Neurochirurgia Cannizzaro

 
4.3 (49)

Recensioni dei pazienti

3 recensioni con 2 stelle

49 recensioni

 
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Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Gamma knife: molti dubbi, poche certezze

Sono profondamente rammaricato per il comportamento assunto dal dott. Corrado D'Arrigo per essere stato poco esaustivo sin dal primo incontro, per aver illuso mia madre prima con le parole (96% di riuscita e 4% esito contrario)... e poi con i fatti. Perché il tanto stimato dottore ha sottaciuto, o meglio, omesso gli effetti collaterali a cui si va incontro con questo trattamento, causando un edema cerebrale al meningioma vicino al cervelletto (motivo di pressione intracranica sottovalutata per un eccessivo trattamento con i raggi gamma, senza una complessiva ed attenta analisi delle possibili ripercussioni sulla paziente. La letteratura americana, e non solo, riporta numerosi casi di pazienti trattati valutando gli effetti post trattamento). Un comportamento poco eccepibile è stato assunto dalla Signora Cantore (segreteria Gamma Knife) per le informazioni alquanto vaghe e forse fallaci profuse nei mesi che precedettero l'intervento; le rarissime volte che rispondeva al telefono (ho chiamato tantissime volte al numero indicato senza risposta alcuna, a volte viene messa la cornetta fuori posto - ho pure inoltrato un fax con avvenuta ricezione idem senza riscontro, invito a verificare i tabulati telefonici) ci veniva detto: "prima i tumori maligni e poi quelli benigni". Storia che si è protratta per mesi senza avere effettiva contezza della presunta, o meglio presumibile, lista e la reale cronologia. Mi sono chiesto di rimando a quella affermazione: e i tumori benigni quando il turno? Fra tanto mia madre, dopo due successivi ricoveri in ospedale, è stata pure dimessa che non era, a loro dire, suscettibile di successiva ospedalizzazione. E' stata a casa per mesi immobile fra il letto ed una poltrona, incapace di muoversi, parlare, udire, mangiare (si trattava forse di stato vegetativo post intervento emerso dopo qualche tempo - evidenzio che sono stati trattati simultaneamente ben due meningiomi con un quantitativo di raggi gamma che ha certamente prodotto i suoi effetti nel tempo). Allora io ho chiesto ancora una volta spiegazioni, ma nessuno mi ha risposto (perché in Sicilia nelle strutture sanitarie pubbliche sono in pochi a comunicare, spesso i numeri di telefono sono virtuali). Al carissimo dottore D'Arrigo, in un colloquio verbale tanto atteso presso la struttura ospedaliera, gli comunicai che le condizioni di mia madre stavano peggiorando ed egli mi rispose che se fosse stato il caso, si sarebbe ricorsi all'intervento. Ma purtroppo non c'è stato il tempo, in quanto inspiegabilmente mia madre è deceduta (agosto 2016) sapere come sono andati realmente i fatti, dovuti forse ad imperizia, o meglio incauta competenza? Purtroppo non mi è dato sapere (avrei gradito certamente una risposta veritiera ed attendibile, in modo da porre fine ai numerosissimi dubbi che mi affliggono). Sarebbe utile che questi eccellentissimi neurochirurghi fossero reperibili in caso di urgenza (e non per pochi intimi), pubblicassero il numero di interventi effettuati (come peraltro fanno i loro illustri colleghi, ad esempio a Verona), patologia ed esito, in modo che il cittadino comune possa farsi una idea circa la professionalità del soggetto che ha davanti e non per passaparola. Concludo con l'affermare che i fatti avrebbero potuto avere un esito differente (dopotutto si trattava di due meningiomi benigni) se in generale l'agire umano fosse meno superficiale.
Io ho perso mia madre, ritrovandomi una famiglia spezzata senza un perché.

Patologia trattata
Due meningiomi di natura benigna, di cui uno a circa tre centimetri dal cervelletto.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Traumatico

L'esperienza al reparto di neurochirurgia del Cannizzaro è stata traumatica su tutti i fronti.
Io e la mia famiglia eravamo lì per mio padre, colpito da un glioma cerebrale asintomatico e repentino.
L'equipe del Dott. D'Arrigo è preparata, ma priva di coordinazione e decisamente poco attenta nel comunicare ai familiari e ai pazienti i referti; in particolare alcuni medici irritati e insofferenti nel rispondere alle legittime domande dei familiari. Inoltre l'aspetto più straziante è la completa e totale assenza di coordinamento dei servizi e dell'aspetto igienico. La diagnosi era mortale, ma un aspetto che ancora ci addolora è quanto la dignità di mio padre fosse stata calpesta da un personale infermieristico, ed OSA in particolare, senza la minima cura dei pazienti non autonomi, lasciandoli spesso fra feci e sporcizia. STRAZIANTE! Alla famiglia è permesso poco poter accudire il paziente, specie negli aspetti igienici.
La diagnosi corretta e le analisi effettuate sono state standard, ma la dignità del paziente e della famiglia dello stesso calpestata da poca professionalità del personale infermieristico e di TUTTO il personale Osa, a cui auguro di provare un decimo delle pene che infliggono per svogliataggine.
Ovviamente abbiamo optato, senza non poche difficoltà, il trasferimento di mio padre nell'ultimo periodo in una clinica privata che garantisse dignità ai suoi ultimi momenti.
Alcune scene rimarranno impresse per sempre per come un umano possa essere vilipeso in uno stato inerme. TRAUMATICO!

Patologia trattata
Glioma di 4° grado occipitale e frontale.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Ringraziamento

Ringrazio per l'impegno e professionalità il dottore Alberio e il dott. Barone per aver svolto un intervento complicato durato 9 ore, dal quale mio padre e' uscito indenne. Subito dopo l'operazione e' stato trasferito, come di prassi, al reparto di terapia intensiva, dove non so come mio padre ha preso un infezione al sangue (reparto che dovrebbe essere super sterile). Da qui purtroppo inizia il calvario di mio padre, durato 3 mesi e conclusosi purtroppo martedì 26 gennaio con la sua morte; ma non per colpa del Meningioma frontale, patologia per la quale è stato ricoverato (e che ha superato grazie alla competenza e bravura dei dottori Alberio e Barone), ma per colpa di una setticemia causata da una vastissima piaga da decubito mai pulita da degli infermieri incapaci ed incompetenti che non hanno mai attenzionato ad alcun medico la gravità della piaga. Mio padre e' morto così a causa di uno Schock settico. Una persona nel 2016 non può morire così a causa di una infezione. Esperienza pessima conclusosi con la morte.

Patologia trattata
Meningioma frontale.
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