Istituto Neurologico Besta Milano

 
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Recensioni dei pazienti

231 recensioni

 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Delusione

Prof. Angelo Franzini, Ho portato mia madre da Lei il dicembre scorso per un meningioma. Nel corso della visita, durata non più di 10 minuti, Lei ha solo confermato quanto scritto nella referto della risonanza, rassicurando che non c’era niente di preoccupante e di urgente e che pertanto si potevano tranquillamente aspettare i tempi tecnici di intervento da lei previsti, considerando le festività natalizie, in circa 60 giorni. La breve visita si è poi conclusa con prescrizioni di compresse di cortisone che, a suo dire, avrebbero permesso a mia madre un leggero recupero e le avrebbero comunque consentito di arrivare all’operazione in condizioni stabili e migliori; non ha accennato assolutamente ad eventuali e possibili crisi epilettiche solitamente frequenti in queste patologie. La visita, ripeto molto breve e asettica, si è conclusa senza che Lei ci fornisse riferimenti diretti a cui contattarla, probabilmente perchè era certo che mia madre non corresse pericolo alcuno e comunque non d’urgenza. In poche parole ha seguito un protocollo standard e di routine senza tenere conto non solo che ogni paziente possa avere reazioni diverse, ma che la patologia potesse, come purtroppo è accaduto, dimostrarsi molto peggio di quanto Lei avesse diagnosticato. Dopo le festività natalizie ho cominciato a sollecitare il ricovero perchè vedevo il peggioramento di mia madre, ma non ho avuto nessun riscontro alla mia preoccupazione, finchè il 20 gennaio scorso mia madre è stata ricoverata d’urgenza all’Ospedale Maggiore Di Parma con un quadro clinico ben diverso dal suo e in condizioni molto critiche, tanto da intervenire e operare con urgenza. Non Le sto ad elencare tutto ciò che è successo, ma le posso dire che grazie al dott. Filippi (Staff Prof. Giombelli) mia madre sta meglio, è ancora sotto cura ma salva e ringrazio solo e unicamente la neurochirurgia di Parma dopo l’esperienza negativa del BESTA. Cosetta Montecchi - Parma

Patologia trattata
Meningioma fronto parietale.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Istituto Besta Mlano

Quattro anni fa mio marito, avvocato di anni 60, ha subìto un intervento presso l'istituto Besta, dott. Solero, per esclusione di aneurisma alla comunicante anteriore. Aneurisma che era stato casualmente individuato a seguito di accertamenti. Durante l'intervento, nell'inserire una clip, si provoca la rottura dell'aneurisma con conseguente emorragia. 15 giorni dopo nuovo intervento per infezione alla ferita. Un disastro!! Da quel giorno, vuoti di memoria, disorientamento, la fine della nostra vita.. La fine della nostra attività lavorativa. Da quattro anni è un continuo peregrinare da un ospedale all'altro perchè anche il fisico ne è uscito debilitato. Da quattro anni mio marito continua con riabilitazione cognitiva sia privatamente che con il servizio sanitario nazionale. Per i medici del Besta l'intervento è stato eseguito a regola d'arte!!! Sono stati frettolosi e superficiali e noi non siamo mai stati informati delle possibili conseguenze. Il chirurgo non è riuscito a escludere l'aneurisma di mio marito. Pessima impressione e pessimo risultato.

Patologia trattata
Esclusione di aneurisma alla comunicante anteriore.
Punti di forza
Per me nessuno, ci saranno senz'altro, forse in altri reparti.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

POLINEUROPATIA

AFFETTO DA POLINEUROPATIA SENSOMOTORIA GENETICA, mi sono recato in questa struttura che sembra una fabbrica dismessa. Ho fatto 600 km., 2 ore di attesa con il numero (come dal salumiere), 5 minuti di visita MOOOLTO SUPERFICIALOTTA, per poi sentirmi dire che la POLINEUROPATIA NON CAUSA PROBLEMI DI EQUILIBRIO!
BESTA? BASTA!

Patologia trattata
POLINEUROPATIA.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

500 chilometri PER NULLA!

AFFETTO DA POLINEUROPATIA EREDITARIA, HO FATTO 500 KM. PER NULLA.
AMBIENTE ANGUSTO, SI ENTRA CON IL NUMERO (COME AL SUPERMARKET) E POI 5 MINUTI DI VISITA
E QUESTI SAREBBERO I MIGLIORI?

Patologia trattata
POLINEUROPATIA SENSITIVO MOTORIA.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo servizio di accoglienza

Ho telefonato al reparto di NEUROLOGIA DELLO SVILUPPO per avere delle prime informazioni per una visita cui avresi voluto sottoporre mio figlio di 3 anni.
Non conoscendo nessuno in questa struttura e dovendo affrontare col bambino un lungo viaggio, volevo prepararmi bene per non fare una fatica inutile.
L'addetta che mi ha risposto mi ha dato informazioni superficiali ed inutili al limite del ridicolo, non rispondendo con la dovuta professionalità alle mie domande. Inoltre è stata frettolosa e scostante.
Secondo lei avrei dovuto fissare una visita con un neuropsichiatra qualsiasi senza poter sapere prima se chi avevo difronte era idoneo a trattare il mio caso, del tipo "intanto venga poi si vedrà al momento...."
Se è vero che tutti i neuropsichiatri sono uguali, resto nella mia città.

Pessimo servizio di accoglienza e informazione agli utenti.

Patologia trattata
Leucomalacia periventricolare.
Punti di forza
essere a Milano.
Punti deboli
le relazioni con il pubblico.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Assente assistenza post operatoria

A metà maggio 2011 sono stato operato privatamente (a pagamento) dal Dr. Stefano Brock e regolarmente dimesso dopo 3 giorni di ricovero, intervento compreso. Il grave dolore di sciatica di cui soffrivo ormai da parecchi mesi prima dell'intervento, è stato superato. Però è subentrato subito (appena tre -quattro giorni dopo l'intervento) un fortissimo dolore di tipo diverso, anche se situato allo stesso livello del punto operato. Da questo momento in poi mi sono sentito abbandonato, non creduto e direi deriso. Ero bloccato a letto con dolori peggiori di quelli pre-operazione. Il collegamento telefonico con il Dott. Brock era filtrato malamente dalle sue segreterie. Quando e se mi richiamava, insisteva perchè non fossi assillante. Il tono era di chi dice al paziente di sopportare i dolori normali del post operazione. Solo dopo 20 giorni e dietro mia insistenza, mi fa fare una TC lombosacrale, dalla quale la recidiva non viene evidenziata. I dolori continuano fortissimi e sono bloccato a letto. Sempre non creduto insisto per una visita ulteriore. Dopo oltre un mese dall'intervento, quando quasi svengo dal dolore nel reparto dove faccio una risonanza magnetica, finalmente mi viene diagnosticata la recidiva ernia L3-L4 causa del mio stato. Ancora non incontro Brock, che solo per telefono mi dice finalmente che ho ragione, mi cambia cura in funzione dell'ernia recidiva e non più in funzione di normali dolori post-operatori. Mi dice anche che mi deve rioperare subito e di urgenza, e che non mi avrebbe fatto pagare la sua parcella per il nuovo intervento. Dice che SICURAMENTE mi richiamerà fra una settimana, e da allora non ho più avuto il bene di sentirlo. Nel frattempo mi sono fatto visitare privatamente da un primario neurochirurgo del Galeazzi di Milano, il quale (chirurgo) mi sconsiglia assolutamente di operarmi nuovamente. Seguendo il suo consiglio, ho iniziato a fare piano piano della ginnastica anche in acqua e solo a Settembre ho potuto nuovamente guidare, muovermi e sedermi su una poltrona!! Oggi cammino, nuoto, vado in palestra, guido e conduco una vita attiva e normale. Nulla da dire quindi sulla competenza del Besta e del Dottor Brock (non ne ho titolo), però sentirsi uno scocciatore solo perchè si sta male non è bello. Assistenza e organizzazione: punteggio minimo. Inoltre ho chiaramente percepito una mancanza di "spirito di gruppo" fra personale infermieristico- segreterie e dottore. Spero di essere il solo con una esperienza così.

Patologia trattata
Ernia del III disco lombare a destra e successiva recidiva.
Punti di forza
Il dolore sciatico a destra oggetto dell'intervento è sparito.
Punti deboli
recidiva L3-L4 quasi immediata e non identificata prontamente.
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