Chirurgia Toracica Forlanini

Grazie al prof. Massimo Martelli, alla sua equipe e a Roma, mio marito, dopo un grave trauma toracico mal trattato, rischiava di perdere un polmone e di andare incontro a una serie di gravi complicazioni di cui, essendo io stessa medico, mi rendevo conto. Contattato il professore, ho trovato una persona sicura, capace e di una grande finezza d'animo; il suo cuore di grande chirurgo e clinico ti sta vicino ed è rimasto gentile come quello di un ragazzo; il suo senso dell'umorismo ti solleva. Mi sono affidata a lui in piena tranquillità e sicurezza e lui ha risolto il problema e il polmone è salvo. Grazie a te Professore, grazie a Roma che mi ha accolto e confortato come capitale del mondo.

Ho riscontrato un reparto eccellente per competenza e cortesia. Il prof. Martelli è una persona squisita, oltre che ad essere uno scienziato.

Desidero ringraziare di vero cuore tutta l'equipe medica del reparto di chirurgia toracica dell'ospedale San Camillo Forlanini e, in particolare, il Dr. Cardillo per tutto ciò che ha fatto per mio padre (Luzzi Giulio). Il Dott. Cardillo è un medico, oltre che bravissimo, anche di grande umanità e gentilezza; voglio ringraziarlo a nome di tutta la mia famiglia: mille volte grazie di esercitare la professione medica con così tanta professionalità!
Grazie ancora, Barbara Luzzi

CHI DOVESSE CHIUDERE IL REPARTO DI CHIRURGIA TORACICA DIRETTO DAL PROF. MASSIMO MARTELLI - "CUORE E ANIMA" DELL'OSPEDALE FORLANINI DI ROMA - SI MACCHIEREBBE DI UN EFFERATO DELITTO VERSO L'UMANITA'.
PIU' PRECISAMENTE VERSO COLORO CHE OGNI SANTA MATTINA ALL'ALBA SI METTONO FIDUCIOSI IN FILA PER ESSERE VISITATI - PER ESSERE POI SALVATI MOLTO PIU' PROBABILMENTE CHE ALTROVE - DA QUESTO LUMINARE CHE HA FATTO DELLE PROPRIE ALTISSIME COGNIZIONI SCIENTIFICHE E DELLA FELICE ABILITA'DELLE SUE MANI DA CHIRURGO, POTENTI ARMI AL SERVIZIO DI UN'INDEFESSA CROCIATA PER LA VITA ALTRUI.
CHIUNQUE NE ABBIA CONOSCIUTO LA BRAVURA E LA GENEROSITA' PERSONALE/PROFESSIONALE, NON POTRA' CHE SCHIERARSI AL SUO FIANCO.

Mi reputo una persona fortunata, oggi più che mai, visto che di recente mi è capitato di usufruire del Servizio Sanitario Nazionale.

Devo ammettere che solo all'idea di mettere piede in ospedale, oltre che per partorire i miei splendidi figli, ero stata presa da una certa apprensione. Eppure appena approdata nel reparto di Chirurgia toracica del Forlanini, storica Azienda ospedaliera di Roma, persino ad una profana di ospedali come me è parso subito evidente di essere arrivata nell'isola che non c'è.

Dalla preospedalizzazione alla degenza e al supporto a distanza, lì tutto il personale non si risparmia, prodigandosi in professionalità e organizzazione di prim'ordine. Persino gli addetti alle pulizie lavorano canticchiando un repertorio che va dall'Equipe 84 ad Alan Sorrenti.

Certo va detto che la struttura non è all'altezza di chi vi opera; ma il logorio degli anni sembra aver intaccato più i muri, i soffitti e gli arredi sanitari, che le persone. A questo proposito bisogna ammettere che, come in tutti i contesti, ci sono persone più o meno affiatate, a seconda del carattere e dell'empatia; eppure tutto questo passa in secondo piano, poichè si ha a che fare con la salute dei pazienti.

Noi pazienti, i bimbi sperduti, per osmosi leghiamo e ci incoraggiamo l'un l'altro, tollerando con disinvoltura usi e costumi lontani dai nostri; facendo gruppo nello scambiarci consigli su come è meglio affrontare un ostacolo, purga o doccia che sia; scambiandoci sorrisi e complicità inconcepibili all'esterno del reparto; Camminando in fila indiana dietro agli addetti al trasporto per raggiungere reparti dove svolgere ulteriori accertamenti; facendo a gara per stupirci a vicenda con i risultati. Noi bimbi sperduti sull'isola che non c'è abbiamo visto dottori spiegarci con pazienza i nostri casi e le possibili soluzioni; abbiamo visto dottori più esperti consultarsi con altri colleghi senza arroganza, nè supponenza, ma con in mente solo il nostro bene; abbiamo visto infermieri provetti dedicare tempo prezioso ai tirocinanti per insegnar loro parte dell'esperieza acquisita, ognuno con il suo stile ovviamente; abbiamo visto assistenti ai pasti che passavano con i loro i-pad in punta di piedi, attendendo il momento opportuno per farci scegliere il menù del giorno dopo, senza mai andare di fretta. Ecco nessuno nell'isola che non c'è va di corsa: il tempo è come sospeso ed ognuno ci dedica la giusta attenzione, senza bisogno di applicare regole ferree e ottuse, ma con modo e rigore. Nessuno alza la voce, almeno in nostra presenza, nemmeno quando chiamiamo nel cuore della notte, anche solo per essere confortati, o rassicurati.

Dulcis in fundo l'autore di questa favola, il Prof. Martelli, resta una presenza evanescente, un vero leader per tutti, che c'è, ma non si vede: con il suo esempio e la sua dedizione ispira ciascuno a fare ogni giorno la sua parte al meglio.

Insegnando per mestiere da quasi 15 anni, mi è sembrato doveroso, più che dare un voto all'efficienza indiscussa di questo reparto, ricambiare tanta dedizione con un piccolo tributo. L'intero reparto sarà per me fonte d'ispirazione nel cercare di creare anche tra i miei alunni la medesima sinergia vitale, quel prezioso spirito che tiene insieme un gruppo tanto ben riuscito. Per quello che potrebbe sembrare uno strano scherzo del destino, infatti, proprio il giorno del mio intervento se ne è andato il padre di un mio ex-alunno, rincontrato in corridoio il giorno prima. La compostezza e la misura con cui i familiari hanno appreso la notizia, non riuscivano a mascherare il gelo per l'inattesa dipartita. Eppure nel giro di un paio di giorni la complessa macchina organizzativa dell'isola che non c'è è arrivata anche in loro soccorso: con l'adeguato supporto specialistico, quegli stessi occhi regalavano sguardi sereni e distesi, oltremodo grati alla struttura. Per questo nel reparto di chirurgia toracica del Forlanini non mi sono mai sentita davvero in pericolo: mi è bastato lasciarmi portare per mano dal mio preferito, il Dott. Lopergolo, che con la sua professionalità garbata mi ha guidato con giudizio in quest'avventura.

Non mi resta che ringraziare tutti, augurandomi quel che auspico per i miei alunni e cioè di riuscire ad usare quanto imparato per affrontare al meglio le difficoltà della vita. Mi auguro che possa valere anche per i membri di questo reparto, in modo che possano continuare ad operare anche quando il loro Prof. non ci sarà più, con la medesima dedizione e passione, magari senza dover quotidianamente combattere con i tagli alle spese, che oltre a rendere garze e saponi beni preziosi, spengono ogni giorno entusiasmi più unici, che rari. Il sorriso sul volto dei tirocinanti infatti, come la polverina magica di Trilly, rimane per noi bimbi sperduti una cura insostituibile!

Cinzia Azzaretto

Voglio ringraziare tutta l'equipe medica del reparto di chirurgia toracica, dove sono stata operata l'8 ottobre scorso, nonchè per l'umanità e la gentilezza del personale tutto, che lavora (ho notato) tra tante difficoltà. In particolare ringrazio mille volte il dottor Stefano Treggiari che mi ha operata e aiutata ad affrontare l'intervento con serenità. Mille e mille volte grazie!!
gina paris

Purtroppo, quando ho portato mio padre all'Ospedale Forlanini, i dottori mi avevano detto subito che non c'era molto da fare, considerando che era già in una situazione di versamento pleurico con sospetto di neoplasia... Infatti mio padre se ne é andato in pochi giorni dopo il ricovero, dopo un drenaggio che purtroppo non è riuscito ad evitare un edema polmonare (data la situazione già molto critica). Volevo comunque ringraziare i dottori e il personale infermieristico sia del reparto di chirurgia toracica che della terapia intensiva, i quali sono stati di una gentilezza infinita negli ultimi giorni di vita di mio padre... Grazie grazie e ancora grazie per la vostra etica e professionalità e per la vostra sensibilità.

Spesso il silenzio è oro!!
Grazie di cuore, Grande Professor Martelli, oggi mi ha insegnato molte cose e Le sono grata per la Sua disponibilità, per la Sua immediatezza, per la Sua schiettezza, per la Sua etica, per la Sua moralità!
Grazie, grazie, grazie

Marinella Lulli

"Tu che sei brava a scrivere, mi aiuti a ringraziare tutti quanti?"
E così eccomi qui. Mia mamma è una gran fifona e una gran pessimista. Una settimana fa è stata operata di adenocarcinoma polmonare e aveva così paura dell'intervento che è entrata in sala operatoria piangendo. Quando si è risvegliata, vicino a lei c'era il chirurgo che l'ha operata, il dottor Giuseppe Cardillo, e le prime parole che le ha detto sono state: "Signora, è guarita". Che dire?
GRAZIE.
Grazie professor Martelli, perché ogni giorno inizia alle 6.00 a vegliare sui suoi pazienti. Grazie, in particolar modo, dottor Cardillo, sempre presente, perché ha curato e ha fatto sorridere la mia mamma. Grazie medici e infermieri tutti, nessuno escluso, perché l'avete trattata come facciamo noi a casa. Grazie per la vostra professionalità, gentilezza e umanità.

Volevo ringraziare il Prof. Martelli che con Scienza e Coscienza segue i suoi pazienti, sdrammatizzando e dando risposte immediate a chi vive con ansia il timore di gravi patologie.
Grazie a lui dopo 10 mesi di peregrinazioni e preoccupazioni ho avuto la mia diagnosi.
Un vero custode del giuramento di Ippocrate.
Ancora Immensamente Grazie a lui ed al suo Staff.
Stefano Casole

Ho avuto assistenza eccellente da parte di tutti!! Ma il dott. LOPERGOLO e il mio omonimo SALVADORI sono stati davvero speciali, mi hanno accompagnata e assistita fino in sala operatoria! sono stata davvero coccolata e viziata, come se fossi stata in famiglia!!! davvero un grazie speciale dottori, siete veramente dei MEDICI tali di esserlo!!! gli infermieri sono stupendi, pronti a tutto e, anche per le cose più piccole e più banali, sono sempre pronti!!! UN GRAZIE DI CUORE A TUTTI, VI VOGLIO BENE. IDA SALVADORI.

Preg.mo Direttore Aldo Morrone, dal 7 Febbraio al 13 Febbraio sono stato ospite nel reparto di chirurgia toracica del professor Martelli (uno dei pochi Primari che trovi in giro in ospedale alle 6,00 di mattina), avevo un tumore al polmone. In questo frangente sono entrato a contatto con una struttura dove, dal personale infermieristico a quello medico sanitario, ho incontrato persone pronte a tutto, al peggio, all’imprevisto, hanno affrontato l’emergenza neve, i problemi col centro trasfusionale e non solo, con una determinazione a dir poco esemplare.. Tutto con i pochi mezzi a disposizione, senza mai dimenticare chi era in attesa e pendeva dalle loro labbra per una nuova parola di speranza.
Questa mia non vuole essere l’ennesima lettera gioiosa di chi ha passato il “peggio” e per questo ringrazia perfino il bar per il buon caffè; Senza offesa per nessuno, vuole essere un invito a riflettere, a indignarsi ogni qualvolta questa Italia e questi Italiani sono messi in discussione, ogni qualvolta si parla di “malasanità” in maniera superficiale ogni volta insomma, dove per logiche politiche e di profitto, è svilito il lavoro e la professionalità di chi crede in quello che fa, in poche parole di chi, nonostante tutto, continua a mandare avanti il paese Italia.

Permettetemi un grazie particolare all’energia a tratti spiritosa degli infermieri, alla considerazione incoraggiante dei medici e non per ultimo al dottor Stefano Treggiari, il chirurgo che mi ha operato, non voglio trovare paroloni per definirlo, non ne ha bisogno, posso dire con certezza di aver trovato in lui l’amico che non ho mai avuto.
Massimo Santalmasi

In questo reparto sono stata operata dal dottor Di Martino. che dire.. bravo è dire poco, anche come rapporto umano verso il paziente; infatti sono stata trattata benissimo, anche dal personale. Complimenti.

Un grazie di vero cuore al Prof. Massimo Martelli, per avermi operato dandomi la vita, ho seguito il suo consiglio di non fumare più e l'ho fatto. Purtroppo ad Agosto 2008 ho avuto un altro problema al polmone sinistro, sono stato ricoverato d'urgenza e quasi in fin di vita all'Ospedale di Latino, dove però dopo pochi giorni chiesi e ottenni di essere trasferito a Roma dal Professor Martelli e quindi per la seconda volta mi ha salvato.
Tuttavia mi sono salvato da questi eventi, ora però ho l'enfisema polmonare bolloso, riguardo il quale cercherò sempre il Professore, se potrà ancora una volta salvarmi, dato che una delle bolle è di 7 cm.
Spero che Lui o qualcuno legga questo mio commento e mi aiuti a poter contattare il Professore, che sono sicuro mi aiuterà ancora una volta. Nel frattempo porgo i più Cordiali Saluti al Professore e tutti i suoi collaboratori.
Giacomo Masotti

un GRAZIE ai medici ed infermieri che mi hanno coccolato nei momenti più difficili dell'intervento. E' un'ottimo reparto sotto ogni aspetto, ove tutti lavorano a pieno ritmo.

Un grazie di cuore al e a tutto il personale medico e infermieristico della Chirurgia Toracica del Forlanini per la massima disponibilità, preparazione e umanità mostrata.
Angelo Piaggione

Massimo Martelli: UN GIGANTE, sia dal punto di vista umano che professionale.
Grazie per ogni secondo che dedica ai Suoi pazienti. Grazie.

Da medico trovarsi dall'altra parte non è facile. Devo dire che sono bastati trenta secondi di colloquio per capire che quando c'è il massimo diventa facile essere "il paziente". Grazie Professore, Grazie Medici, Grazie Infermieri.

Ottimo reparto e un grazie particolare al prof. Martelli! grazie.. grazie... da nonno maxx.

Sono stata operata il 17 settembre 2010 al mediastino per la rimozione di un timoma (per fortuna benigno).
Scrivo per ringraziare il Prof. Massimo Martelli per la sua disponibilità, competenza e umanità nei confronti miei e di tutti i pazienti che ho avuto occasione di incontrare durante la mia degenza. La missione del Prof. Martelli non potrebbe però essere compiuta con così grande efficacia senza l'apporto di tutto lo staff medico e infermieristico, che ringrazio. Un ringraziamento speciale va al personale della terapia intensiva, per la dolcezza e la pazienza dimostrata.
In particolare voglio ringraziare il Dott. Stefano Treggiari, che mi ha operato e ha saputo sostenermi rispondendo sempre con affabilità e sincerità alle mille domande che ho fatto, mettendomi in condizione di affrontare con fiducia e ottimismo argomenti talvolta pesanti da trattare con un paziente.
Per ultimo segnalo la "Guida all'intervento chirurgico" redatta dal Dott. Treggiari, scritta in maniera semplice ed esaustiva, che mi ha accompagnata passo dopo passo fino al ritorno a casa.
Grazie! Luigia Marotti

Se tutta la sanità in Italia funzionasse come funziona il reparto del Prof. Martelli, allora potremmo dire di essere in un paese efficiente ed all'avanguardia.

sono giunto in ospedale in uno stato pietoso per emottisi. immediatamente il prof. Martelli con i suoi collaboratori in giornata mi hanno iniziato i vari esami; sono stato sottoposto a vascolarizzazione arteria bronchiale e grazie al tempestivo intervento si è bloccata la perdita di sangue. che dire di più.. un reparto quello di chirurgia toracica eccellente, dal primario unitamente ai suoi collaboratori, con la presenza continua del prof. Martelli, uomo di grande spessore e di una eccletticità unica, dal sorriso e da una dolce battuta con tutti i pazienti. Grazie ancora al prof martelli e ai suoi collaboratori e al dott. Morucci per avermi ridato la vita.
Pasquale Vertaldi operato il giorno 8 dicembre 2009.

grazie per la estrema professionalita' e sensibilità mostrata da tutto il personale medico ed infermieristico.

Grazie al Prof. Massimo Martelli e ai suoi collaboratori per l'alta professionalità e umanità. Grazie ancora Prof. Martelli.

Ringrazio tutti i giorni il Signore per avermi guidato nelle mani di un vero missionario... grazie prof. Martelli.

Grazie al prof. Martelli per la sua umanità, altissima professionalità ed amore per il suo lavoro.

I chirurghi sono stati tutti bravissimi.
In particolare sono grata al dott. Lopergolo, che mi ha incoraggiata, dimostrando competenza e sensibilità.
Un GRAZIE a tutti! Luigina Ciaffi

Dal settembre 2011 mi sono affidato alle cure del Prof. Martelli, poichè da una Rx cervicale era stata scoperta una massa dentro i polmoni. Ho eseguito tanti esami e tante biopsie fino a marzo 2012, quando mi ha operato "al buio" e con suo enorme dispiacere ha dovuto effettuare la lobectomia. I controlli successivi segnalavano sempre un versamento pleurico. Nel frattempo sono stato ricoverato per linfoadenite presso lo Spallanzani. A giugno iniziavo i controlli sul polmone sinistro, in quanto anche questo sede di noduli. Il 28 agosto, in sede di biopsia, avevo un pneumotorace che mi ha costretto al ricovero fino al 1 settembre. Successivamente riscontravo vicino alla ferita dell'operazione un rigonfiamento che ad un certo punto formava una "pallina". Tutto questo dava forti dolori e non potevo dormire. Segnalata la cosa, il 28 novembre mi è stata fatta una biopsia con anestesia locale. L'esame istologico ha evidenziato un forte ispessimento pleurico ed una alta possibilità che si sia in presenza di natura maligna.
Il 21/12/2012, giorno della fine del mondo, in occasione del consulto con il Prof. Martelli, ho visto la paura nel suo sguardo. Con fare sbrigativo mi ha dato il n. di telefono dell'Istituto Nazionale Tumori Milano, a cui rivolgermi, e mi detto di contattare il reparto della Terapia del Dolore per i farmaci del caso.
Sono rimasto sconcertato da questo comportamento, ma credo che il Prof. Martelli non sperava che le mie analisi avessero questo esito e la paura e il dispiacere lo hanno bloccato.
Comunque ora si inizia una nuova lotta.

TUTTO PERFETTO. ALMENO COSì SI ERA DETTO. MA POI, CON LE RISPOSTE DELLA BIOPSIA, SIA POLMONARE CHE PLEURICA, MI È STATO COMUNICATO CHE MIO MARITO HA UN TUMORE. LA MIA IGNORANZA NON MI FA RICORDARE CHE TIPO DI TUMORE SIA, SE NON RICORDO MALE MI PARE D'AVER CAPITO CHE SIA UN "BLASTOMA".. VORREI TANTO POTERMI INCONTRARE CON IL PROF. MARTELLI MASSIMO CHE LO HA SEGUITO. GRAZIE DI CUORE.

Rimango senza parole per la visita fatta: per una bolla (enfisema) di 7 centimetri mi viene detto di aspettare ad operare e, nel caso scoppiasse, di ritornare per intervenire. Inoltre mi viene detto dal medico chirurgo, nel caso avesse forti dolori al petto, di tornare qui!!!! Senza parole!!!

Nel 2007 hanno sbagliato la diagnosi, dissero NON OPERABILE, mi furono dati 3 mesi di vita e fui sottoposta a chemioterapia (POSSO DOCUMENTATE TUTTO). Posso fare anche i nomi, ma glielo risparmio...
E POI IL POLMONE DESTRO LO HANNO SCAMBIATO con il SINISTRO!!
UN DISASTRO, Nè SERIETà Nè COMPETENZA.
INOLTRE NEL REPARTO REGNAVANO SPORCIZIA E SQUALLORE.
IN SEGUITO FUI OPERATA A MILANO, DOVE DIAGNOSTICARONO UN CARCINOIDE AL POLMONE DESTRO e OGGI 28 OTTOBRE 2014 SONO ANCORA VIVA!!
Rosa

Umile? Uomo con tatto? Io non ho visto nulla di tutto questo, anzi. Con la mia famiglia non lo è stato e, soprattutto, non lo è stato nei riguardi del mio papà, trattato spesso con indifferenza e superficialità. Sulla competenza non discuto, ma i malati hanno bisogno di gentilezza e cuore, in particolar modo quelli con meno speranze...