Oncologia Oncologico Bari
Recensioni dei pazienti
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Pessima esperienza
Mia madre, ricoverata per tumore al colon e operata - e abbandonata a sè stessa senza follow up dopo la dimissione - scopriamo che deve sottoporsi a chemioterapia.
Gli oncologi "se la rimpallano" a vicenda, facendo passare del tempo che anche un profano sa essere prezioso in questi casi. Addirittura è stata rimandata a casa, dopo essersi presentata per la seduta di chemioterapia, perché inizialmente visitata da un altro medico. Cose da non credere a mio avviso.
Pessimo reparto
La peggiore gestione del paziente che abbia mai visto. Mio padre è stato dimesso al domicilio senza alcuna indicazione di terapia palliativa, nè esami ematici di controllo da effettuare per l'ascite in corso e, ancor più grave, la lettera di dimissione consegnataci senza farci apporre la firma e senza il consenso informato.
Mio padre è stato letteralmente abbandonato. Noi figli, attraverso grandi sacrifici ed informandoci su internet, nonostante le nostre esplicite e reiterate richieste, siamo riusciti ad ottenere senza il loro aiuto la terapia palliativa, la nutrizione parenterale (visto che ce lo hanno dimesso incapace di alimentarsi, facendolo restare digiuno e sofferente per più di una settimana) e il ricovero in hospice per il suo trapasso finale, arrivato dopo sofferenza, dolore e indifferenza assoluta dei medici del reparto.
Figlia di paziente
Ho sempre accettato con massima umiltà le indicazioni dei medici e non ho mai criticato gratuitamente il loro operato, consapevole delle difficoltà varie ed eventuali del loro lavoro. Tutto ciò prima di essere entrata in questo reparto per curare un cancro alla laringe di mio padre: medici poco disponibili, scostanti, freddi. Un dottore mi dice che mio padre non ha bisogno di chemio, l'altro simultaneamente decide di partire con il primo ciclo, senza dare spiegazioni, senza far capire perchè si tratti della soluzione giusta. Solo un foglio da firmare per autorizzare il trattamento. Risultato: mio padre (che era in buone condizioni) morto dopo una settimana dalla prima infusione (evidenzio che quando ha iniziato a star male abbiamo chiamato il reparto e le risposte sono state evasive, superficiali e scocciate anche da parte dei medici). Non faccio nomi solo per educazione.
Insoddisfatto dell'operato dell'oncologo
Sono stato sottoposto a chemioterapia dal dott. Galetta; devo dire che non ho sofferto tanto con la chemioterapia, quanto coi farmaci che mi sono stati prescritti per le controindicazioni, oltretutto farmaci costosi per il SSN..
Poi ho avuto difficoltà a comunicare con il mio oncologo, spesso assente, delegando così alla dott.ssa Catino, che trovo scorbutica.
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