Ospedale di Nola

 
4.0 (51)

Recensioni dei pazienti

5 recensioni con 1 stelle

51 recensioni

 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Reparto Ostetricia

Non riesco a capire i tanti commenti positivi... Reparto ginecologia/ostetricia completamente all'età della pietra. Ho partorito nel 2020, non mi hanno dato assistenza, nella toilette formiche ovunque e il parto naturale l'ho vissuto così: ore e ore di travaglio e zero epidurale.
Affidatevi ad altra struttura.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Medicina interna

Zero igiene e poca attenzione verso il paziente.
Mio padre è stato lasciato mezz'ora con la saturazione sotto 80, con lallarme che suonava, nessuno che veniva a controllarlo e la mascherina mal agganciata. Allo stesso tempo l'ago era andato fuori vena chissá da quanto, considerato il braccio super gonfio. Le coperte sporche e compresse lasciate lì sul comodino sporco vicino a peli vari.
Due infezioni batteriche (a quanto ne so) prese in subintensiva e poi chissá quante quando è stato portato in Medicina interna, non mi è stato dato saperlo ancora (ho richiesto la cartella clinica) dato che, dopo che è stato trasferito, la quantità di informazioni che mi davano si era limitata quasi a zero..

Papà, avrei desiderato un'assistenza migliore per te. Il Covid è una bestia atroce, e si sa che spesso non lascia scampo, ma purtroppo ti è toccato l'ospedale di Nola.

Ti hanno lasciato decidere e tu hai deciso di non farti intubare, ma io sono convinta che la tua scelta non è stata una scelta consapevole.
Due mesi lasciato così a soffrire fino alla fine, con l'ultima settimana di quasi continui deliri e alla fine ti hanno intubato quando ormai non c'era più niente da fare.

Patologia trattata
Post Covid-19.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Medicina interna

Mia nonna è stata ricoverata presso il reparto di Medicina interna.
Aveva metastasi epatiche, definita terminale. Io sono arrivata dalla Toscana per accudirla durante la notte e per far riposare mia madre (ti obbligano ad assistere il parente 24h al giorno).
Ho trovato una condizione orrenda.
Letto sporco. Mia nonna purtroppo vicina alla fine vomitava e defecava sangue. Aveva molto dolore. Ho chiesto più volte un antidolorifico. Risposta? Assolutamente no perché ha il fegato compromesso.
Mia nonna ha sofferto le pene dell'inferno.
L'unica cosa che hanno fatto subito è stata dimetterla quando abbiamo firmato.
Ai pazienti terminali si concede la dignità di morire senza soffrire. Ed è quello che facciamo nel resto d'Italia.
Sono schifata e delusa.
Parola di nipote e di infermiera.

Patologia trattata
Metastasi epatica.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza insoddisfacente

Non ho parole. Sono andata via il secondo giorno dopo aver sentito i medici borbottare tra di loro che la paziente (io) non doveva fare alcun esame, nonostante il ricovero d'urgenza da pronto soccorso per dolori addominali acuti, difficoltà respiratorie e globuli bianchi alti. Alla domanda sulla mia situazione, il dottore risponde "è stato solo un mal di pancia". A quelle parole ho firmato e sono andata via.

Patologia trattata
Dolori addominali e difficoltà respiratoria.
Punti deboli
Medici superficiali. Lentezza nelle indagini.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Reparto Rianimazione

Il 09/01/2012 mio padre subisce una crisi cardiorespiratoria a casa- trasporto con urgenza con 118 a nola dove il dottore di turno riesce a rianimarlo in tutta la notte. Alle 11.30 viene trasferito in barella al reparto dove rimane fino alle 14.00 in corridoio, dove mangia e dice di sentirsi bene; viene portato in reparto e messo sul lettino e lì subisce una altra crisi, però sfortunatamente di turno c'era un altro medico, che perde tempo con lo staff di infermieri che, per portarlo in rianimazione, gli staccano l'unica cosa che è riuscita a tenerlo in vita per sei anni: L'OSSIGENO; volevano portarlo senza ma io e mia madre abbiamo riferito all'infermiere di riattacarlo di nuovo perche non poteva stare senza. cosi vanno a prendere la bombola e lo portano in una stanza che loro chiamano rianimazione. si entra una volta al giorno per 5 minuti e gli infermieri sono di una fredezza unica. figuratevi che rimangono le finestre aperte perche devono cambiare l'aria...i dottori gia dal primo giorno non davano speranze e in 10 giorni di degenza mio padre non aveva miglioramenti. entravamo con le mascherine, le babbucce, camice comune e cappello sterili, mentre loro uscivano ed entravano da quella porta come se fossero in reparto senza NESSUNA PROTEZIONE. A riguardo ho fatto tante volte critiche negative con loro, ma senza successo (nè gentilezza). mi hanno chiamato alle 08 del 21/01/2012 dicendomi di recarmi in ospedale perche mio padre aveva avuto un arresto cardiaco. arriviamo in ospedale alle 8.45 e ci rechiamo verso quella porta maledetta e c'erano gli infermieri a darci la notizia: erano 3, tra cui una che senza tatto chi ha detto subito che il letto 4 stava giu, in una stanza che loro chiamano cappella (non ho le parole per definirla, è una catapecchia con mura tutte rotte). Non hanno fatto nemmeno una unzione.. CIAO PAPA'..

Patologia trattata
crisi respiratoria.
Punti deboli
tanti
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