Centro Riabilitativo di Ceglie Messapica

 
3.7 (19)

Recensioni dei pazienti

7 recensioni con 2 stelle

19 recensioni

 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Ricovero di mia madre

Mia madre è stata quattro mesi ricoverata in questa struttura, dove non c'è stato alcun miglioramento.
E' uscita denutrita, disidratata, in condizioni igieniche deplorevoli, con diverse piaghe da decubito.

Patologia trattata
Esiti ischemia cerebrale.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione post Covid

Il mio compagno è entrato per riabilitazione polmonare e muscolare post Covid ed è uscito morto dopo solo 3 giorni di recupero. Dal momento che è entrato non ho potuto più vederlo, solo per videochiamate che mi faceva lui stesso. Impossibile parlare con i dottori, il mio compagno mi chiamava ogni mezz’ora chiedendo aiuto, pulivano i suoi bisogni dopo 2-3 ore perché chiamavano noi che sollecitassimo che andasse una infermiera. Il peggio però è che per 2 giorni mi ha chiamata dicendo che non riusciva a respirare, ma che gli infermieri rispondevano che era un tipo ansioso. Il mio compagno ha iniziato a sentirsi male verso le 6.00 di pomeriggio con febbre, mancanza di respiro e battiti cardiaci a 139. Lo hanno curato solo con gocce per calmarlo. Ultima videochiamata a mia cognata alle 4.00 di mattina, dove lui stava molto male. E' poi morto alle 5.00 di mattina per arresto cardiaco. Dopo ore di sofferenza. E senza che nessuno si rendesse conto che stava in arresto cardiaco. Ho tutti i messaggi del mio compagno sul telefono e cercherò giustizia per lui.

Patologia trattata
Riabilitazione post Covid.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione

Il paziente all'ingresso della struttura era in condizioni molto migliori che all'uscita.
I pazienti vengono abbandonati e poco curati. Non consiglio il ricovero, ormai le ASL offrono terapie domiciliari di gran lunga migliori.

Patologia trattata
Esiti protesi anca.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Figlia di paziente

Il mio papà è entrato il 3 di novembre di quest'anno 2021, ricordo ancora quel giorno in cui l'ho accompagnato, dietro all'ambulanza. L'accoglienza è stata sin da subito deludente.
A causa del Covid ha dovuto fare 20 giorni di isolamento, nonostante avesse ripetuto l'ultimo tampone Covid (negativo) il giorno prima presso l'ospedale Perrino, dove era ricoverato per ictus. Non volevano nemmeno che gli lasciassi il telefono per poter comunicare con lui.. Il caposala e il medico della corsia mi hanno incontrato dopo circa due ore di attesa nel giardino. Il caposala mi disse che non serviva il telefono perché ci avrebbero contattato loro, anzi, addirittura mi disse che ogni settimana si sarebbero fatte le videochiamate con il loro tablet. Ecco, questo non è mai avvenuto. Dopo più di un mese e mezzo, sotto mia insistenza telefonica, ho chiesto chiarimenti e si sono giustificati dicendo che avevano problemi di connessione .Il mio papà aveva un emiparesi sinistra e problemi di linguaggio (disartria), quindi poverino da solo non riusciva a prendere il telefono e a chiamare, ma più giorni passavano e meno informazioni ci davano. Quando facevamo le videochiamate con il suo telefono, lo vedevamo male, con la barba incolta, denti sporchi, viso e mani sporchissimi, praticamente gli facevano solo il bidet. Lui piangeva tanto, ogni giorno ci supplicava affinché chiedessimo agli oss o agli infermieri di fargli la barba e di lavarlo. Tutto questo è accaduto nella corsia D e nella C. Per poter chiedere informazioni ai medici sul suo stato di salute, ero sempre io a fare decine di telefonate o al reparto, oppure al CUP. Le cose sono cambiate un pochino solo quando è passato nella corsia A, ma sempre solo - e ripeto "solo" - quando chiamavamo noi tante e tante di quelle volte che non si possono immaginare. To ero intenzionata a firmare le dimissioni prima del termine, poi mi contattò il primario della corsia, promettendomi che le cose sarebbero cambiate. Io mi sono fidata di lui, però il risultato è stato che mio padre è deceduto il due di febbraio, quando mancava un mese alla dimissione. Ci hanno detto che ha avuto un arresto cardiaco. La cosa più atroce è stata che a comunicarci del malore di mio padre è stato un degente della stanza; allora io mi sono allarmata e ho provato a chiamare in reparto, ma nessuno mi rispondeva. Allora ho chiamato al CUP e mi hanno detto di non allarmarmi, che di sicuro non era accaduto nulla di grave, altrimenti mi avrebbero contattato loro. Ecco, dopo circa due ore e mezzo di attesa ho riprovato in reparto e mi hanno finalmente passato il medico di guardia, il quale mi ha comunicato il decesso di papà. E' disumano tutto questo, non lo auguro a nessuno, addirittura tre giorni prima il medico della sua corsia mi disse che papà oramai era in via di guarigione, mi disse solo notizie positive. So che per tutto il periodo di degenza non è mai stato fatto un eco cardio, né una consulenza cardiologica. Posso solo dire che il papà in quei mesi ha perso la sua dignità, piangeva ogni giorno per poter essere lavato, e poterci vedere non ci è mai stato concesso nemmeno attraverso una finestra, nemmeno il giorno di Natale, nonostante io sia un sanitario con tampone Covid ripetuto ogni tre giorni e addirittura anche vaccinata.. Ho sempre chiesto il permesso di poterlo vedere anche a distanza, ma non mi è stato mai concesso. Il mio papà era una persona buonissima, aveva settant'anni, non aveva nessuna patologia, è stato colpito da ictus dopo un intervento di protesi dell'anca e alla fine se ne è andato in questo centro.
Maria Cosima Errico

Patologia trattata
Esiti ictus.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Dopo 1 mese me ne sono andato

Dovevo stare qui 2 mesi, avendo avuto un ictus e una disfagia non riuscivo a deglutire, mangiavo e bevevo solo con sondino naso gastrico. Dopo 1 mese me ne sono andato via avendo perso 11 kg. Bastava informarsi su nuove tecniche e alimenti per questo tipo di deficit. Assente il personale medico. Un grazie ai fisioterapisti molto professionali. Corsia A: gestione da rivedere.

Patologia trattata
Esiti di ictus.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Eccelle, a eccezion fatte!

La struttura è d'eccellenza, la struttura appunto. Alte le aspettative, personale infermieristico e para-infermieristico (corsia C, eccezion fatta per qualche mosca bianca) poco verosimilmente stressato e più attento a rispettare le proprie conversazioni e i giochetti al cellulare, durante le innumerevoli pause, che i reali bisogni dei pazienti. Una vera nota dolens per una realtà così di nicchia e delicata date le patologie e i soggetti da assistere. Encomio pieno va alle fisioterapiste della palestrina, il resto (de)cade nella media, anzi, nel medio-basso! C'è tanta gente fuori, qualificata e volenterosa di lavorare, peccato che siamo - come sempre - nell'Italia dell'inefficienza e della raccomandazione facile.

Patologia trattata
Emiplegia da infarto parziale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Buono il centro ma....

Ricoverata 4 anni fa nel reparto mielolesi per una temporanea disabilità, non sono mai stata visitata da un neurologo pur essendo i miei esiti di grave patologia neurologica. In un mese di pessima degenza, sono stata solo visitata da una psicologa e ho fatto un EEG con personale poco qualificato.... I fisioterapisti preparati si contavano sulle dita di una mano. Infermieri disattenti, a volte mi è stata sbagliata la somministrazione delle compresse previste e stabilite dall'ospedale da cui ero stata dimessa. Responsabile medico di corsia scarsamente preparato. Se non fosse stato per una sola terapista che ha sostituito per qualche giorno quella assegnatami, sarei ancora là..
Me ne sono andata via dopo un mese.

Patologia trattata
Temporanea impossibilità alla deambulazione dovuta a Encefalopatia disimmune disseminata.
Punti di forza
La struttura.
Punti deboli
Alcuni medici e fisioterapisti.
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