Ospedale San Pietro Roma

 
3.7 (51)

Recensioni dei pazienti

51 recensioni

 
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Voto medio 
 
3.7
 
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51 risultati - visualizzati 46 - 51  
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Per Ordine 
 
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Visita geriatrica

Ho dovuto accompagnare mia madre invalida ad una visita geriatrica (a pagamento). É stata ricevuta in sala medicheria, con un continuo viavai di persone (era, appunto, una medicheria e dunque non garantiva alcuna privacy). Il geriatra, che era stato indicato al momento della dimissione dal ricovero come "necessario" e "molto bravo", si é limitato a prendere frettolosamente visione degli esami portati e non l'ha assolutamente visitata, neanche per vedere coi suoi occhi una dermatite che gli segnalavo, per cui ha supposto fosse necessario un antimicotico (ma senza vederla).
Ma stiamo scherzando?! Che medicina é? Avremmo potuto avere una conversazione telefonica senza muoverci da casa e sarebbe stato lo stesso! É stata solo una presa in giro.
Peraltro segnalo che é l'unico ospedale in cui i parcheggi per gli invalidi (che sono molto distanti dall'ingresso) necessitano della presenza a bordo del titolare del contrassegno, che poi dovrá sobbarcarsi tutta la strada (lunga) per raggiungere con le sue gambe l'entrata.
Nella ricevuta del pagamento ci sono anche 5 euro per "tariffa servizi sanitari accessori e diritti amministrativi". A questo punto, il nome Fatebenefratelli a quali "fratelli" si riferisce? Certo non ai pazienti... che tristezza.

Patologia trattata
Insufficienza renale cronica in paziente con epatopatia.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Una giornata al pronto soccorso..

Il giorno 21 dicembre 2015 ho portato mia madre, invalida al 100, di anni 76, al pronto soccorso dell'ospedale San Pietro, perchè aveva fatto una brutta caduta, in seguito ad una perdita di coscienza successiva ad una ischemia cerebrale (a cui é soggetta). Per l'operatore del pronto soccorso mia madre era da codice verde e quindi doveva dare la precedenza ai casi più urgenti, abbiamo atteso dalle 15.00 del pomeriggio fino alle 22.00 e, nonostante i miei continui solleciti, dopo 7 ore di attesa ci hanno detto che avremmo dovuto aspettare altre ore perche c'erano casi più gravi... Mia madre era piegata in due dai dolori, data la caduta, aveva nausea e mal di testa ma per loro non aveva la faccia da ischemia e poteva aspettare... Alle 22.00 passate siamo state costrette ad andare via perchè mia madre stava troppo male. Siamo state costrette ad andare in un altro ospedale. E' possibile che accadano cose del genere, é possibile trattare una donna invalida in questo modo?

Patologia trattata
Caduta, in seguito ad una perdita di coscienza successiva ad una ischemia cerebrale.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Ci vuole un po' di umanità!

Ho entrambi i nonni dentro l'ospedale in questione: uno scompensato con un versamento pericardico più positività al Covid scoperta in pronto soccorso; l'altra con un tumore terminale al pancreas.
Partendo dal fatto che la comunicazione con le famiglie è fondamentale, è comprensibile che con la scoperta della positività di un paziente è necessario trasferirlo in un'altra struttura, ma è inammissibile che le famiglie non vengano avvisate dell'avvenuto trasferimento, soprattutto se si parla di un paziente in gravi condizioni.
L'altra esperienza che ho avuto riguarda il reparto oncologico: non si tratta di un reparto tranquillo, i pazienti ricoverati lì, spesso sono in condizioni terminali, non è accettabile la totale assenza di umanità da parte di alcuni membri del personale sia nei confronti dei pazienti,sia nei confronti delle famiglie che magari il giorno dopo potrebbero non vedere più i loro cari.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, mia nonna spesso era sporca, sofferente e oltretutto non è stata mai mobilizzata, non veniva neanche aiutata a mangiare nella maggior parte dei pasti. Il telefono per parlare con i medici nella maggior parte dei casi è irraggiungibile e spesso le informazioni espresse dai medici sono confusionarie e incerte. Aldilà della disorganizzazione, per fare questo lavoro è necessaria un po' più di umanità.

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Versamento pericardico.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

PRONTO SOCCORSO TRAUMATICO

Da sconsigliare in assoluto, anche solo per un intervento di pronto soccorso. Personale scortese. Infermiere male anche col prelievo. La tutela della privacy inesistente, con ECG eseguito nel locale di passaggio. Medico di guardia poco disponibile. I pazienti lasciati a sè stessi nei corridoi in condizioni indescrivibili. Non c'è rispetto alcuno della sofferenza dell'essere umano. E la pulizia e l'igiene sono inesistenti. Non mi è stata data alcuna terapia. Analisi eseguite solo perché richieste dalla sottoscritta. Esperienza da dimenticare e da non ripetere.

Patologia trattata
Picco ipertensivo.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Infezione nosocomiale

Ho ricoverato mia madre per delle aritmie cardiache. Dovevano farle un ecocardiogramma e metterla in cardiologia. L'hanno ricoverata in geriatria e medicina generale perché paziente di 86 anni e non le hanno fatto nessun esame per ben 4 giorni. Al quinto giorno le è sopraggiunta una infezione ospedaliera... La cosa più normale che può accadere in un ospedale, mi hanno detto i medici. Mamma è stata in terapia intensiva per 7 giorni. Risalita al reparto, è morta dopo 2 settimane in quanto le è preso un infarto perché tutti gli organi erano stati compromessi dalla setticemia. Mamma è morta il 6 agosto del 2019.

Patologia trattata
Infezione ospedaliera.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pronto Soccorso ostetrico-ginecologico

Sono andata al S.Pietro perchè le perdite a seguito di un aborto spontaneo non regredivano nemmeno dopo un'abbondante assunzione di Tranex, e alle nove del mattino ho avuto un ulteriore emorragia. Ho lasciato la bambina ad un'amica e sono andata. Alle 11.00 avevo fatto il triage, codice verde; mi viene detto pressione regolare, io attendo... Alle 16.00 sento il marito di un'altra paziente chiedere quanto tempo ci voleva ancora, erano entrati prima di me, codice verde come il mio; l'ostetrica che mi ha fatto il triage risponde che la cartella non era ancora stata inserita (!!).
Allora io ho detto che volevo firmare, non si vedeva fine, dovevo prendere la bambina e avevo già dovuto chiedere un pannolone per arginare le perdite. Mi viene risposto dopo due minuti che potevo andare via ! NON HANNO VALUTATO LE PERDITE, NON HANNO FATTO ANALISI, NON HANNO FATTO ECOGRAFIE, NON HANNO REGISTRATO LA MIA PRESENZA (credo forse per non prendersi responsabilità), sei euro di parcheggio, bagno lurido e maleodorante.
Mai più!

Patologia trattata
Menometrorragie post aborto spontaneo.
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