Casa di Cura Santa Maria del Pozzo Somma Vesuviana

 
4.1 (57)

Recensioni dei pazienti

6 recensioni con 1 stelle

57 recensioni

 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Ricovero nonna

Esperienza negativa. Non consiglio. Personale arrogante e poco competente. Migliorare pulizia e servizi. Ricoverata mia nonna, portata subito via. Lentezza ed incuria.

Patologia trattata
Demenza senile e Alzheimer.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Non è un hotel a 5 stelle ma il rispetto..

Ho letto in qualche commento che questo non è un albergo 5 stelle e che è già tanto quello che si fa per i pazienti nelle condizioni di lavoro in cui sono messi gli operatori socio sanitari. Non concordo assolutamente.
Il rispetto per il malato è imprescindibile e, se le condizioni di lavoro sono inaccettabili, non è il paziente che deve farne le spese.
Mia suocera era al secondo ricovero. Ci avevano parlato di questa struttura come dell'Eden, ma noi potevamo fare paragoni con il Toiano, in cui era stata ricoverata 4 anni fa in condizioni critiche e da cui è uscita quasi autosufficiente. Al primo ingresso abbiamo subito notato una puzza persistente di urina, puzza che non ti togli dal naso per ore.
Le bottiglie d'acqua che portavamo erano sempre piene e ci raccontavano che mia suocera si rifiutava di bere, ma stranamente la sete le tornava quando eravamo lì noi!
A terra sempre sporco, a qualsiasi ora. Pezzi di pannolino intrisi di urina che occupavano la stanza sempre.
E gli OSS... che dire! Chiaramente non possiamo parlare di tutta la categoria, ce n'erano di gentilissimi, ma stranamente sparivano tutti durante l'orario delle visite, quando un parente poteva chiedere un cambio di pannolone perché pieno di escrementi. L'ora del "giro" non era mai quella giusta. Un giorno ho dovuto interrompere una OSS che chiacchierava a voce altissima con un'infermiera, mentre mia suocera aspettava a bocca aperta di essere imboccata. Apriti cielo! Che maleducazione interromperla mentre stava facendo raffreddare la minestrina! Come mi ero permessa! Maleducata, stia zitta...(erano gli improperi rivolti a me, naturalmente). E così via per circa un quarto d'ora, mentre mia suocera finiva di mangiare imboccata da me e non da lei una zuppa ancora calda e un pollo ormai indurito dall'attesa.
Mia suocera ha versato lacrime di gioia quando è andata via, nelle stesse condizioni in cui è entrata due mesi fa, ma sporca da far paura. Ci dicevano che non collaborava nella fisioterapia e non si faceva mettere sulla sedia a rotelle. Appena tornata nella casa di riposo, sentito il persistente odore di pipì, hanno subito predisposto tutto per lavarla. È stata messa sulla sedia a rotelle davanti a noi e le hanno fatto una doccia. Era (stranamente?) collaborativa. Finalmente pulita ha mangiato un pasto caldo imboccata da un'assistente fattiva. Per una persona anziana e malata l'umanità (perché di questo si tratta) è essere trattati con rispetto mantenendo la dignità della persona... Considerate voi se questa è una donna con le mani sempre sporche e i capelli incollati in testa.
Alla OSS in questione vorrei dire che lei, nel momento in cui lavora, non rappresenta solo sè stessa, ma tutta la sua categoria ed è per questo che tutti gli altri dovrebbero provare ad insegnarle non l'educazione, a quello avrebbe dovuto provvedere la sua mamma, ma la dignità e il rispetto per il lavoro.

Patologia trattata
Neuroriabilitazione.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione post ictus cerebrale

Oggi in data 11 agosto 2014 ero andato a informarmi delle condizioni di mio padre e neanche mi sto accingendo a salutare all'entrata dell'ufficio medico, quando sono stato letteralmente allontanato dal prof. De Laurentiis, liquidandomi con la scusa che non aveva tempo perché c'era un nuovo ricovero da fare... E alla domanda "ci possiamo rivedere venerdì?" (che sono i giorni prestabiliti dalle loro regole), mi viene risposto "io venerdi non ci sono". Io insisto spiegando "guardi che mio padre dovrebbe essere dimesso il 24 agosto prossimo" - Risposta: vada in amministrazione per queste cose.
In più, lamentandomi in quanto mio padre aveva un braccio gonfio e gli doveva essere cambiato il pannolone, avevamo premuto il pulsante per il richiamo di qualche infermiere. Ebbene: NON è MAI VENUTO NESSUNO PER PIù DI UN'ORA E MEZZA.
E se mi ho Padre avesse avuto un malore? Ditemi, è normale tutto ciò?
Sconsiglio vivamente di portare pazienti in questa struttura che, aggiungo, oltre alla scortesia, si distingue anche per una pessima carenza igienica sanitaria; senza contare dell'odore sgradevole di escrementi appena si cerca l'entrata principale!

Patologia trattata
Riabilitazione causata da ictus cerebrale.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Ho avuto modo di seguire un paziente per circa quattro mesi e ho assistito a delle cose che sfiorano l'assurdo, tipo: infermieri che danno farmaci a malati non in orario, o con posologia diversa, da quanto prescritto dal medico (o addirittura fanno assumere, per sbaglio, farmaci a pazienti che non dovrebbero); cassonetti per la raccolta differenziata disposti nelle corsie che vengono riempiti di pannoloni dei malati; medici che avvisano i parenti in nottata per avvisarli che il loro congiunto è praticamente "spacciato" e che quindi farebbero bene a portarselo a casa, sbagliandosi (fortunatamente..), vista l'insistenza dei parenti a farlo rimanere in clinica, o quanto meno a mandarlo in ospedale.

Patologia trattata
Riabilitazione arti inferiori.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Sanità privata? Dio te ne guardi bene.

E' davvero drammmatica la vita dei pazienti che gli ospedali della provincia di Napoli inviano alla casa di cura di Santa Maria del Pozzo.
Per prima cosa la struttura non fornisce l'acqua ai pazienti.
Il personale è sempre preso da questioni lavorative e poco si preoccupa dei pazienti. I medici non ne parliamo: non si degnano di dare spiegazioni. I fisioterapisti fanno il minimo indispensabile ("non possiamo fare di più perchè il paziente non collabora", ma stiamo parlando di malati colpiti da ictus, cioè con ridotte capacità cognitive).
Invito l'assessorato alla sanità della regione Campania a prendere dei provvedimenti.

Patologia trattata
ICTUS.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Terapia motoria degli arti inferiori

La casa di cura riceve dalla regione campania circa 900 euro al giorno per la riabilitazione del paziente.
Un paziente mediamente resta in clinica 120 giorni (il rimborso sarà superiore ai 100.000,00 euro).
A fronte di questo rimborso la clinica offre:
- 3 infermieri a turno per oltre 100 pazienti ammassati in stanze da tre letti (quando invece ne possono ospitare 2)
- medici spocchiosi e quasi sempre assenti nei reparti;
- un manipolo di OSS che si lamentano di continuo (e che fanno tutto loro).
- igiene pessima
- fisioterapia per un massimo di 30 minuti al giorno; per le restanti 23 ore e 30, i pazienti vegetano nei letti o si lasciano trascinare su vecchie e inadeguate sedie a rotelle.

Patologia trattata
Terapia motoria degli arti inferiori.
Punti di forza
Forse gli O.S.S.
Punti deboli
Medici e infermieri.
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