Chirurgia Vito Fazzi

Il dott. Sergio Sforza unisce alla indubbia professionalità, non comuni doti di disponibilità, "umanità" e nobiltà d'animo (che forse gli deriva dal cognome), nei riguardi dei pazienti, che da Lui come tali si sentono trattati, e non da "CLIENTI", come purtroppo spesso accade.
Grazie ancora con tanta stima e gratitudine.

Un grazie al dottor Roberto Leone ed al personale del reparto di endoscopia digestiva. Mi hanno effettuato una colonscopia in sedazione profonda con resezione di un micropolipo sessile de bassofondo del cieco. Perfetti sia il medico che ha eseguito l'esame, che l'anestesista che il personale paramedico.

Vorrei esprimere, a distanza di otto anni, un caro e sentito ringraziamento al Dott. Manca, che ha operato all'epoca un mio genitore. A parte l'ottima riuscita dell'intervento, devo ringraziarlo per la disponibilità dimostratami nella puntuale rendicontazione del quadro clinico: sempre disponibile a ricevermi e a consigliarmi sul percorso post-operatorio. Mi ha sempre parlato, pur non conoscendomi affatto, con grande rispetto e vicinanza per il dolore che provavo. Mi ha abbracciato quando mi sono commosso: cosa chiedere di più ad un medico? Purtroppo, da allora, non ho avuto più occasione di incontrarlo. E quindi lo saluto da qui, in attesa di poterlo ringraziare ancora di persona.

Sono stato sottoposto dal dr. Leone a colonoscopia: perfetti sotto ogni punto di vista l'esame, la diagnosi e la terapia. Lo ringrazio sentitamente.
Però è deprimente vedere in che locali si sia costretti ad aspettare prima e dopo, ma la direzione sanitaria esiste?

Tantissimi ringraziamenti a tutti i componenti lo staff per la loro cortesia, attenzione e Professionalità. Un ringraziamento speciale al dottore Tondo Salvatore per la sua professionalità, la competenza e l'umanità. GRAZIE a tutti.

Voglio ringraziare il dottore Antonio Negro, un medico molto accorto, paziente ma soprattutto BRAVISSIMO!!!

Vorrei esprimere la mia personale gratitudine per la Dott.ssa Stefania Romano, l'eccellenza assoluta nel reparto di Chirurgia Endoscopica del Vito Fazzi di Lecce. Ho avuto modo di conoscerla durante il ricovero di mia zia, per controlli più approfonditi riguardo dolori nel basso addome, avuti la sera prima, sembrava stesse bene, e che i dolori fossero passati ma, da un momento all'altro, appena arrivata in chirurgia stessa, ha iniziato ad accusare fortissimi dolori addominali, lancinanti, e la dott.ssa Romano allertata dalle infermiere ha saputo prontamente prendere la situazione in mano, con risolutezza e decisione, già dall'analisi clinica, ha capito l'urgenza della circostanza e ha richiesto immediatamente la sala operatoria. Il referto della TAC indicava chiaramente il rischio di ischemia intestinale, e non volendo far correre alla paziente ulteriori rischi, e data l'analisi clinica ("analisi clinica docet", come dice lei) che già mostrava piccole ischemie in atto, l'ha operata lei stessa salvandole la vita. Io ero lì, terrorizzata dalla paura di un intervento, e dai rischi che avrebbe corso mia zia, ma lei assolutamente risoluta, sicura di se, decisa e serena, mi ha tolto ogni dubbio e paura. Estremamente competente e professionale, umanamente dolcissima e disponibile, questa donna, oltre ad essere uno straordinario chirurgo, è una persona gentile e affabile e trasmette serenità e sicurezza anche in momenti concitati e difficili come quello. L'intervento ovviamente è riuscito perfettamente, e zia ora sta bene, grazie a lei. Voglio esprimere il mio apprezzamento anche per il Dott. Carata ed il Dott. Mazzotta, che formano con lei un equipe meravigliosa, in grado di rendere eccelso questo reparto. Entrambi i dottori Carata e Mazzotta, sin dall'inizio, nel Pronto Soccorso di sono interessati a mia zia, facendo le prime diagnosi, precise e puntuali , anche loro con gentilezza e umanità. Ma la mia più profonda stima è per lei, la Dott.ssa Stefania Romano, una donna incredibile, un chirurgo davvero eccellente, che impone un primato di grandezza all'intero reparto. Lei, dottoressa, è una straordinaria fonte di ispirazione. Grazie, ancora grazie.

Sono stata operata dal Dottore Spedicato Olimpio a un calcolo alla colecisti: un intervento di routine, ma per me è stato un intervento da incubo e non mi esprimo.

In un reparto dove i dottori dovrebbero essere 3, di cui uno assente ed uno che purtroppo si ammala improvvisamente, un solo medico a fare colonscopie ed esplorazioni intestinali a raffica ha sicuramente tutte le ragioni ad essere fuori dalla grazia di dio. Ciò concesso, la colonscopia non è un esame che si può eseguire in simili condizioni, in fretta e furia perché fuori c'è tanta gente che aspetta. Entri dopo ore e ore di ritardo, dovresti stare rilassata e invece ti ritrovi con un dottore nervoso che sbraita per i fatti suoi e ovviamente è tutto fuorché delicato come richiede un intervento così invasivo, che senti per intero perché la giovane anestesista ti ha rotto come se niente fosse una vena della mano (pare che sia cosa poco insolita) e tu non hai ricevuto alcuna sedazione. Poi, finito l'esame, ti buttano vestiti e scarpe sul lettino mobile dove dovresti riprenderti, mentre ti fanno capire che devi sbrigarti a rivestirti perché hanno bisogno urgente del lettino. Dulcis in fundo, ti ritrovi scritto sulla diagnosi che l'esame è stato interrotto nell'ultimissimo tratto, per "intolleranza della signora". No comment.
Disorganizzati, è il minimo che si possa dire!

Sono stata operata al seno, mastectomia per carcinoma mammario.
Ho fatto la visita privata, prima di essere operata, dal Dott. C.M. e scopro solo dopo che sono stata operata da un altro dottore, che tra l'altro mi ha lasciato una cicatrice enorme, mentre altre mie sorelle hanno fatto lo stesso intervento e non si vede niente sulla pelle (a parte il seno che manca..). In fondo ho solo 31 anni, anche se poi ti consoli dicendo "almeno sono viva"..

Salve, il 13 Marzo del 2013 ho fatto una visita in ospedale con il DOTT. O.S. e mi è stato detto che dovevo sottopormi ad un intervento all'ernia con urgenza, perché il quadro clinico era critico. Dopo quasi un anno, il 26 gennaio 2014 sono stato chiamato dall'ospedale per il ricovero.. dopo 10 mesi! L'Equipe poi mi ha lasciato una cicatrice spaventosa..

Mi sono trovata male soprattutto per la poca comunicazione. State dietro ai medici e agli infermieri, in quanto tra loro non comunicano praticamente mai e ognuno fa da sè.. e Dio per tutti!