Il dottor Sampietro è un chirurgo e professionista eccellente. Tutto il personale della sala operatoria è stato gentile e mi ha rassicurata. Sono inoltre molto soddisfatta del risultato finale!

Patologia trattata
Rettocolite ulcerosa.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Pronto soccorso

A causa di uno svenimento mia madre (74 anni) è caduta e ha sbattuto la testa.
Perdeva sangue e ho chiamato subito l'ambulanza. I ragazzi del primo soccorso sono stati molto bravi e gentili.
Non si può dire lo stesso al pronto soccorso di Rho.
Mia madre consegna all'infermiera la lista dei medicinali che prende.
La Dottoressa mi chiama al telefono per sapere quali medicinali prende; le dico che la lista ce l'ha mia madre in tasca, e dal telefono sento mia madre ripeterle di averla consegnata all'infermiera, ma imperterrita la dottoressa dice che non c'è. Prendo la mia copia e li elenco al telefono.
Alla fine la lista salta fuori, l'infermiera si è svegliata e la ritrova.
Vengo richiamato dalla dottoressa che mi dice che posso venire a riprenderla (manco fosse un pacco postale); le chiedo se può darmi maggiori informazioni ma niente, l'unica cosa che mi dice è che devo tornare domani mattina per l'esame neurologico. Sul foglio di dimissione è scritto "esame neurologico alle 08:00".
Arrivo alle 08:00 l'indomani con mia madre e dopo oltre 30 minuti di attesa davanti lo sportello mi si dice che l'orario segnato è sbagliato, il neurologo arriva alle 09:00 (sarà la stessa infermiera della lista scomparsa che ha sbagliato a scrivere l'orario?).
Alla fine il Neurologo ha visitato mia madre dopo le 09:30; la visita è durata 10 minuti, ha segnato 3 esami da fare e alla domanda da cosa è dovuto lo svenimento mi risponde : non lo so, vada dalla sua neurologa che la segue.
Mia madre, che ha parecchie patologie, ha passato 6 ore nel pronto soccorso il primo giorno e altre 2 ore il giorno successivo che vi assicuro se lo potevano risparmiare questo 2° giorno col neurologo. Ma dato che a quanto pare dovevano chiudere la pratica, e il neurologo quel giorno non c'era, ti fanno venire l'indomani. A quanto pare è più importante la chiusura della pratica rispetto al rischio di prendere il Covid.

Patologia trattata
Piccolo taglio alla testa a seguito caduta.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Oncologia day hospital

Avevo appuntamento alle 14.00. Alla fine, solo dopo mie lamentele, mi hanno fatto la terapia (chemio) alle 14.50, ma nel mentre hanno chiamato altri pazienti che avevano appuntamento alle 14.30. Come mai? Organizzazione da rivedere.

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Urologia

Ecografia Prostatica Trans Rettale + Agobiopsia prostatica.
Una assoluta professionalità, a partire dal Primario Dott. Zago, sino a tutta la sua equipe, compresa l'intera segreteria.
Non solo assistenza, ma molto ascolto. Non ho vissuto il ruolo di malato, ma è come fossi stato anch'io del reparto.
Grazie.

Patologia trattata
Tumore della prostata.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Pronto Soccorso e Oncologia

Sono arrivata in PS con il mio compagno che avvertiva dolori a livello del fegato. In pronto soccorso abbiamo trovato dottori all'altezza, ma nella saletta di attesa e accettazione ho trovato molto sporco. Ricoverato in Oncologia e non potendo entrare, i dottori ti ricevono sull'atrio di entrata in corsia, con tutte le persone che aspettano, e così la privacy diventa inesistente...
Non possono uscire dalle proprie stanze. Non possono uscire a camminare un po' su corridoio, riesco a vedere mio marito dal cortile e lui dalla finestra. I cibi che non vengono mangiati devono essere riconsegnati, non puoi tenerti nemmeno una mela per merenda, se la riportano via. Assurdo. Io negli anni indietro mi ero trovata bene all'ospedale di Rho. Adesso non riconosco più niente, specialmente per quanto riguarda la pulizia - che in tempi di Covid dovrebbe essere esattamente il contrario... E poi rompono le scatole a noi...

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pronto Soccorso

Ho portato il mio compagno al PS per un attacco di colecistite acuta accompagnata da vomito e spasmi. Appena arrivati non c'era nessuno che provava la febbre, nè agli accompagnatori e nemmeno ai pazienti; non c'era  gel per le mani, nè i divieti sulle sedute di alternanza per le persone. ADDIRITTURA C'È invece UNA LIBRERIA CON LIBRI E CRUCIVERBA DA FARE, cosa lodevole, ma non in tempo di Covid dove anche dai parrucchieri etc. è stata vietata tale l'esposizione....
Un telo di plastica divide la sala dell'accettazione ed ho potuto sentire l'infermiera che chiedeva al mio compagno generalità e motivazione del suo stato in malomodo, mentre lui si contorceva e vomitava.
Io ho atteso sino a quando, dopo diverso tempo, mi ha mandato il messaggio che dopo avergli fatto un antidolorifico non credeva gli avrebbero fatto altro.
Io dico! anche la guardia medica (gentilissima, alla quale avevo telefonato) mi aveva spiegato che lei avrebbe solo potuto fargli un antidolorifico  e non l'ecografia necessaria in questo caso, e che quindi mi consigliava un ospedale. Io lo porto a Rho e non gli fanno nulla!!! Quando è uscito, dimesso, il dolore si era calmato ma appena mi ha vista ha detto: PESSIMI! Trattano le persone in modo molto scontroso e non hanno approfondito nulla.
La nomea di questo ospedale non è mai stata buona ed ora posso ribadire che, almeno per quanto riguarda l'esperienza al pronto soccorso, concordo con le opinioni negative.

Patologia trattata
Colecistite acuta.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Organizzazione visite ambulatoriali vergognosa

Sono arrivata in accettazione alle 9.50 per un appuntamento alle 10.30. Mi viene assegnato il n. AP57 (14 pazienti in attesa). Solo due sportelli aperti su quattro e viene data priorità ad altri codici (RR RC X...).
All'alba delle 10.27, ho ancora davanti otto persone e la solfa non cambia. Chiedo chiarimenti e mi viene risposto in malo modo che devo aspettare.
Complimenti per la serietà e la professionalità!

Patologia trattata
Infezione al piede.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Super soddisfatta

Ricevuta subito al pronto soccorso, messi i punti mi hanno portata in reparto, dove sono stati fatti tutti gli accertamenti e trovato il motivo dei miei svenimenti.
Il dottor Piergiorgio Caccia è veramente competente e di una pazienza incredibile. Sono rimasta veramente colpita.
Si sente tanto parlare male della sanità, ma non dappertutto è così.
Grazie di cuore.

Patologia trattata
Svenimenti continui. All'ennesimo sono caduta, ho sbattuto la testa, messo otto punti e ricoverata per accertamenti.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Gli Ospedali italiani

Cari amici,
dopo un'attesa di otto ore in pronto soccorso, lasciata ad aspettare su una sedia, sono stata ricoverata in un ospedale italiano, alle porte di Milano. E qui comincia una vera e propria odissea.
Del paziente, ovvio!
Devo fare degli accertamenti, quindi degli esami, perché devono capire il motivo di una emoglobulina scesa precipitosamente in pochi giorni.
Esami quindi.
Si fanno in due, massimo tre giorni di degenza. Io forse riuscirò ad andarmene in otto/dieci giorni! Se sarò fortunata, visto che è sabato e domenica e qui si ferma tutto!
E tu aspetti... rinchiusa in una struttura da girone dantesco.
Così si attende, in lista per fare gli esami, occupando un letto.
Non posso fare a meno di pensare a mio figlio, operato l'anno scorso e fatto uscire la sera stessa,
sulle proprie gambe. Barcollando. Perché bisogna lasciare la disponibilità del letto!
Quindi, in un Ospedale italiano, se sei sottoposto ad un intervento chirurgico, la terapia prescritta è di uscire entro 24/h sulle tue gambe, cercando di non svenire, seguendo le istruzioni di sopravvivenza a casa tua!
Ma se devi fare degli esami ospedalieri, la prescrizione è la seguente:
terapia della pazienza,
corso di sopravvivenza al caos,
indagini temporali su "chi l'ha più vista", perchè sei dimenticata e dispersa nel tuo posto letto in una struttura ospedaliera alquanto fatiscente.
Come trovare la fine del tunnel e tornare a casa sulle mie gambe? questo spero di scoprirlo presto!

Patologia trattata
Anemia.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Lunga attesa ripagata da un medico preparato

Ho aspettato tanto per la visita chirurgica, ma la lunga attesa è stata ripagata da un medico che, oltre ad essere competente e disponibile, è stato anche molto simpatico e gioviale; anche l'infermiera non era così antipatica... Sarebbe bello se nel pubblico lavorassero sempre persone così.

Patologia trattata
Visita chirurgica.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Visita con dott. Cozzi del 30 settembre

Avevo un appuntamento a Rho ieri 30/9 ore 14.30, ma erroneamente mi sono rivolto all'accettazione dell'Ospedale, dove sono letteralmente caduti dalle nuvole. Possibile che non sappiano che c'è una sezione di psicologia a Rho?
Ho telefonato tutto il pomeriggio ai numeri a me dati: 02/994302785 e 02/994302789, risultati sempre assenti. La signora dell'accettazione ha telefonato anche a Garbagnate, ma anche lei è caduta dalle nuvole. Peccato, mi dispiace. Lunedì verrò operato alla tiroide. Poi ci sentiamo. Grazie.

Patologia trattata
Ansia.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Pronto soccorso

Ringrazio la dottoressa Claudia Pozzi, che ha visitato mio fratello intervenendo per prima con l'aiuto dell'infermiera Cinzia; la dottoressa Barbara Omazzi, che con grande perizia lo ha sottoposto a una colonscopia d'urgenza risolvendo la causa dell'occlusione; l'anestesista dottoressa Alessandra Dei.
Una équipe di donne straordinarie che con professionalità, efficienza e umanità ha collaborato a risolvere il problema. Grazie anche a nome di mio fratello.
Ornella Tozzi

Patologia trattata
Occlusione intestinale causata da volvolo del sigma.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Chirurgia 3-4: pessimo personale infermieristico

Mio padre è stato ricoverato d'urgenza per uno scompenso cardiaco nel Gennaio 2015. Per cinque giorni è rimasto in UCC e successivamente è stato spostato in cardiologia, dove è rimasto per quasi 20 giorni. Il letto veniva cambiato una volta o più al giorno a seconda delle condizioni, il paziente era lavato, controllato e medicato, appena il campanello della camera suonava, arrivava il personale in pochi secondi. Dottori e infermieri si sono dimostrati competenti e preparati, con attenta cura del paziente.
Nel corso di questi venti giorni, a mio papà è stata diagnosticata un'ulcera che, all'età di 86 anni, è risultata subito come un intervento delicato e rischioso. Così è stato trasferito al 3° piano in chirurgia 3-4. La differenza da un reparto all'altro è stata percepita da tutti i parenti che sono passati a trovarlo. Al suono del campanello passavano anche MINUTI dall'arrivo delle infermiere e se si provava a chiamarle di persona si veniva rispediti in camera a suon di urla e lamentele. Il letto veniva cambiato solo se presentava evidenti macchie, altrimenti poteva rimanere con le stesse lenzuola anche per dieci giorni (come è successo). Dalle 9:00 alle 12:00 il reparto veniva CHIUSO con una sbarra rossa per il giro medici e nessun parente poteva assolutamente entrare (in nessun altro reparto succede ciò, il paziente con più di 65 anni può ricevere visite a qualsiasi ora da una sola persona). Condizione che si poteva tranquillamente accettare se non fosse che l'orario non veniva mai rispettato. Mio papà non riusciva a mangiare da solo e capitava che dovessi assegnare il compito di aiutarlo a qualcuno, a pagamento o in pausa pranzo. La sbarra veniva tolta anche alle 12,40/13 rendendo impossibile ad un lavoratore tutto ciò e facendo perdere tempo.
La domenica e nei giorni festivi, le visite dei parenti erano concesse dalle 11:00 alle 12:00 ma, come ormai avrete capito, a quell'ora c'era il giro dei dottori e delle infermiere e quindi era impossibile la visita fino alle 12:00. I parenti, quindi, potevano passare 10/15 minuti con l'ammalato per poi essere cacciati dal personale con poca delicatezza per l'arrivo del pranzo.
Ma l'avvenimento che ci ha lasciato con tanta rabbia è successo una mattina durante il giro dei dottori: mio papà stava riacquistando forza nelle gambe dopo più di un mese a letto e poteva finalmente sedersi se (e solo SE) completamente aiutato. Dovendo rifare il letto (perchè era stato sporcato con la colazione, non per altro) le infermiere l'hanno accompagnato ed "abbandonato" sulla sedia destinata ai parenti. Una volta sistemata la camera sono tornate al loro giro. Il vicino di letto era stato appena dimesso e quindi si trovava da solo in camera lontano dal campanello. Il corridoio, non potendoci essere visite, era vuoto e le sue urla sono state vane. Per fortuna un dottore stava passando a trovarlo e ha chiamato aiuto per lui.
I modi delle infermiere (tutte donne, solo un giovane infermiere, Marco, che è stato l'unico a dimostrarsi competente ma soprattutto educato) non si sono dimostrati assolutamente all'altezza, distratte, arroganti, presuntuose e per nulla accomodanti. La pulizia del paziente era quasi nulla: magliette con macchie di sangue indossate per più giorni, poca igiene..
In conclusione (per via dell'inevitabile confronto tra i reparti di cardiologia e di chirurgia) se avete bisogno di un intervento chirurgico, non consiglio l'ospedale di Rho per la scarsa gentilezza, professionalità e cura che mettono nel loro lavoro le infermiere e il personale.

Patologia trattata
Ulcera.
Punti deboli
Infermiere della Chirurgia 3-4 maleducate, arroganti e poco disponibili alla cura dei pazienti e quindi al loro lavoro.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Anatomia patologica

Reparto di alta competenza diagnostica, da tempo certificato ISO 9001:2008, unitamente ad una eccezionale tempistica. Eccellente l'attività di diagnostica istopatologica ed agoaspirativa.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Patologia gastrointestinale.
Punti di forza
Istopatologia diagnostica ed oncologica.
Citologia espoliativa e per agoaspirazione.
Emopatologia.
Punti deboli
non ne ho riscontrati.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ottima la Cardiologia

Sono stato ricoverato per infarto miocardico e sono stato assistito in UTIC per 4-5- giorni con assistenza continua. Ho riscontrato grande disponibilita' del personale maschile e soprattutto femminile. La stessa cosa posso dire del reparto di cardiologia, dove mi hanno trasferito dopo la coronarografia. Anche qui l'unità è caratterizzata da assistenza, simpatia e cordialita' del personale.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
infarto miocardico, coronarografia
Punti di forza
assistenza, competenza.
Punti deboli
nessuno
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Pronto soccorso - OK

Pochissimo il tempo di attesa e nessun problema. dovrebbe funzionare tutto cosi' sempre.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Un taglio sulla mano
Punti di forza
Velocita'
Punti deboli
No
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Oculistica 4° piano

Mia madre, operata un mese fa circa all'occhio sinistro, è ritornata per l'operazione all'occhio destro. L'infermiera insisteva per mettere le gocce pre-operazione all'occhio sinistro, ma mia mamma, donna anziana ma determinata, per 2 volte molto decisamente le ha risposto di no, che da operare era l'occhio destro. L'infermiera va in ufficio e riverifica, ok: da operare occhio destro.
La stessa infermiera ha ripreso mia mamma 2 volte con voce molto nervosa e seccata perche' non aveva la vestaglia... ma nuda non era, e' una donna molto robusta, non sono riuscita a trovare la sua misura.... credo che sarebbe stato meglio verificare bene quale occhio era da operare, che preoccuparsi di una banale vestaglia.. e trattare male un'anziana... Comunque a riguardo ho fatto le mie rimostranze al dottore.....
Alcuni conoscenti mi avevano avvertito di non portare la mamma all'ospedale di Rho, dicendo fosse meglio quello di Bollate. Mi dispiace per la serieta' e la professionalita' del dottor Papini e dello staff medico, davvero competente, ma credo proprio che la mia lamentela andra' ad accordarsi alle altre...

Patologia trattata
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Patologia trattata
Cataratta sx e dx.
Punti di forza
dott. Papini, sia per operatività che per delicatezza e sensibilità nel trattare i pazienti, in particolare anziani.
Punti deboli
il personale in sala: molto nervoso e poco attento a cio' che è scritto sul referto clinico.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

cure dentarie

dopo otto anni di trattamenti dentari nell'ospedale di Rho, ponti sbagliati, perni nei denti storti, rottura nella pulizia canali con conseguente perdita dente, e tutto dimostrabile da lastre nel tempo e visite esterne..: NON SONO SODDISFATTO e consiglierei di affiancare sia al dentista che al meccanico che prepara le protesi, una figua professionale piu competente.

Patologia trattata
otturazioni, ponti, perni, capsule