Casa di Cura San Raffaele di Cassino

 
4.7 (54)

Recensioni dei pazienti

5 recensioni con 2 stelle

54 recensioni

 
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Mai più...

Nessuna informazione da parte dello staff sul paziente nè sulle visite che venivano svolte. Scarsa comunicazione, personale spesso assente se il ricoverato chiamava...
Mia madre, dopo diversi giorni che vedevamo non star bene, e nonostante lo avessimo fatto presente, è stata trasportata con urgenza all'ospedale di Cassino, dove dopo qualche ora, ci hanno chiamato per informarci del decesso.
Una figlia.

Patologia trattata
Tracheotomia, problemi cardiaci e respiratori.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza negativa

Negligenza nelle cure al paziente. Maleducazione.
Mia madre, trasportata all'ospedale di Cassino in stato comatoso dopo diversi giorni che stava male, è deceduta dopo qualche ora.

Patologia trattata
Paziente tracheostomizzato.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Mai giudicare il libro dalla copertina

La struttura è molto bella e lascia intendere buone cose.. ma appena si entra in reparto la storia cambia.
C'è una dottoressa (di cui ignoro il nome) scortese ed antipatica..
La camera è ampia ma con un misero armadio dove a stento ci entra una busta.. Dietro i letti ci sono 3 dita di polvere.
Riscaldamento altissimo (alto rischio di contrarre infezioni).
La struttura non passa né l'acqua né la carta igienica..
C'è da dire che però le infermiere sono molto gentili.
Non fidatevi delle apparenze.

Patologia trattata
Cardiorespiratoria.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Centro Cure Palliative - Assistenza Residenziale

Giovane paziente di 42 allettata fin da subito, seguita ottimamente dal Policlinico Gemelli di Roma, in cura con terapia molecolare che stava facendo effetto a detta dello staff di Oncologia; dimessa dal primo ricovero al Gemelli con l'obiettivo di essere almeno rimessa seduta sul letto o sulla sedia a rotelle.
Presa in carico all'inizio dal CAD di Frosinone e, in seguito ad un ricovero urgente al Gemelli, presa in carico dall'Hospice - Centro per le Cure Palliative mediante Assistenza Residenziale:

La paziente ha subìto due ricoveri urgenti al Gemelli di cui uno mentre era in carico al CAD di FROSINONE per disidratazione ed ipercalcemia; è arrivata al Gemelli in stato delirante, ripresa per fortuna nel giro di un paio di giorni. L'oncologa del CAD di Frosinone, pur non avendola MAI vista prima, chiamata per l'urgenza ha detto che era ai suoi ultimi momenti.
Dimessa in buona salute dal Gemelli, per quanto dato dalle circostanze, è stata quindi presa in carico dall'Hospice - Centro per le Cure Palliative in Assistenza Residenziale.
Secondo ricovero urgentissimo al Gemelli nel reparto di Medicina Interna per stabilizzarla, da cui non è piu' uscita.
Riscontrata ancora la cistite con la quale era uscita, dal suo ultimo ricovero per radioterapia al Gemelli, con la cura di antibiotici che le hanno somministrato a casa per il tempo prescritto, ma l'assistenza domiciliare non si è preoccupata di farle una semplice analisi delle urine per vedere se la cistite era guarita.
Al Gemelli hanno riscontrato ancora la cistite, si sono accorti che le avrebbero dovuto cambiare almeno una settimana prima il catetere, e non era stato fatto;
Sempre durante l'ultimo ricovero al Gemelli è stata riscontrata una infezione ai polmoni dovuta probabilmente al fatto che non era stata sottoposta a casa ad una cura preventiva antibiotica in quanto, come paziente da quasi tre mesi allettata, era piu' suscettibile a questo genere di complicazione;
uscita dal Gemelli dopo un ciclo di radioterapia, durante il periodo di assistenza domiciliare a casa non le è stato fatto neanche un "misero" emocromo per valutare lo stato dei globuli bianchi e rossi; ricoverata quindi con massima urgenza l'ultima volta al Gemelli a causa di gravi malesseri generali, sono state riscontrate diverse ischemie al cuore dovute ad un abbassamento del numero dei globuli rossi, con conseguente minor apporto di emoglobina, e quindi di ossigeno, al cuore. Con un emocromo se ne sarebbero accorti in tempo per intervenire e forse risolvere la situazione. Sottoposta a due trasfusioni il cuore non ha comunque retto ed è deceduta, NON PER LA SUA GIA' GRAVISSIMA MALATTIA, ma a causa del cuore indebolito. La paziente era naturalmente in uno stato generale estremamente preoccupante.
Riscontrata inoltre, sempre al Gemellli, anche una pericolosissima infezione da stafilococco aureo nel sangue.
Bastava qualche piccolo accorgimento in più e lei sarebbe ancora viva, forse con la possibilità di godersi un pochino suo marito ed i suoi due bambini di 10 e 8 anni, magari da una sedia a rotelle invece che da un letto.
Non credo ci sia da aggiungere altro... mia sorella è morta così a soli 42 anni... Lo staff di Oncologia del Gemelli non ha detto nulla, ma il viso di tutti loro parlava: sembravano tutti allibiti!

Patologia trattata
Tumore al IV stadio ai polmoni con metastasi diffuse in tutto il corpo (colonna vertebrale, base del cranio, bacino, femore, fegato, pleura, linfonodi e probabilmente un surrene).
Punti di forza
Assistenza per quanto riguarda le dotazioni di cui un paziente ha bisogno a casa (Ossigeno, letto, etc.); il materasso antidecubito è stato invece comprato privatamente.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Reparto UNAI

Non saprei valutare il reparto, i parenti non vengono informati di nulla, viene fatto un quadro generale poco dopo il ricovero e poi non si viene messi a conoscenza di nulla su quello che viene fatto al malato in termini riabilitativi. Non viene dato modo di fare domande e le risposte sono molto evasive.

Patologia trattata
Post rianimazione.
Punti di forza
Personale infermieristico disponibile su richiesta.
Punti deboli
Poca chiarezza.
Se suona un macchinario, il personale non si presenta ma deve essere chiamato.
Caldo eccessivo nel reparto, pazienti letteralmente in un bagno di sudore.
Poca umanità.
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