Ospedale San Giovanni Bosco Torino
Recensioni dei pazienti
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DIMENTICARE UN PAZIENTE SOTTO LA TAC
Ho dovuto recarmi all'ospedale San Giovanni Bosco per sottopormi ad una tac. Dopo un'attesa di due ore finalmente arriva il mio turno, mi fanno stendere e alla fine della Tac mi lasciano lì seminuda, spengono le luci e se ne vanno (probabilmente a prendere il caffè visto che erano le 11.00 di mattino). Per me era la prima Tac e pensavo che quella fosse la routine. Aspetto circa 3 quarti d'ora, poi arriva un'infermiera che probabilmente aveva dimenticato qualcosa, accende la luce e mi chiede cosa ci facessi sul lettino. Io allora chiedo a lei perchè nessuno mi avesse detto che potevo andarmene. Quasi sorridendo mi chiede scusa e mi dice che qualcuno si era dimenticato di me - mi dice che posso andare. Questo è quanto. Certo che un comportamento così è ineguagliabile - se si dimenticano i pazienti sotto le Tac figuriamoci il resto. Non metterò mai più piede in questo ospedale.
Oncologia
Praticamente il reparto oncologico è inesistente, vi sono solo 4 o 5 oncologi su una moltitudine di persone che diventano ogni giorno di più - credo che sia difficile anche per gli oncologi avere molti pazienti e quindi seguirli al meglio tutti. Percio' trovo che i pazienti non siano affatto seguiti al meglio perchè il reparto oncologia e' aperto solo al mattino e, se al pomeriggio stai male e sei un malato oncologico, aspetti il giorno dopo - al mattino telefoni e forse al pomeriggio tardi ti richiamano. Dico forse perche' il piu' delle volte non è così perchè o si dimenticano, o hanno altro da fare, e intanto tu sei a casa con dei dolori pazzeschi e allora prendi dal cassetto delle medicine tutto quello che possa farti passare il dolore; così poi ti buchi lo stomaco - come è successo a me - e poi allora iniziano le trasfusioni e stai malissimo.
Non consiglio quindi questo ospedale, andate in un altro dove l'oncologo è presente.
Triage pronto soccorso
Mi presento al pronto soccorso del San Giovanni Bosco dicendo che avevo tanto mal di testa e che ero svenuta nella notte cadendo e forse battendo la testa (considerando che 10 giorni prima mi avevano tolto un tumore alla testa); prendono nota e mi danno il colore bianco e mi lasciano su una sedia per 4/5 ore finchè decido di andarmene prima di svenire e di andare in un altro ospedale ove,
spiegando la situazione, mi fanno passare quasi subito e mi dicono che probabilmente nella sala operatoria dove ho avuto l'intervento
mi sono beccata un batterio. Ecco, questa e' la mia esperienza al triage del San Giovanni Bosco, ospedale nel quale non metterò mai più piede.
Malati oncologici andate altrove
Se avete parenti o amici con malattie oncologiche non andate in questo ospedale. Nella mia esperienza il malato si sente ancora piu' grave di quanto sia.. perche' gli oncologi ti trattano come un numero non come una persona che sta morendo.
Pronto soccorso
A mio marito malato oncologico, telefono all'oncologo che lo aveva in cura e mi dice di aumentare la morfina; io faccio quello che mi dice e dopo qualche ora mio marito da' di matto - non sa piu' cosa sta facendo, sbatte le cose che gli capitano a tiro. Preoccupatissima e visto che il reparto oncologico al pomeriggio non esiste, porto mio marito al pronto soccorso e spiego la cosa.
Dopo un'attesa interminabile nella quale non sapevo cosa fare per tenere fermo e calmo mio marito, finalmente passiamo e hanno voluto stenderlo su una barella, ma lui non voleva starci e io a spiegare che era colpa della morfina (perche' era gia' accaduto ma non a questo livello); vedevo le infermiere che lo trattavano male senza rendersi conto che quello non era mio marito, ma il risultato della morfina. Io chiedevo di avere pazienza, ma loro invece mi obbligano ad uscire e mio marito disperato inizia a telefonarmi e a chiamarmi - io non posso entrare e alla fine vengo a sapere che gli tolgono persino il telefono perche' disturbava. Lo lasciano seminudo sulla barella - Forse avranno ragione a comportarsi cosi' sia medici che infermieri ma io che sono dall'altra parte e sopratutto mio marito che si e' poi sentito abbandonato - trovo assolutamente disumano un comportamento simile.
Non consiglierei a nessuno di entrare in quel pronto soccorso per essere trattati male, anziche' come malati gravi. Sia medici che infermieri dovrebbero fare il lavoro che hanno scelto per aiutare la gente non per trattarla male. E' vergognoso.
Oncologia
persone con patologie quali le neoplasie ammassate in al massimo 10 o 12 sedie e che aspettano ore ed ore diligentemente il loro turno con la speranza di una buona notizia (che non arriva quasi mai).
persone oncologiche che aspettano un ascensore che deve portarli al settimo piano e lasciano passare prima le barelle - poi i portantini di biancheria ecc..
E' vergognoso, sembra quasi che il malato oncologico venga trattato a priori come un caso chiuso.
Ho avuto modo di vedere altri ospedali in altre regioni e ho constatato come un medico puo' essere dalla parte del proprio paziente, incoraggiarlo - dargli speranza -
Al San Giovanni Bosco ho sentito personalmente la frase "12 mesi di vita con quello che ha sono un ottimo risultato- ora non si puo' piu' fare niente.."
mancanza totale di empatia
se potete cambiate ospedale, anche se la vostra malattia e' grave come lo e' stata la nostra; cercate qualcuno con un po' di umanita' come la DOTTORESSA ROSSI DEL MAURIZIANO, che e' una radioterapista. ma quando ha saputo che per mio marito non c'era piu' niente da fare ha pianto insieme a me e lo aveva visto si e no 4 volte.
Siamo pazienti disperati che hanno di fronte la morte della persona piu' cara che hanno al mondo e non dobbiamo essere trattati come una pratica da smaltire..
Mio marito ha sofferto le pene dell'inferno per poi morire ancora peggio - la sua era sicuramente una malattia incurabile ma si poteva fare di piu' per non farlo soffrire e si poteva aggiungere un altro protettivo per lo stomaco onde evitargli che lo stesso si bucasse e lui si anemizzasse - secondo me bastava trattare un malato come essere umano, oppure pensare che potrebbe capitare a tuo figlio o a tuo marito..: fareste voi mediCi (tutti) la stessa cosa o forse cerchereste di fare l'impossibile? mi piacerebbe che qualcuno rispondesse a queste mie semplici domande..
commento
Hanno sbagliato il primo intervento a mio padre e nel secondo alla fine hanno semplicemente richiuso. Il reparto l'ho trovato, per quanto riguarda la mia vicessitudine, generalista ma senza competenze di eccellenza.
PRONTO SOCCORSO - DEA
ANDATE DA UN'ALTRA PARTE SE POTETE.
NON FANNO ACCOMPAGNARE LA PERSONA ANZIANA (ANCHE SE NON AUTOSUFFICIENTE) DA NESSUN PARENTE NELLA SALA VISITA, così che i parenti non possono nemmeno capire quale terapia dovrà fare a casa dopo le dimissioni l'anziano.
Ospedale San Giovanni Bosco Torino
andate da un'altra parte dove hanno tempistiche diverse.
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