Ginecologia oncologica Policlinico Gemelli

 
4.3 (133)

Recensioni dei pazienti

133 recensioni

 
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Quando la Sanità funziona

Sono stata ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma la sera del 23.09.2011 nel reparto di Ginecologia Oncologica per un intervento in laparoscopia, per l'asportazione di due cisti ovariche. Sono ancora in attesa del referto istologico.
A poposito della mia esperienza, devo dire che è stata sicuramente positiva, il prof. Scambia mi ha accolta, nonostante i suoi innumerevoli impegni, il giorno dopo rassicurandomi, con molta professionalità e umanità, sull'intervento programmato.
Nel frattempo ho eseguito gli esami preoperatori di routine e ho sostenuto vari colloqui con una dott.ssa che dire in gamba è poco. La mia situazione borderline sull'origine maligna o meno delle mie cisti, richiedeva da parte mia una decisione, patecipata, molto importante, cioè l'asportazione o meno delle ovaie nel caso ci fosse stata la necessità.
La decisione è stata difficile.. ma il sostengno tecnico, nonchè umano, della dott.ssa Monterossi, è stato determinante per la mia decisione. Mi sentivo al posto giusto e con le persone giuste. L'operazione in laparoscopia, con asportazione delle cisti ovariche, è andato bene e le ovaie salve. Il prof. Scambia dopo l'operazione ha descritto l'intervento ai parenti rassicurandoli sulla situazione, il mio angelo...la dott.ssa Monterossi, era ai piedi del mio letto, quando mi sono svegliata dall'anestesia per tranquillizzarmi. Devo dire che nonostante io sia in attesa del referto istologico sono serena... Spesso il malato si trova a vivere l'angoscia della malattia non per la sofferenza che essa provoca a causa del dolore, ma per il percorso difficile che l'aspetta, tra una Sanità eccessivamente burocratizzata e frequenti casi di malsanità. Devo dire per concludere che nonostante tutto... potrebbe capitarvi di incappare in medici che amano il loro lavoro e lo esercitano con tanta professionalità e dedizione!! Grazie prof. Scambia e soprattutto grazie ai suoi collaboratori, sono stati tutti meravigliosi...

Patologia trattata
cisti ovariche.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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GRATITUDINE IMMENSA DR. SCAMBIA

Sono arrivata al Gemelli dopo un anno di diagnosi e cure sbagliate.. è bastata una semplice visita dal Prof. Scambia per scoprire quello che nell'ospedale dove ero stato seguita era l'inimmaginabile. Devo dire grazie a lui se a 30 anni posso ancora guardare al futuro.
Mi ha operato e curato una malattia molto rara. Ha fatto in modo che il cancro restasse solo un brutto ricordo. Devo a lui la mia vita, il mio essere ritornata alla normalità, la mia guarigione.
E' stato con me il mio angelo custode.. infinita gratitudine.
Debby

Patologia trattata
cancro.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Cosa dire.. meravigliosi!

Ho subìto nello scorso anno, esattamente il 17 dicembre scorso (2009) un intervento presso l'Ospedale "Gemelli" di RM. Cosa dire... ringrazio innanzitutto il Signore che mi ha guidata presso questo Centro e il Prof. Scambia (primario del reparto di Patologia ostetrica e ginecologica), persona innanzitutto umana e competente, tutto lo staff medico e paramedico, che mi ha sostenuta in questa "dura prova". Che Dio benedica il loro duro lavoro e tutto ciò che fanno per noi. Con immensa riconoscenza
F.to Michela D'Angelo

Patologia trattata
CARCINOMA OVARICO.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

il massimo

Sono stata operata 3 anni fa dal prof. Riccardo Marana di una bruttissima endometriosi, operata già 2 volte in sicilia con risultati negativi. Grazie al professore, ma davvero grazie a lui, oggi sto bene e ho una bellissima bimba che desideravo da 7 anni. Purtroppo l'endometriosi qui in sicilia non è ancora tanto capita.. Consiglio a tutte coloro che soffrono di questa patologia, di consultare dei medici accurati e professionisti.

Patologia trattata
Endometriosi.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
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Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

per quanto mi riguarda mi son trovata benissimo!

Per quanto mi riguarda ho avuto un'ottima esperienza presso questo reparto, dopo tra l'altro aver girato vari ospedali tra cui il famoso centro di Veronesi. Innanzitutto ho trovato che il professor Scambia, persona veramente umana oltre che un medico straordinario, e le infermiere di reparto tutte disponibili e molto gentili. Cosa anche questa molto difficile da riscontrare in altri ospedali. Inoltre ho avuto un'esperienza più che positiva con l'anestesista, un uomo veramente in gamba che ha saputo in pochi minuti rassicurarmi...

Patologia trattata
carcinoma della cervice uterina.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Esperienza più che positiva!!!!

Nel 2007-2008 sono stata in cura presso il reparto di ginecologia oncologica per un cancro al seno, mi sono trovata benissimo da tutti i punti di vista. Ho subìto due interventi, uno di mastectomia con asportazione dei linfonodi e l'altro di ricostruzione del seno. Sono andati entrambi benissimo. Sono stata seguita benissimo anche durante la chemio e la radio. Ringrazierò sempre il Prof. Scambia e tutti coloro che lavorano con lui,in particolare la Dott. Garganese (senologa), il Dott. Gentileschi (chirurgo plastico), la Dott. Testa, la Dott. Malaggese, il Dott. Santaguida e le dolcissime infermiere, tra le quali la caposala Signora Adele e Tonia Marra. Ci tengo inoltre ad aggiungere che sono stata sostenuta molto bene anche dal punto di vista psicologico dalle psicologhe del reparto. E ancora oggi sono seguita benissimo per i miei controlli di routine. Quindi non posso che dire grazie mille a tutto il personale del reparto!!!!

Patologia trattata
Carcinoma della mammella - mastectomia + ricostruzione.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Molto soddisfatta

Sono stata al Policlinico Gemelli venendo da Napoli. Sono stata indirizzata dalla mia dottoressa all'equipe del prof. Scambia, dal Dott. Conte Carmine nello specifico per intervento alle ovaie.
Sono contentissima di come sono stata trattata con grande professionalità e grande umanità dal dottor Conte insieme alla dottoressa Nicoletta Filetici: due persone straordinarie!
Non mi dimenticherò mai dell'accoglienza e del risultato avuti.
Grazie infinite al dott. CONTE e alla dott.ssa FILETICI.

Patologia trattata
Cistoadenoma ovaie.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Reparto efficiente

Reparto efficiente. Un ringraziamento speciale alla specializzanda dottoressa Francesca Romana Scanu per la profonda sensibilità ed il rispetto per il malato.

Patologia trattata
Carcinosi peritoneale da tumore ovarico.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

10 e lode

Il dottor Lorenzo Nanni è il migliore, competente, molto umile, sempre nel mio cuore...
Il dottor Alex Federico è un ginecologo molto competente, il massimo, e anche lui molto umile e sempre disponibile con i pazienti, oltre che di una bontà incredibile.

Patologia trattata
Carcinoma vulvare (recidiva).
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Carcinoma endometriale con carcinosi peritoneale

Mia mamma ha iniziato il suo percorso a Dicembre 2021.
Dopo la prima visita, non abbiamo mai più visto il Prof. Scambia. Ci veniva comunicato tutto da altri medici o specializzandi e nessuno mai conosceva la sua storia.
Dopo l’ultima laparoscopia i chirurghi avevano detto che secondo loro la chemio non andava più bene e andava cambiata, oppure che venisse iniziata qualche cura sperimentale.
Ci viene comunicato da uno specializzando che il “tumor board” ha invece deciso di proseguire con la stessa chemio; chiediamo delucidazioni in merito alla discrepanza tra quanto detto dai chirurghi e quanto deciso dal tumor board, ma nessuno ha saputo dare una spiegazione. Di fronte alle nostre mille domande (mia mamma stava sempre peggio, i marcatori continuavano a salire) nessuno ci sapeva rispondere, perché nessuno conosceva veramente la storia clinica di mia madre.
Ad agosto (dopo 10 giorni dall’ultimo ciclo di chemio) mia mamma viene ricoverata presso un altro ospedale a causa di un’embolia polmonare; proviamo a contattare ripetutamente il Gemelli, ma non riusciamo ad ottenere risposta. Dopo una settimana purtroppo mia mamma, 58 anni, non ce l’ha fatta e nessuno ci ha mai contattato per sapere perché la paziente non si sia più fatta vedere o sentire. Non c’è nessun tipo di rapporto umano, non c’è un medico al quale fare riferimento o qualcuno che ti segua dall’inizio alla fine. A livello chirurgico saranno anche eccellenti, ma sicuramente non è questo il modo di seguire un paziente con una diagnosi così delicata, abbandonato a sè stesso. Purtroppo non si può tornare indietro, ma se potessi sicuramente non porterei mai più mia mamma al Gemelli, ma in un luogo dove il paziente possa essere seguito e supportato adeguatamente.

Patologia trattata
K dell'endometrio con carcinosi peritoneale.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Assoluta bravura e competenza

Da anni soffrivo di questa patologia, i fibromi uterini purtroppo a volte crescono e aumentano in maniera inesorabile. Nel mio caso nessuna cura ha avuto effetti positivi e, di fronte alle numerose emorragie, ho dovuto optare per l'isterectomia. Il prof. Giovanni Scambia mi ha operata in laparoscopia robotica: intervento perfettamente riuscito e recupero molto veloce.

Patologia trattata
Fibromi plurimi uterini e adenomiosi.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
5.0

Posso solo dirvi GRAZIE!

Voglio e devo lasciare un mio pensiero sul reparto oncologico del Gemelli di Roma. Partita da Sulmona, in provincia dell'Aquila, sono stata ricoverata in uno dei reparti diretti dal Professor Giovanni Scambia, dopo essere stata visitata nel suo studio. In questa occasione ho incontrato non soltanto un professionista di altissimo livello, ma anche una persona che, oltre alle grandi competenze mediche, ha grande umiltà e sensibilità unite ad una dolcezza infinita. Direi un angelo con il camice bianco!!!
Al ricovero è seguita una operazione di 7 ore per un tumore ovarico che aveva invaso anche un po' del mio intestino. L'operazione è stata effettuata dalla equipe del prof. Scambia con la supervisione della dottoressa Anna Fagotti, che ha operato. A lei vorrei inviare il mio GRAZIE per aver debellato il male, per essersi presa cura di me, per essere una persona speciale. A lei va la mia ammirazione perché ama profondamente il suo lavoro e lo svolge nel rispetto dei pazienti! Ad Anna Fagotti e al professor Scambia voglio esprimere la mia ammirazione.
Ho incontrato nella mia vita due meravigliose creature, che dio vi benedica e vi renda merito di ciò che fate.

Patologia trattata
Tumore ovarico.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Cisti ovarica borderline

Sicuramente l'intervento è andato bene, io ho dovuto togliere un ovaio per una cisti borderline, però quello che mi ha lasciata sconvolta è che non ho visto il volto del chirurgo che mi ha operata, non era in sala operatoria mentre mi preparavano per l'operazione e non è neanche passato in reparto, che so.... per dirmi cosa mi aveva fatto? Anche perché parlando con mio padre che attendeva fuori dalla sala operatoria, disse di aver tolto anche l'appendice, ma sulla mia cartella clinica non risultava, a tutt'oggi non so chi fosse il chirurgo che ha effettuato l'intervento.
Le infermiere sono state molto gentili e prodighe, in particolare Elisabetta Rugge, sempre sorridente e allegra. Ma il cibo... mamma mia, forse ai prigionieri di guerra danno più cose da mangiare che a noi. Posso affermare con assoluta certezza che vanno a risparmio sul vitto, infatti mio fratello che il giorno dopo il mio intervento si è operato di calcoli alla cistifellea, in un altro ospedale, come primo pasto dopo l'intervento ha ricevuto minestrina ben condita, purè di patate, omogeneizzato di manzo, mela cotta - contro il pasto ricevuto al Gemelli, fatto di minestrina stomachevole perché sciapa e un omogeneizzato di mela che manco a mia figlia di 2 anni e mezzo tapperebbe lo stomaco... e basta. Al secondo pasto dopo l'operazione a mio fratello danno le stesse cose (cambiava il gusto dell'omogeneizzato di carne) e a me invece stessa minestrina insapore stesso omogeneizzato alla mela e poi ricotta, che per carità, buona, ma senza pane dopo un po' stomaca pure la ricotta. Insomma, dopo un giorno e mezzo di digiuno sarebbe il caso di mangiare qualcosina in più!!!

Patologia trattata
Cisti ovarica borderline.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Miomectomia e isteroscopia

Quando la mia ginecologa mi ha detto che l'unica soluzione al mio problema era l'operazione, mi ha immediatamente segnalato il Gemelli ed il professor Scambia, che qui dirige diversi reparti. Il professore è un mago in queste patologie. Anche se sono stata operata dalla sua equipe e non da lui direttamente, ho trovato professionalità, cortesia, reparto pulito con stanze singole con ogni comfort. Oggi vado a casa, dopo solo cinque giorni.
Ora aspettiamo l'esame istologico, ma un grazie a tutti è doveroso.

Patologia trattata
Mioma e polipi.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Carcinoma ovarico

Sono una ginecologa fiorentina e mi sono ammalata di una malattia che più volte mi sono trovata a curare durante il mio lavoro. Ora mi trovo dall'altra parte della situazione. Ho scelto come chirurgo il prof. Scambia perchè anni fa lo vidi operare e mi sembrò un mago. Il mio intervento era difficile e non alla portata di tutti i chirurghi. Ho scelto lui anche per l'umanità, alla prima visita mi ha trattata da collega e mi ha dato la speranza di potercela fare. Ora sono a casa e aspetto di fare le chemioterapie. Non ho avuto complicanze. E' con commozione e riconoscenza che ringrazio tutti. Gli specializzandi, giovani trentenni assidui, volenterosi che hanno la fortuna di formarsi con Scambia; le infermiere, in particolare Chiara che mi ha alzata in prima giornata, Luana, che mi ha restituito dignità umana il giorno che mi ero intrisa dei miei liquidi di drenaggio, Antonella, che mi ha dato mezzo Tavor la notte prima dell'intervento in piena crisi di panico. Ringrazio la dr.ssa Masini, che veniva a trovarmi spesso. Ringrazio l'anestesista dr.ssa Elisabetta Marana, che mi ha accolta in sala e mi ha fatto una anestesia splendida con adeguato supporto postoperatorio. I primi due giorni ero felice, in completa analgesia.
Ringrazio l'anatomopatologo dr. Zannoni, molto stimato presso la comunità scientifica, eppure semplice e alla mano. Ricordo ancora la sua telefonata di sabato pomeriggio mentre lui era con la sua famiglia. Gli avevo mandato i vetrini della malattia in visione. Ero disperata per la diagnosi e le sue parole sono state un balsamo per il mio cuore spaventato.
Ringrazio la caposala che gestisce un reparto di 42 posti letto con un rapido turnover e quattro infermieri per turno. Vuol dire che tutti fanno miracoli!! Ci sono ancora persone che credono nel loro lavoro e lo fanno con passione.

Patologia trattata
Carcinoma ovarico.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Onestà e umanità del Prof. Scambia

Aggiungo il mio commento, a margine delle esperienze di alcune utenti.
Il 5 luglio, a seguito di esame istologico, mi viene comunicato dal mio ginecologo che ci sono cellule maligne. Mi prospetta immediatamente un'isterectomia radicale. Il 9 luglio ho il referto della risonanza. Nel pomeriggio riesco a entrare in contatto con la segreteria del Prof. Scambia e mi viene dato appuntamento al Gemelli per il giorno dopo. Il professore mi visita, conferma la diagnosi, mi descrive l'intervento, mi tranquillizza. Mi inserisce in una lista d'attesa. Io, in ansia, chiedo chiarimenti sul trattamento intra moenia. Il Prof. mi tranquillizza ulteriormente, mi invita a non spendere i miei soldi perchè non sono in pericolo. Preferisco, comunque, essere operata il prima possibile. Il 14 luglio entro in sala operatoria, dopo aver ricevuto i saluti del prof. in stanza. Anche la mia laparoscopia ha avuto un incidente di percorso (dichiarato in cartella clinica), per cui ora ho un taglio sul pube, una convalescenza più lunga e qualche inconveniente alla vescica.
Ma sono viva e fuori pericolo!
Un amico di famiglia, prof. di ginecologia a Torino ormai in pensione, leggendo la descrizione dell'intervento lo ha definito "magnifico". Nè lui nè il mio ginecologo hanno criticato l'inconveniente della minilaparotomia: "sono cose che succedono". Il 27 luglio la dottoressa dello staff mi ha telefonato a casa per darmi il risultato dell'esame istologico e per dirmi che non dovevo fare altre terapie. Il giorno dopo, alla visita, mi ha abbracciata.
Sono andata in questi giorni al controllo dal Professore, privatamente. Mi ha detto che potevo anche continuare, se lo desideravo, a farmi seguire dal mio ginecologo. Ovviamente continuerò ad andare dal professore, che ritengo sia stato il mio salvatore.
L'operazione, il ricovero, i controlli costano molto. Sono dipendente pubblica, pago le tasse e mi fa rabbia che il sistema sanitario non mi abbia consentito di curarmi con rapidità ed efficienza. Ma a fronte di tutto ciò, confermo le doti umane e professionali, nonché l'onestà intellettuale, del Professor Scambia e del suo staff.
A luglio mi ero data due anni di vita tra atroci sofferenze (mia madre ha avuto lo stesso identico male). Ora, nonostante la cicatrice, la maternità negata, la menopausa chirurgica a 40 anni, guardo al futuro con gioia e speranza.

Patologia trattata
carcinoma bifocale endometrio.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

medio-scarsa

Sono stata operata in questo reparto... diciamo che dal punto di vista di assistenza, accuratezza e pulizia mi sono trovata benissimo... ma dal punto di vista chirurgico un po' meno, perche' anche a me avevano detto che non dovevano fare il taglio e lo hanno fatto.. bhè pazienza!! l'importante che tutto si sia risolto... i medici sono stati tutti gentilissimi, tra cui il dott. Santaguida, una persona davvero eccezionale, molto gentile e umana..

Patologia trattata
Adenocarcinoma endometriale.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Professionalità Vs Umanità

Il mio ginecologo mi ha consigliato di rivolgermi al Prof. Scambia dopo aver già subìto una miomectomia ed una isterectomia in altre strutture.
Devo dire che la professionalità del Prof. Scambia e della sua equipe medica sono indiscutibili. Ho cercato di seguire alla lettera il loro protocollo e dopo una settimana dall'intervento di ovariectomia ero praticamente guarita, essendo riusciti a togliere un cistoadenoma ovarico da 15 cm. in laparoscopia, dopo due interventi in laparotomia.
Purtroppo, però, a distanza di venti ore dalla mia uscita dalla sala operatoria, sono stata dimessa, e questo mi ha molto spaventato, visto che ho fatto appena in tempo a togliere il catetere e il drenaggio ed ero a casa! Forse 24 ore in più in ospedale, sotto il loro controllo, non mi sarebbero dispiaciute.
Inoltre, sono ancora in attesa di una telefonata da parte dello staff per delucidazioni in merito alla mia biopsia.
Quando ho chiamato, ad un mese dall'intervento, mi hanno detto che era negativa, ma mi hanno assicurato che sarei stata ricontattata da un medico, telefonata che non è mai arrivata.

Patologia trattata
Cistoadenoma ovarico.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

DH Ginecologia Oncologica

Mia madre è in cura da tre anni e riesce ad andare avanti.
Il problema è l'arroganza e la freddezza delle oncologhe.
Dure e indifferenti, pronte a demoralizzarti.
Visite (?) sempre più frettolose e standard.
Ottimo il personale infermieristico, sotto tutti gli aspetti.
Guai se non ci fossero almeno loro!!

Patologia trattata
K ovarico.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Delusione

Sarò una voce fuori dal coro purtroppo! Ho 32 anni e l'anno scorso ho scoperto casualmente di essere affetta da HPV tipo 16, con displasia al collo dell'utero di grado severo (cin 3). Nella mia città ho già subìto ben 3 conizzazioni, ultimo esame istologico finalmente con esito negativo. Dopo Follow up a distanza di 6-7 mesi, colposcopia nuovamente positiva; decido allora di rivolgermi al dott. Scambia (su consiglio di alcuni medici che mi hanno seguita) e dalla sicilia salgo a Roma con tutte le mie cartelle cliniche.
Entro in stanza e mi segue un assistente del prof., alla quale riassumo tutta la vicenda e faccio visionare la documentazione. Dopo di che entra il prof. che ascolta un sunto, mi fa sedere e in 5 secondi esatti effettua solo un pap test (inutile nel mio caso, visto l'istologico positivo del mese prima, era ovvio fare una colposcopia) e mi dice che se l'esito fosse stato positivo (come ovviamente è) ci dovremo rivedere per effettuare una 4° conizzazione, unica soluzione per preservare e poter avere figli. A distanza di un mese ricevo dalla segreteria, via email, esito del pap test NEGATIVO e vengo liquidata con "per noi è tutto nella norma". Io allora, vista l'assurdità, chiamo diverse volte ma mai mi viene passato il professore, nè vengo richiamata. Morale della favola? Oltre 500€ buttati al vento fra viaggio, visita e TVS per essere liquidata così, tornare a Messina ed avere la conferma ovviamente di altre 2 lesioni!!! Con tutto il rispetto per il Prof., del quale mi hanno parlato molto bene, ma non ritengo sia stato un comportamento molto professionale quello avuto, iniziando dalla visita e finendo dalla email, ma soprattutto con un istologico positivo del mese prima non puoi fare solo il pap test, per giunta risultato negativo, quindi falsato!! Una delusione pazzesca... ci ho pensato su tanto e sicuramente scriverò al professore per manifestargli questa mia amarezza, anche se ciò non mi porterà a nulla, ma ero salita da lui speranzosa di poter uscire da questo tunnel e invece dovrò rivolgermi ad altri!

Patologia trattata
HPV CIN 3 TIPO 16.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Isterectomia in laparoscopia

Sono stata operata al policlinico Gemelli dal dottor Luigi Pedone Anchora a mia insaputa, perché avevo accordi con altro medico conosciuto in visita privata.
Durante l'isterectomia mi ha messo delle clips chirurgiche (per sbaglio?) sull'uretere, creando un danno irreversibile che mi ha portata dopo altri tre interventi alla asportazione di un rene che era Sano. A soli cinquant'anni. Non ho mai ricevuto una semplice scusa o un interessamento sul mio stato di salute fisico e mentale nè dal dottor Pedone, nè da nessun altro di questa struttura.
Ora sono costretta a fare controlli a vita a mie spese.

Patologia trattata
Isterectomia.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Delusa

Ho eseguito visita col prof. Fanfani, scelto da me, però poi durante l'intervento non era presente in sala operatoria ed io non so da chi sia stata operata... 10 giorni dopo l'intervento, sciatalgia acuta senza spiegazioni .. Richieste delucidazioni al Prof., le ho trovate poco esaustive. Avevo dolore lombare già al risveglio dalla sala operatoria, e che è stato sottovalutato... Ora sono quasi due mesi di letto senza sapere cosa sia potuto succedere.

Patologia trattata
Isterectomia.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Day Hospital deludente

Mia madre, di anni 85, è stata operata di carcinoma dell'endometrio nel 2002 dal prof. Scambia. All'intervento, di isterectomia totale, è seguito un breve ciclo di radioterapia.
Dopo circa 14-15 anni si è verificata, purtroppo, una recidiva polmonare.
Ci siamo nuovamente rivolti al prof. Scambia, il quale ci ha detto che mia madre avrebbe dovuto sottoporsi immediatamente a dei cicli di chemioterapia presso il day hospital del Gemelli.
A quel punto sono iniziate le cure per i primi cicli ogni 21 giorni.
La malattia, purtroppo, dopo un iniziale miglioramento, è costantemente progredita.
Ciò che però va rimarcato - ed è l'aspetto più deludente dell'intera vicenda - è che al day hospital mia madre ha fatto il giro di non so quante diverse dottoresse e dottori, forse una quindicina, la maggior parte dei quali (fa eccezione la dott.ssa Fuso, che però poi si è trasferita presso altra struttura) si è mostrata poco umana e attenta alle esigenze della paziente e dei familiari. Si sono limitati, cioè, a dispensare le terapie e ad applicare i protocolli senza tante spiegazioni e senza quel tratto di umanità che dovrebbe contraddistinguere il rapporto medico-paziente.
La giravolta dei medici, le scarsissime informazioni ricevute, l'approccio burocratico al paziente sono aspetti fortemente negativi.
A un certo punto, hanno liquidato mia madre (sgomenta) dicendole in modo molto freddo e inopportuno che tutto era stato fatto e che poteva tornarsene a casa. Il tutto è stato comunicato a lei (anziché magari solo a me) da tre dottoresse senza che fosse presente, in quel momento così importante e delicato, il medico responsabile del day hospital.
Bisognerebbe riflettere su questi aspetti e trarne spunto per rifondare su basi totalmente nuove il rapporto che si crea col paziente; il quale deve poter essere seguito sempre dallo stesso medico (o al massimo da un paio di medici), dovrebbe ricevere le giuste attenzioni e sentirsi seguito davvero in questo percorso, che è fatto di tanta sofferenza ma anche di tanta speranza.
E il personale andrebbe adeguatamente formato.

Patologia trattata
Recidiva di carcinoma dell'endometrio.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Amareggiata

Dopo visita privata dal prof. Scambia, mia madre di 81 anni ha iniziato la trafila degli accertamenti in day hospital. E qui abbiamo avuto: due appuntamenti diversi per lo stesso esame, due orari diversi per lo stesso esame. Poi mia madre è stata convocata per la biopsia. Al telefono, vista l'età e i dolori che l'affliggono, ho chiesto rassicurazioni che l'intervento avvenisse presto, per permettere la copertura dell'antidolorifico. Invece non solo non l'hanno fatto presto... non l'hanno fatto proprio! 24 ore digiuna, 14 ore senza poter bere (il 9 luglio), con dolori addominali al limite della sopportazione... a 81 anni. Tutto senza una spiegazione, una scusa, un'attenzione, visto che non siamo di Roma.
L'intervento è avvenuto il giorno successivo, giovane ginecologa gentilissima e disponibile.
Al controllo ieri mia madre ha scoperto che tutta la documentazione clinica che la riguarda è stata inoltrata al Fatebenefratelli. Senza spiegazione, senza comunicazione alla famiglia, senza manco guardare da quale provincia veniamo e se c'è un centro oncologico vicino per le terapie. Naturalmente, in sede di visita, avevamo parlato col professore del centro oncologico di Sora e lui ci aveva dato ampie rassicurazioni sulla validità della struttura, citando anche alcuni oncologi in contatto con lui. Ingenuamente, io avevo creduto che ci avrebbe indirizzato lui...
Se riguardasse me e non mia madre, sarei meno amareggiata.

Patologia trattata
Carcinoma del collo dell'utero.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Marito di paziente

Mia moglie, affetta da adenocarcinoma, ha fatto la prima visita privata dal mitico professore a luglio. E' stata ricoverata al Gemelli a ottobre con la garanzia di un intervento robotizzato da parte del professore. Nessun intervento robotizzato, ed è stata operata da un chirurgo forse 30enne. Evidentemente questi luminari vanno ai congressi oppure, come è successo con una mia amica, operano privatamente.
Per rintracciare la dottoressa che interfaccia il professore, devi ripetutamente provare per giorni al telefono.

Patologia trattata
Adenocarcinoma utero.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Mancanza di organizzazione e risposte

Un girone dantesco fatto di contraddizioni, cattive informazioni, mancanza di coordinamento tra i reparti.
Si ha l'impressione di essere un semplice numero di cartella e che una volta servita la causa, si venga rispediti a casa in gran fretta. Dopo una serissima ed invasiva operazione, secondo voi non sarebbe opportuno prevedere dei controlli presso il reparto? Secondo loro è previsto, peccato che alle segnalazioni di malessere, effettuate al telefono, ci è sempre stato risposto di andare al pronto soccorso!

Patologia trattata
Tumore utero.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Medici maleducati

Non mi sarei mai aspettata un reparto così in un ospedale così rinomato. Potessi tornare indietro mi rivolgerei ad altri ospedali di Roma molto volentieri. Tutti i medici del reparto in oggetto, compresi i molti specializzandi anche poco preparati, sono maleducati, altezzosi, non rispondono alle domande ed è impossibile parlarci. Tutto questo in un reparto così delicato... Tutti i medici, dal primo all'ultimo, hanno un atteggiamento di superiorità come se solo loro avessero la laurea e non hanno il minimo di sensibilità verso i pazienti. A mia figlia (poi deceduta) che lamentava fastidi respiratori, prima di dimetterla una dottoressa le disse che non aveva nulla e che era una sua impressione quella di non riuscire a respirare. Per non parlare di certi professori che si fanno pagare profumatamente e poi non si vedono mai.
Al personale infermieristico invece non si può dire nulla: sono eccellenti.

Patologia trattata
Tumore uterino (in corso di terapia).
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

TROPPI PAZIENTI, POCHI DOTTORI??

Mia madre è stata operata a maggio con asportazione di utero, tube e ovaie; post visita privata con il prof. Scambia a marzo. Operazione rimandata più volte per diverse motivazioni e valutazioni successivamente definite, dagli stessi dottori, errate, in quanto stava rischiando la vita a causa di un linfonodo che premeva su arteria importante.
In reparto un disastro continuo, per fare una sola citazione: prima medicazione effettuata dopo 7 giorni post intervento, con taglio dal seno fino al pube e cerotto sporco dalla stomia. Adesso siamo in fase di cure (chemio) e ritengo ci siamo problemi organizzativi, i dottori dicono dovuti ai troppi pazienti e ai pochi dottori. Ma se si prende in cura un paziente bisogna prendersene cura, per farlo sopravvivere al meglio, ma questo non viene fatto, anzi: viene detto al paziente che ha capito male e che la sua situazione è meno grave delle altre.
Ho atteso per scrivere questa recensione, ma il mio voto complessivo, attualmente, è zero per il reparto e per la fase successiva. Il paziente non viene seguito, non viene rassicurato e tanto meno curato. Mi dispiace per la recensione fuori dal coro, ma questa è la realtà che noi in famiglia viviamo da marzo 2022, nonostante le richieste di chiarimenti.

Patologia trattata
Tumore ovarico.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Considerazioni sulla accettazione

Accettazione della ginecologia: personale maleducato e poco professionale, ogni volta che vengo per una visita (almeno 5 volte l'anno) il personale è maleducato con tutti i pazienti. E' una cosa vergognosa.

Patologia trattata
Ginecologica oncologica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Incubo

È da tanto tempo che penso di esprimere pubblicamente la mia profonda delusione per aver scelto questo reparto.
Siamo ai primi di dicembre 2015 quando entro nello studio privato del prof. Scambia. Sono già consapevole di avere un sarcoma endometriale di basso grado, gli comunico che un suo collega in un'altra struttura mi avrebbe operata (a cielo aperto) da lì a pochi giorni, e lui, gentilissimo, mi dice che se avessi scelto il Gemelli, mi avrebbe operata personalmente con il Da Vinci, il robot, mi avrebbe fatto un intervento più preciso e meno invasivo, in laparoscopia. Mi dà la sua parola che non avrei dovuto aspettare più di un mese per l'intervento. Lascio 370 euro ed accetto.
A fine dicembre vengo ricoverata, ma non riescono ad operarmi per problemi organizzativi, quindi il dott Scambia mi dice che se voglio proprio lui come chirurgo dobbiamo rimandare l'intervento di una quindicina di giorni, perché lui aveva prenotato la settimana bianca. Nel frattempo però, poiché il mio rene destro dà segni di sofferenza, in quanto il tumore è appoggiato sopra l'uretra, è necessario fare una nefrostomia.
Il 31 dicembre 2015, a 50 anni, sono uscita dall'ospedale con un tubicino attaccato al rene e una borsetta per le urine, con la promessa che entro il 15 gennaio sarei stata operata.
Il 16 gennaio 2016, poiché nessuno mi aveva chiamata, ho passato tutta la mattina al telefono riuscendo finalmente a fissare la data del ricovero il 17 e quella dell'intervento il 18.
In realtà l'intervento è poi avvenuto il 22 gennaio ma, nel frattempo, tutti i giorni ero tenuta a digiuno nell'attesa di essere operata.
Quando finalmente, stremata, sono stata portata in sala operatoria, mi rendo conto che non sarei stata operata dal grande dott. Scambia (come invece mi aveva detto chiaramente convincendomi ad abbandonare la strada precedente), ma da un suo collaboratore, e del Da Vinci nessuno sapeva nulla... A dire il vero l'impressione è che la mia problematica era stata poco approfondita e mal valutata, tanto che l'intervento inizia in laparoscopia ma poi successivamente viene convertito in laparotomia.
Circa 10 ore di intervento.
Non voglio dilungarmi troppo, dico solo che mi è venuta una brutta broncopolmonite (non diagnosticata e, quindi, non curata in ospedale), ho passato i successivi giorni che non riuscivo a respirare e neppure a tossire (a causa della ferita), ho ricevuto solo un paio di volte il pranzo (consistente in un po' di minestrina scondita), le altre volte il servizio mensa superava la mia stanza (probabilmente perché accanto al mio letto c'era la signora Angela, che poi è morta, che si alimentava solo con le flebo e quindi, non so per quale ragione, pensavano che anch'io non mangiassi).
Prima di uscire, invece di togliermi la nefrostomia di destra, me ne mettono erroneamente un'altra a sinistra.
Un incubo.
Le infermiere poco professionali, con i camici sporchi ... non avevano neppure i cerotti adatti a fissare l'ecocanula (avevo le braccia e le mani completamente nere).
Il martedì successivo finalmente sono riuscita ad allontanarmi da questo posto e, faticosamente, sono riuscita a riprendermi grazie alle cure della mia dolcissima mamma e all'amore di mio marito, di mia figlia e di tutta la mia famiglia.
Poche le persone umane che ho incontrato in questa situazione surreale, una è il dott. Petrillo Marco, il medico che mi ha operata, poi uno specializzando, un bel ragazzo alto e moro di cui non ricordo il nome, e un un'infermiere, Giulio.
Successivamente mi sono rivolta al Centro Tumori di Milano e da lì sono stata affidata al Campus biomedico di Trigoria, dove hanno immediatamente provveduto a togliermi le due nefrostomie e dove sono tutt'ora seguita con diligenza, professionalità e rispetto.
Altro mondo.

Patologia trattata
Sarcoma endometriale di basso grado.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Totale delusione

Mia madre scopre di avere masse tumorali alle ovaie il 22 maggio ad Ascoli Piceno (Marche), dove vive. Le indicano Tac e ricovero urgente per asportazione, su consiglio al Gemelli, dal dr. Scambia.
Sono stati veloci, bisogna riconoscerlo, tra visite e inserimento per l'operazione, tanto che il 21 giugno l'hanno operata. C'è da dire però che siamo dovute passare tramite studio privato a pagamento e che, pur sapendo che la paziente sarebbe dovuta venire a Roma dalle Marche (almeno 3 ore di viaggio), l'hanno chiamata alle 12.00 del giorno prima per dirle di recarsi in reparto alle 8.00 del mattino, e una volta arrivata facendola stare a digiuno completo in sala d'attesa dalle 8.00 alle 18.00, fin quando non le hanno assegnato una camera. Operazione quindi rimandata al giorno dopo. Già solo per questo avremmo dovuto capire che qualcosa non andava.
Dopo 8 giorni in ospedale torna a casa; fortunatamente tra infermieri, medici ed OSS, c'era chi sapeva avere un contatto umano con i pazienti, ma non sono di certo mancati elementi che di umano non avevano assolutamente nulla, incluso un dottore che non ha mosso un dito per aiutare mia madre, aperta dal torace all'inguine, ad alzarsi dal letto per essere visitata.
Comunque ci dicono che l'avrebbero richiamata per il colloquio con un oncologo, per discutere della chemio. Colloquio il 13 luglio: bisogna decidere se fare la chemio vicino casa o a Roma. Ci riferiscono che facendola al Gemelli mia madre avrebbe potuto partecipare a un protocollo di ricerca, che significa avere la possibilità di ricevere una cura in più rispetto alla sola chemio. Ci presentano i 4 protocolli di ricerca a cui avrebbe potuto partecipare, il giardino zen per le pazienti di ginecologia oncologica, tutto molto bello. Rimaniamo d'accordo infatti di ricontattare il Gemelli entro 2 giorni per comunicare la decisione presa: decidiamo di farla a Roma, proprio per la partecipazione alla ricerca. Li richiamiamo dopo due giorni, nessuno risponde. Per farla breve, dopo 5 giorni di tentativi finalmente ci rispondono e comunichiamo la scelta. Entro fine luglio avrebbe iniziato il primo ciclo di chemio.
Ebbene, per tutto agosto chiamiamo 3-4 volte per chiedere informazioni, dato che nessuno aveva chiamato per comunicarci la data di inizio. Risponde sempre una segretaria, che ci dice soltanto "lascerò una nota ai medici con nome e cognome e numero di telefono". Ci richiamano il 2 settembre, a ferie finite immagino (peccato che il tumore di alto grado in ferie non ci è andato), e ci chiedono se mia madre avesse iniziato la terapia o no. Rimaniamo allibite e senza parole. Non sapete cosa stanno facendo i vostri pazienti? No comment. Ma non finisce qui!
La richiamano il 3 settembre per darle appuntamento il 7, ulteriore colloquio con un oncologo.
Il 7, cioè oggi, ci comunicano che non è possibile partecipare a nessuna ricerca, senza darci spiegazioni, dicendo che il reparto che se ne occupa il sabato è chiuso e quindi non possono nemmeno chiamare per chiedere spiegazioni. Ci comunicano la data di inizio della chemio: 12 settembre. Senza orario, ce lo fanno sapere nei prossimi giorni. Sapendo che dobbiamo affrontare un viaggio di almeno 6 ore tra andata e ritorno.
Una vergogna.
Due mesi di attesa per non ricevere quello che ci era stato proposto, mi madre avrebbe potuto iniziare la chemio vicino casa. Invece nell'attesa chissà quanto è andato avanti il tumore, essendo di alto grado.
Inutile dire che ovviamente provvederemo a trasferire le cure nelle Marche. Se questa è l'eccellenza, davvero non sappiamo cosa dire.

Patologia trattata
Tumore alle ovaie di alto grado con metastasi all'omento e al diaframma.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Figlia di paziente

Mia madre è stata ricoverata in questo decantato reparto per tumore all’ovaio e conseguente carcinosi peritoneale, liquido ascitico e metastasi diffuse nei polmoni. Si sono affidati alla diagnosi che abbiamo portato da un altro ospedale. Fatta laparoscopia sabato, con aspirazione del liquido ascitico e prelevato tessuto per esame istologico, dimessa lunedì “in buone condizioni generali di salute”, la notte stessa è stata riportata di urgenza in PS causa dispnea. Una notte in PS lasciata lì come una animale.. Il giorno successivo mandata in medicina clinica (ancora è in quel reparto) nessuno degli oncologi è andato a visitarla e in reparto nessuno sa darmi spiegazioni, sanno solo dirmi che saliranno a visitarla. Oggi è giovedì ed è ancora là, con liquido ascitico che la soffoca. Per fortuna un medico di quel reparto le ha fatto un drenaggio, mentre degli oncologi del 4° piano nessuna notizia. Io spero che vada tutto bene, altrimenti, lavorando nel settore giornalistico, un bel servizio non glielo toglie nessuno!
In tutto questo mia madre ha 76 anni ed è diabetica, ipertesa, cardiopatica.

Patologia trattata
Tumore ovarico, carcinosi peritoneale e liquido ascitico.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
4.0

Isterectomia totale

Alla prima visita privata dal prof. Scambia ottima impressione, tempi di preospedalizzazione ed intervento abbastanza brevi. Intervento di isterectomia totale in robotica eseguito da uno dei chirurghi dello staff: per conoscerla ed avere dettagli sull'intervento (viste le gravi complicanze post intervento) due settimane di richiesta con uno stato d'animo disperato. Alla fine, quando già ero rassegnata, finalmente è venuta in reparto e mi sono tranquillizzata.
Le pulizie vengono effettuate quasi sempre tardi, a volte hanno saltato il giorno e tra i servizi igienici ed il pavimento pensavo cosa avrebbero detto le persone che venivano a fare visita.. vedendo tale sporcizia. La grata dell'aria sulla parete esattamente sopra il mio letto è scandalosa per la polvere secolare, che poi ho respirato tutto il tempo. I cuscini sono delle pietre, fanno venire dolore alla nuca e sono inguardabili per l'usura e l'igiene camuffata poi con federe pulite. Le aste per le flebo hanno le ruote che non scorrono e rendono il movimento faticoso per chi già ha difficoltà ad andare in bagno con le flebo attaccate.

Patologia trattata
Tumore dell'endometrio.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Da cosa deriva la fama?

Era diverso tempo che non controllavo le opinioni dei pazienti del reparto di ginecologia oncologica del Gemelli e devo dire che oggi sono stata felice di leggere molte recensioni negative... forse la gente comincia a capire che non è tutto oro quel che luccica. Bravura? Con me proprio no.
Operata di carcinoma collo dell'utero, ho ha avuto un'esperienza più che negativa (emorragia post intervento e reintervento per laparocele nello stesso anno). Correttezza? Con me proprio no. Ho aspettato due mesi per essere operata dal prof. Scambia e poi ho scoperto di essere stata operata da un altro.
Umanità? Essere umani non vuol dire distribuire baci e abbracci e poi non calcolare il paziente per niente.
Per fortuna il mio tumore è stato eliminato e fisicamente sto bene... ma peccato che io non mi sia mai più ripresa da quella terribile esperienza. Pensare che sono anche una collega!!!

Patologia trattata
Carcinoma collo dell'utero.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Inaffidabilità

Se venite da fuori Roma potrebbero esserci problemi nelle visite successive alla prima (controlli). L'appuntamento per mia moglie è stato rinviato per tre volte consecutive (con perdita di tanto denaro per la perdita delle prenotazioni aeree). Sintomo di scarsa attenzione per le pazienti nella fase successiva alla prima visita.

Patologia trattata
Ginecologica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

DELUSIONE TOTALE

Mia madre purtroppo è morta il 15 febbraio di recidiva di K all'endometrio. Era stata operata alla fine di novembre 2016 nella tanto decantata modalità robotica, sembrava che tutto fosse andato bene, e invece il 12 gennaio 2017 abbiamo scoperto, mediante ecografia fatta effettuare da noi PRIVATAMENTE, che si era già riformata una massa di 13 cm. che insisteva sopra la vagina... E pensare che noi eravamo stati in visita "di controllo" poco prima di Natale, sia in Ospedale al Gemelli che privatamente presso il mitico prof., e in nessuno dei due casi hanno fatto ecografia di controllo come sarebbe stato raccomandabile e si sono accorti che mia madre aveva una massa tumorale che si stava riformando. Che dire, sono molto delusa, mi sono sentita abbandonata, anche nel post operatorio (noi abitiamo fuori regione). Unica nota positiva le specializzande, sempre molto gentili e umane. Esperienza disastrosa.

Patologia trattata
K endometrio.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Post operatorio in pronto soccorso

Mia madre ultranovantenne e' stata operata di BOT nel reparto del prof. Scambia. La decisione di farla operare e' stata molto sofferta da noi figli, considerata l'età, e presa in extremis. L'intervento sembrava ben riuscito e dopo 5 giorni la paziente e' stata dimessa. I problemi sono subentrati dopo qualche giorno con febbre alta.
Il reparto non si è assolutamente fatto carico delle complicanze post operatorie ed i medici interpellati si sono attenuti a quanto scritto nel foglio di dimissioni: in caso di complicanze rivolgersi al pronto soccorso.
Per noi che non siamo residenti a Roma e' stato tutto difficile senza un medico di riferimento..
Stanotte siamo al pronto soccorso del policlinico gemelli con una povera donna ultranovantenne costretta su una barella da ventiquattr'ore per poter fare accertamenti ed eventualmente essere ricoverata.
Sconsiglio il reparto del professore Scambia, dove ho trovato estrema indifferenza da parte dei medici e del personale infermieristico.

Patologia trattata
Tumore ovarico borderline (BOT) in donna anziana.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Tempi di attesa assurdi e personale menefreghista

Attendo da più di 3 mesi di essere chiamata per un intervento di miomectomia, nonostante abbia fatto notare al Prof. Scambia che il fibroma mi creava seri problemi intestinali.
Ho provato un miliardo di volte a chiamare la sig.ra che si occupa della lista di attesa, sono riuscita a trovarla una sola volta in 3 mesi. Nella maggior parte dei casi a quel numero che mi hanno dato, o non risponde nessuno, o è occupato, oppure ti risponde la segreteria telefonica anche negli orari in cui ti dicono che devi chiamare.
Insomma, l'unica volta che sono riuscita a parlare con lei non è stata nemmeno in grado di fornirmi una data indicativa dell'intervento (che so? Il mese almeno?), nè alcun tipo di informazione utile. Non ne parliamo proprio di ricevere qualche risposta via email. Nel frattempo io sto sempre peggio. Non ho mai incontrato un menefreghismo di tale portata. Cosa devo fare? Un mutuo per fare l'intervento in regime privato, almeno cosi si danno una mossa?

Patologia trattata
Fibroma uterino.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Mia moglie tra gli angeli di Dio..

A parte il prof Scambia - umano, competente , disponibile quanto basta visti i suoi tanti impegni - vi confermo che al Gemelli, come in ogni altro ospedale, il malato di cancro, dico cancro cattivo, maligno, mortale - guarisce se Dio lo vuole, non per le cure mediche che sono uguali per tutti.
Mia moglie Amalia aveva voglia di vivere, sopportava il dolore, reagiva.. ma la avevano catalogata fra le terminali, un fastidio in meno per tutti.
Pensate, la pancia si gonfiava sempre di più ed i medici davano risposte generiche e mi facevano gran pena perché io sapevo tutto. Ciao amici, specie all'ultima dottoressa che la visitò, di cui non ricordo neanche il cognome tanto fu inutile il suo intervento, che ci consigliò di rivolgerci alla terapia del dolore. Era luglio e la mia cara Amalia moriva dopo circa due mesi.
Prego sempre che mia moglie Amalia, dal Paradiso, assista i malati di cancro ed i medici che li curano. Soprattutto che abbiano dolcezza, umanità, comprensione e senso del dolore.

Pasquale Vaudo

Patologia trattata
Recidiva di tumore endometriale.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima assistenza

È strano che in un reparto del genere, in cui è bene, PRIMA DI TUTTO, curare la psicologia del malato, si trovi un personale infermieristico spesso molto scontroso, tanto da pensare che sarebbe meglio ricevere tante pugnalate che le loro risposte.
Del personale medico, invece, sono rimasta più che soddisfatta. Persone molto preparate ed umane.
N.B. Consiglio questo reparto solo perché in fondo è importante combattere questo tremendo male... e solo grazie ai medici si può!

Patologia trattata
K uterino.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Brutali

Mia moglie - Forte Amalia - combatte contro una recidiva del tumore primitivo a livello endometriale, brillantemente diagnosticato dal prof. Scambia, e per questo inviata ad una serie di VI cicli di chemioterapia.
L'ultima chemio del 21 agosto è stata drammatica! Appuntamento alle 9.00, inizio del trattamento alle 13.00 passate, tra indifferenza degli infermieri, dei receptionist e dei medici addetti - neanche una spiegazione, una parola di conforto, un bicchier d'acqua, neanche quel letto del sollievo vantato all'ingresso. Brutali! Semplicemente BRUTALI!
Abbiamo - marito, figli, nipoti, parenti tutti, grande fiducia nel professore, ma non può dirigere un reparto così "insensibile", per di più in un luogo che gode della protezione del prossimo Santo Giovanni Paolo II, da me personalmente incontrato in vita e già in profumo di Santità.

Prof. Pasquale Vaudo (cito i miei titoli non per superbia, ma a nome di tutti coloro che soffrono in quel reparto di Day Hospital Oncologico - che dovrebbe dare SOLLIEVO ed induce SOFFERENZA - scrittore, linguista, glottologo, giornalista e.. osservatore silenzioso).
Arrivederci.

Patologia trattata
Recidiva tumore endometrio.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza sconvolgente e indimenticabile

Anch'io, purtroppo, sono stata ricoverata nel reparto. Mi riesce difficile pensare che sia lo stesso reparto di cui parlano le altre due pazienti. Per quanto mi riguarda posso affermare che nella famosa "ginecologia oncologica" del Gemelli vengono prospettati interventi in laparoscopia che si trasformano in classici interventi con chilometriche cicatrici oscene e relativi laparoceli su cui si deve reintervenire (con grande gioia per chi esce da un'esperienza sconvolgente!); ci si trova di fronte a esami ematochimici scrupolosamente richiesti e mai effettuati; si deve avere a che fare con specializzandi che pensano di essere illuminati dal Signore e specialisti un po' troppo supponenti. Direi che la mia personale esperienza non ha avuto nulla di positivo e quindi mi sento di sconsigliare questo reparto.

Patologia trattata
carcinoma della cervice uterina.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Cosa si intende per reparto d'eccellenza?

dopo due mesi di snervante attesa ho subito un intervento di isteroannessiectomia e linfoadenectomia; all'ultimo momento è cambiato operatore, ho avuto un'emorragia post-intervento (e due trasfusioni), mi sono ritrovata una cicatrice inguardabile, mi è venuto un laparocele per il quale ho dovuto subire un ulteriore intervento dopo dieci mesi: queste solo alcune delle cose che mi sono capitate nel reparto del Prof. Scambia. Domanda: è questo il famoso reparto d'eccellenza?

Patologia trattata
carcinoma della cervice uterina. Istero-annessiectomia.
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